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× Nomi Camilleri, Andrea

Trovati 132 documenti.

Il diavolo tentatore-Il diavolo innamorato
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Camilleri, Andrea - Cazotte, Jacques

Il diavolo tentatore-Il diavolo innamorato

Feltrinelli Editore, 04/01/2014

Abstract: Un grande, pirotecnico Andrea Camilleri si ispira – e si affianca – all'altrettanto grande e pirotecnico autore settecentesco Jacques Cazotte per dipingere un ritratto a due facce del diavolo, questo grande corruttore e seduttore dell'umanità. Il diavolo tentatore di Camilleri, Bacab, è un povero diavolo d'aria, della specie che ha per compito di indurre uomini e donne in tentazione carnale, infilandosi in quella parte del corpo umano, mascolino o femminino, che è il "loco del piaciri", in modo da riuscire – "strica oggi, strica dumani" – a innescare amori "pazzi ed esecrabili". Il diavolo innamorato di Cazotte abita invece la Napoli galante e un po' folle di fine Settecento, dove un giovane spagnolo, capitano delle guardie del re, accetta per scommessa di esibire il proprio coraggio sfidando il diavolo. Evocato, il demonio si materializza sotto le spoglie seducenti di una bellissima giovane donna…

I racconti di Nené
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Camilleri, Andrea

I racconti di Nené

Feltrinelli Editore, 09/07/2014

Abstract: "'Nonna, di là c'è un Ammiraglio che dice che si chiama Luigi Pirandello.' 'Oh Madre Santa,' esclama mia nonna"Con le sue storie Andrea Camilleri riesce sempre a creare una magia narrativa. Si sentono gli odori e si percepiscono gli sguardi. Con poche pennellate evoca i personaggi in un modo talmente vivo da renderli realmente presenti. Con pochi tratti ce li fa conoscere nella loro intimità e con le loro piccole debolezze così umane. Ma sempre con uno sguardo insieme ironico e affettuoso. Ed è per questo che finiamo per amarli: ci sembra di conoscerli, di aver fatto con loro un tratto di strada. I racconti raccolti in questo libro ci restituiscono al meglio l'affabulatore Camilleri. Tra i più intimi, autobiografici e sentiti del romanziere siciliano, questi racconti fulminanti ci riservano una sorpresa in più, perché i personaggi evocati si chiamano Leonardo Sciascia e Luigi Pirandello, Eduardo De Filippo e Renato Rascel, Jean Genet e Samuel Beckett, George Patton. Ed è così che Camilleri ci porta per mano dentro storie vere, che appartengono alla sua vita e alla sua memoria, e che finalmente vedono la luce. L'avvento del fascismo e lo sbarco degli Alleati, il separatismo e la mafia, le amicizie e la famiglia, gli incontri con i grandi maestri e, su tutto, lei: l'amata Sicilia. Un libro che ci fa sedere vicino al creatore di Montalbano. Perché quando Camilleri prende la parola e si mette a raccontare, una cosa è certa: ci incanta.

Pagine scelte di Luigi Pirandello
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Camilleri, Andrea

Pagine scelte di Luigi Pirandello

BUR, 31/05/2011

Abstract: Ho visto, a dieci anni, arrivare a casa mia, all'improvviso, Luigi Pirandello. Nel 1935, l'anno prima che morisse. Indossava la divisa di Accademico d'Italia, e io lo credetti un ammiraglio in alta uniforme. "Cu si tu?" mi domandò in dialetto. "Nenè Camil

La tripla vita di Michele Sparacino
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Camilleri, Andrea

