I.C."Pasquale Sottocorno" - Sede

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Iniziative

CONCORSO: LETTORI LEGGENDARI terza edizione

 

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Anche quest'anno il nostro Istituto ha aderito all'iniziativa naazionale "Io leggo perchè" che ha come obiettivo lo sviluppo della biblioteca scolastica attraverso la donazione di libri tramite librerie gemellate con la scuola.
Nella settimana dal 20 al 28 novembre è possibile acquistare un libro da donare alla biblioteca scolastica nelle seguenti librerie:


"PUNTA ALLA LUNA" Via Marochetti
(Possibile acquistare anche online)

CORSO XXII MARZO,N . 4 - MILANO - 20135
Libreria del Convegno Via Lomellina 35 - MILANO - 20133

 

Anche gli Editori faranno la loro parte!
Doneranno alle Scuole un monte libri pari al numero di volumi acquistati a livello nazionale, fino a un massimo di 100.000 libri, che verrà ripartito tra tutte le scuole iscritte che ne faranno richiesta attraverso il portale.

 

La Commissione Biblioteca ha pensato a un momento speciale!


 

 

 

100 anni GIANNI RODARI - MOSTRA

 

Settimana della lettura: 24-28 maggio 2020

 

 

E' arrivato il Kamishibai!

                    Ecco il nostro nuovo acquisto: il Kamishibai: teatrino tipico della tradizione giapponese 
che ci consentirà di proporre degli incontri di animazione alla lettura nelle classi prime e seconde.
 Grazie alle poetiche storie e alle loro avvincenti illustrazioni, anche i bambini più piccoli rimarranno 
affascinati.    

 

         E' arrivato il KAMISHIBAI                       

Il Kamishibai (紙芝居 Kamishibai?), traducibile come "spettacolo teatrale di carta", è una forma di narrazione che ha avuto origine nei templi buddisti nel Giappone del XII secolodove i monaci utilizzavano gli emakimono per narrare ad un pubblico, principalmente analfabeta, delle storie dotate di insegnamenti morali.

La tecnica del kamishibai è rimasta nelle tradizioni del Giappone per secoli, ma ha conosciuto un momento di splendore negli anni fra il 1920 ed il 1950[2]. Il Gaito kamishibaiya, o narratore, si spostava da un villaggio all'altro in bicicletta[3] ed utilizzava battere due pezzi di legno collegati da un cavo comunemente chiamato hyoshigi, per annunciare il proprio arrivo nei villaggi[3]. I bambini che avevano comprato caramelle dal Gaito kamishibaiya si potevano assicurare i migliori posti di fronte al palco. Una volta che si era formato un pubblico, il Gaito kamishibaiya iniziava a raccontare le proprie storie servendosi di un set di tavolette di legno sulle quali erano disegnati i vari passaggi della storia che avrebbe raccontato. Le storie erano spesso seriali, e nuovi episodi venivano raccontati ad ogni visita al villaggio. L'usanza del kamishibai è stata quasi del tutto soppiantata dall'arrivo della televisione negli anni cinquanta, benché sia stata recentemente rilanciata nelle biblioteche e nelle scuole elementari giapponesi.