La tripla vita di Michele Sparacino

Rizzoli, 05/10/2010

Abstract: A Vigata c'è un agitatore di folle che di nome fa Michele Sparacino. Aizza i lavoratori delle cave di zolfo e innesca uno sciopero generale che unisce panettieri e netturbini, maestri e impiegati. Ma Michele Sparacino, in realtà, è il risultato della fantasia di Liborio Sparuto, giornalista pigro e bugiardo che inventa il fuorilegge per spiegare ai suoi lettori i fatti che sconvolgono Vigata. E però un Michele Sparacino esiste davvero, nato "alla mezzanotti spaccata tra il tri e il quattro di ghinnaro" del 1898. Puntualmente fuori tempo e fuori posto, il poveretto diviene protagonista di un'intrecciata commedia degli equivoci. Andrea Camilleri ci regala una storia di crudele ironia, troppo amara per essere vera ma troppo verosimile per non diventare lo specchio di una certa Italia. Completa il libro una conversazione di Francesco Piccolo con l'autore sul mestiere di scrivere.

La linea della palma. Saverio Lodato fa raccontare Andrea Camilleri
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Lodato, Saverio - Camilleri, Andrea

La linea della palma. Saverio Lodato fa raccontare Andrea Camilleri

BUR, 15/10/2012

Abstract: Una lunga conversazione in cui Camilleri, sollecitato dal giornalista Lodato, mette a nudo la sua esperienza di scrittore e di uomo di spettacolo, ma anche di uomo impegnato politicamente. Un'intervista-confessione con pagine dense di ricordi sull'infanzia siciliana, sull'universo familiare, sugli anni del fascismo e della guerra, sulla mafia vecchia e nuova; pagine di grande intensità, a volte pungenti sino all'invettiva, in cui si intrecciano riflessione politica, conoscenza della storia e alta tensione morale.

Segnali di fumo
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Camilleri, Andrea

Segnali di fumo

UTET, 06/05/2014

Abstract: "Confesso, con Neruda, che ho vissuto. Ma mi corre l'obbligo di confessare anche che, alla mia veneranda età, molte delle cose per le quali ho vissuto mi appaiono fatte da una persona che aveva il mio nome, le mie fattezze, ma che sostanzialmente non ero io." Inizia così questa specie di autobiografia, leggera come l'aria, fatta di frammenti di vita allegri e malinconici. Con pochi tocchi della sua inconfondibile scrittura, Andrea Camilleri allestisce una galleria di incontri, letture, ricordi ed emozioni, un'agrodolce cronaca dell'età che avanza. Perché "il tempo è una giostra sempre in funzione. Tu sali su un cavalluccio o un'automobilina, fai un bel po' di giri, poi, con le buone o con le cattive, ti fanno scendere".

La targa
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Camilleri, Andrea

La targa

Rizzoli, 19/01/2017

Abstract: Vigata, 1940. La sera dell'11 giugno, il giorno dopo l'entrata in guerra dell'Italia salutata dal paese intero come "la vincita di una quaterna al lotto", al circolo Fascio & Famiglia ricompare d'improvviso, dopo cinque anni di confino in quanto "diffamatore sistematico del glorioso regime fascista", Michele Ragusano. Nessuno, com'è inevitabile, lo saluta, ma gli animi in un attimo si riscaldano e volano male parole: fin quando a don Emanuele Persico, novantaseienne tutto pelle e ossa, squadrista della primissima ora, prende letteralmente un colpo. Tutto perché Ragusano gli ha chiesto con tono di sfida: "Il nomi di Antonio Cannizzaro vi dice nenti?". Qualcuno si inginocchia, avvicina l'orecchio al cuore del vecchio e sentenzia: "Morto è". Comincia così un esilarante circo di celebrazioni postume, di opportunismi e di verità sepolte, in cui ognuno eserciterà quell'arte sottile che è propria degli italiani d'ogni epoca: l'arte del revisionismo e del compromesso.

Esercizi di memoria
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Camilleri, Andrea

Esercizi di memoria

Rizzoli, 28/09/2017

Abstract: Ogni mattina alle sette, lavato, sbarbato, vestito di tutto punto mi siedo al tavolo del mio studio e scrivo. Sono un uomo molto disciplinato, un perfetto impiegato della scrittura. Forse con qualche vizio, perché mentre scrivo fumo, molto, e bevo birra. E scrivo, io scrivo sempre. Questo è Camilleri. Poi a novant'anni arriva il buio. E così come non era terrorizzato dalla pagina bianca, combatte anche l'oscurità della cecità e inizia a dettare. La sua produzione letteraria trova nell'oralità una nuova via per raccontare le sue storie. Ma se forte era la sua disciplina prima, lo è ancora di più oggi che può contare esclusivamente sulla sua memoria. E quindi occorre tenerla in esercizio: osservare nei dettagli i ricordi, rappresentarsi nella mente le scene. Quelli qui pubblicati, come dice lui, sono i compiti per l'estate: 23 storie pensate in 23 giorni, che raccontano come nitide istantanee la sua vita unica e, sullo sfondo, quella del nostro Paese. La memoria qui non è mai appesantita né dalla malinconia né dal rimpianto. Per questo Camilleri ha chiesto a chi parla attraverso i colori, le forme e i volumi di rendere il suo esercizio più godibile, più leggero, più spettacolare. L'ideale della mia scrittura è di farla diventare un gioco di leggerezza, un intrecciarsi aereo di suoni e parole. Vorrei che somigliasse agli esercizi di un'acrobata che vola da un trapezio all'altro facendo magari un triplo salto mortale, sempre con il sorriso sulle labbra, senza mostrare la fatica, l'impegno quotidiano, la presenza del rischio che hanno reso possibili quelle evoluzioni. Se la trapezista mostrasse la fatica per raggiungere quella grazia, lo spettatore certamente non godrebbe dello spettacolo.

Km 123
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Camilleri, Andrea

Km 123

Mondadori, 26/03/2019

Abstract: Tutto inizia con un cellulare spento.A telefonare è Ester, a non rispondere è Giulio, finito in ospedale a causa di un brutto tamponamento sulla via Aurelia.A riaccendere il telefonino, invece, è Giuditta, la moglie di Giulio, che ovviamente di Ester non sa nulla.Potrebbe essere l'inizio di una commedia rosa, ma il colore di questa storia è decisamente un altro: un testimone, infatti, sostiene che quello di Giulio non sia stato un incidente, ma un tentato omicidio, e la pratica passa dagli uffici dell'assicurazione a quelli del commissariato...Andrea Camilleri, maestro indiscusso del giallo d'autore italiano, ci regala un pasticciaccio pieno di humour e altrettanto mistero, in cui tutti i personaggi - e noi che leggiamo con loro - indizio dopo indizio si convincono di aver indovinato la verità.

La linea della palma. Saverio Lodato fa raccontare Andrea Camilleri
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Lodato, Saverio - Camilleri, Andrea

La linea della palma. Saverio Lodato fa raccontare Andrea Camilleri

Mondadori, 20/10/2020

Abstract: Racconto autobiografico e insieme pamphlet politico, La linea della palma è anche un j'accuse sul mondo a cavallo tra vecchio e nuovo Millennio; una lunga conversazione in cui Camilleri, sollecitato dal giornalista Saverio Lodato, mette a nudo la sua esperienza di scrittore e di uomo di spettacolo, ma anche di uomo impegnato politicamente. Sono pagine di grande intensità, a volte pungenti sino all'invettiva, dense di ricordi sull'universo familiare, sugli anni del fascismo e della guerra, sulla mafia di ieri e di oggi, e su quella mentalità subdola e strisciante che - proprio come le vegetazioni tropicali delle palme di cui parla un altro illustre siciliano, Leonardo Sciascia - dalla Sicilia penetra in tutta Italia e in Europa.

Un onorevole siciliano. Le interpellanze parlamentari di Leonardo Sciascia
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Camilleri, Andrea

Un onorevole siciliano. Le interpellanze parlamentari di Leonardo Sciascia

Bompiani, 28/09/2012

Abstract: Andrea Camilleri racconta l'esperienza parlamentare di Leonardo Sciascia, attraverso le interrogazioni parlamentari che lo scrittore di Racalmuto presentò, dalle file del Partito radicale, tra il dicembre 1979 e il gennaio 1983.Camilleri, che a Sciascia fu legato da amicizia, ne mette in luce la passione politica, la lucidità e l'approccio mai ideologico ma sempre ancorato a una analisi dei fatti acuta e spietata, comunque sempre insofferente al potere. Gli argomenti delle interrogazioni sono di estrema attualità, allora come oggi; i casi di cronaca sono tuttora ferite aperte: la mafia, l'uccisione del magistrato Ciaccio Montalto, il caso Pecorelli, il petrolio, l'uso delle armi da parte delle forze dell'ordine.Dalla voce di Andrea Camilleri e dagli interventi di Leonardo Sciascia emerge, insomma, un ritratto impietoso di un'Italia incapace di fare i conti con il proprio passato; e colpevolmente sorda alle parole di chi, con tutto il rigore della ragione, dimostrava di amarla

Ora dimmi di te. Lettera a Matilda
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Camilleri, Andrea

Ora dimmi di te. Lettera a Matilda

Bompiani, 29/08/2018

Abstract: Cosa rimarrà di noi nella memoria di chi ci ha voluto bene? Come verrà raccontata la nostra vita ai nipoti che verranno? Andrea Camilleri sta scrivendo quando la pronipotina Matilda si intrufola a giocare sotto il tavolo, e lui pensa che non vuole che siano altri – quando lei sarà grande – a raccontarle di lui. Così nasce questa lettera, che ripercorre una vita intera con l'intelligenza del cuore: illuminando i momenti secondo il ruolo che hanno avuto nel rendere Camilleri lo scrittore e l'uomo che tutti amiamo. Uno spettacolo teatrale alla presenza del gerarca Pavolini e una strage di mafia a Porto Empedocle, una straordinaria lezione di regia all'Accademia Silvio D'Amico e le parole di un vecchio attore dopo le prove, l'incontro con la moglie Rosetta e quello con Elvira Sellerio... Con humour e limpidezza, queste pagine ripercorrono la storia italiana del Novecento attraverso quella di un uomo innamorato della vita e dei suoi personaggi. Ogni episodio è un modo per parlare di ciò che rende l'esistenza degna di essere vissuta: le radici, l'amore, gli amici, la politica, la letteratura. Con il coraggio di raccontare gli errori e le disillusioni, con la commozione di un bisnonno che può solo immaginare il futuro e consegnare – a Matilda e a noi – la lanterna preziosa del dubbio.

Pinocchio (mal) visto dal gatto e la volpe
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Camilleri, Andrea - Gregoretti, Ugo

Pinocchio (mal) visto dal gatto e la volpe

Giunti, 11/05/2016

Abstract: Il Gatto e la Volpe sono stanchi della cattiva fama che li circonda. Collodi non gli ha reso giustizia: non era assolutamente loro intenzione turlupinare il Burattino. Anzi, volevano educarlo, insegnargli a non fidarsi del primo che passa. E invece. Guardate un po' quanto fango è stato gettato su "due educatori di rango" come loro! Così chiedono un nuovo processo, con tanto di testimoni e di avvocati dell'accusa e della difesa. Presiede, come sempre, l'Orango. Riusciranno a farsi riabilitare?

Biografia del figlio cambiato
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Camilleri, Andrea

Biografia del figlio cambiato

BUR, 15/03/2011

Abstract: La vita che qui si racconta non è tanto quella dello scrittore, ma quella del "figlio cambiato" che Pirandello pensò sempre di essere. Una vita segnata dal rapporto difficile, conflittuale, con il padre Stefano, una marchiatura indelebile che segnerà la sua esistenza di uomo, di marito, di padre, e ne guiderà il cammino di scrittore.La scoperta del primo amore, il racconto amaro del matrimonio con Antonietta e la tragedia della sua follia, il difficile legame con i figli: Biografia del figlio cambiato è un'appassionata narrazione che si dipana intorno al tema dell'identità, fulcro autentico e ineludibile della vita e dell'opera di Pirandello. E che Camilleri interroga con curiosità e sguardo umanamentepartecipe e severo.

La mossa del cavallo
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Camilleri, Andrea

La mossa del cavallo

BUR, 31/05/2011

Abstract: Un coinvolgente romanzo storico-politico che trae spunto da un reale fatto di cronaca: l'assassinio di un prete corrotto. Siamo nella Vigàta di fine Ottocento: il protagonista, un "siciliano che parla genovese", testimone dell'uccisione del prete, poche ore dopo aver reso la sua deposizione viene arrestato e accusato proprio dell'omicidio denunciato. Questo drammatico rovesciamento dei ruoli lo costringe a combattere per affermare la propria innocenza; e ci riuscirà, recuperando il suo dialetto, il siciliano, e con esso il modo di pensare dei suoi padri. Una mossa imprevista che spiazza l'avversario, una mossa che, infine, gli darà la vittoria. Andrea Camilleri ci consegna in forma di narrazione una straordinaria dichiarazione di poetica "in atto" e, allo stesso tempo, una sconcertante e paradossale storia di manipolazioni continue della realtà e di sopraffazioni antiche e attualissime.

Acqua in bocca
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Camilleri, Andrea - Lucarelli, Carlo

Acqua in bocca

minimum fax, 13/02/2011

Abstract: Il commissario Salvo Montalbano incontra l'ispettrice Grazia Negro in un gioco, un esperimento, una collaborazione letteraria senza precedenti: i due "re" del giallo italiano contemporaneo, entrati in contatto durante le riprese del documentario "A quattro mani" (Minimum Fax Media 2007), uniscono le forze e regalano ai lettori una storia che vede protagonisti i loro personaggi di maggior successo. A metterli in contatto è un insolito omicidio in cui la vittima viene ritrovata con un pesciolino in bocca: il caso è nelle mani di Grazia Negro, che, resasi conto di non trovarsi di fronte a un delitto di ordinaria amministrazione, chiede aiuto al collega siciliano. Un romanzo dalla struttura insolita e non convenzionale: un collage di lettere, biglietti, ritagli di giornale, rapporti e verbali, "pizzini" che fanno rocambolescamente la spola fra i due detective,stimolando e accompagnando il lettore nella ricostruzione dell'indagine, che si conclude con un finale mozzafiato. Una jam session fra due narratori geniali che si divertono a far interagire il loro immaginario e il loro stile, una lettura unica per gli amanti del poliziesco e del noir. Gli autori hanno scelto di devolvere i proventi derivati dai diritti d'autore per sostenere progetti di beneficenza.

Come la penso. Alcune cose che ho dentro la testa
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Camilleri, Andrea

Come la penso. Alcune cose che ho dentro la testa

Chiarelettere, 16/05/2013

Abstract: Un'autobiografia in forma di saggi e di racconti. Per la prima volta ecco il laboratorio creativo di Andrea Camilleri (con una parte dedicata a Montalbano e alla sua Vigata) attraverso un percorso ricco di personaggi, luoghi, piccoli e grandi eventi, e con incursioni nella letteratura, nella filosofia, nella politica. Che bellezza leggere i suoi ricordi di ragazzo, le "controstorie" della sua Sicilia, e poi recuperare l'Italia di ieri e di oggi, intrattenuti dalla sua inesauribile vena critica e ironica. Un ritratto a colori vivacissimi di come siamo e cosa pensiamo. Una scoperta.

La lingua batte dove il dente duole
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Camilleri, Andrea - De Mauro, Tullio

La lingua batte dove il dente duole

Laterza, 05/11/2013

Abstract: Andrea CamilleriIl dialetto è sempre la lingua degli affetti, un fatto confidenziale, intimo, familiare. Come diceva Pirandello, la parola del dialetto è la cosa stessa, perché il dialetto di una cosa esprime il sentimento, mentre la lingua di quella stessa cosa esprime il concetto. A me con il dialetto, con la lingua del cuore, che non è soltanto del cuore ma qualcosa di ancora più complesso, succede una cosa appassionante. Lo dico da persona che scrive. Mi capita di usare parole dialettali che esprimono compiutamente, rotondamente, come un sasso, quello che io volevo dire, e non trovo l'equivalente nella lingua italiana. Non è solo una questione di cuore, è anche di testa. Testa e cuore.Tullio De MauroIl dialetto non è solo la lingua delle emozioni.L'ho capito in Sicilia, da non siciliano, quando sono arrivato lì, professore all'università, accolto dalle famiglie dei colleghi. Si partiva con l'italiano, nel senso che tutti parlavano in italiano. Ma appena la discussione si accendeva – e quando c'era Sciascia capitava spesso – e magari si passava alla politica, improvvisamente cambiavano registro linguistico. Un po' alla volta slittavano nel dialetto, e dell'italiano si scordavano. Gli uomini, per parlare di argomenti più impegnativi intellettualmente, usavano il dialetto. Perché a Venezia come a Palermo, quando il discorso si fa serio, si usa il dialetto.Cos'è la lingua, e cos'è il dialetto? cosa esprimiamo con l'una e cosa esprimiamo con l'altro? In un susseguirsi di riflessioni, aneddoti e memorie, in cui trovano posto Manzoni e Gassman, Pasolini e il commissario Montalbano, Benigni e Pirandello, oscuri maestri elementari e professori di educazione fisica, poesia, romanzo e teatro, Andrea Camilleri e Tullio De Mauro raccontano come la lingua esprima chi siamo veramente. E una profonda, giusta, verità: in Italia abbiamo tante lingue.

La Pensione Eva
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Camilleri, Andrea

La Pensione Eva

Mondadori, 07/10/2010

Abstract: Per le stanze della Pensione Eva, il casino di Vigàta, transi- 1784 tano figure e personaggi di quei provinciali, sonnolenti, tipici anni Trenta degli indimenticabili romanzi di Camilleri. Ma le case chiuse non furono solo lo spazio proibito e in fondo domestico delle prodezze e delle fantasie erotiche di un'Italia addormentata dai languori della carne e dai miasmi del fascismo. Camilleri ne fa lo sfondo - o il primo piano? - di un vero e proprio romanzo di formazione prima dolce e poi crudele. Ogni quindici giorni le sei "picciotte" della Pensione partono, e ne arrivano delle nuove; è in mezzo a queste presenze carnali che trascorre la giovinezza di Nenè, Ciccio e Jacolino. Tutto comincia come un mistero in cui giocare: il sesso, la vita, la stessa guerra. Tutto finisce in una realtà in cui non si gioca più, sotto le bombe che schiantano le case, i corpi, la dignità. E una storia che era iniziata all'insegna della curiosità sul sesso si chiude sulla deflagrazione dell'amore, quello più forte della morte, quello destinato a lasciare per sempre nell'aria la scia del suo profumo.

Il tailleur grigio
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Camilleri, Andrea

Il tailleur grigio

Mondadori, 07/10/2010

Abstract: Nel corso della sua lunga, irreprensibile carriera di alto funzionario di banca e di marito devoto, il protagonista di questo romanzo ha ricevuto tre lettere anonime. Le prime due sono vecchie di decenni, l'ultima è recente e insinua dubbi sulla fedeltà della sua giovane e bellissima seconda moglie, Adele, una splendida e irresistibile femme fatale, una donna dotata in pari misura di ferina sensualità e di un gusto sobrio e deciso in tutto, anche nel vestire. Non stupisce nessuno, dunque, che in alcune particolari circostanze ami indossare un castigato tailleur grigio. Ma questo vestito assume un profondo significato simbolico. Un significato che forse sarebbe molto meglio non conoscere mai... Pochi scrittori come Camilleri hanno saputo seguire il ritmo del corpo e il battito dell'anima femminile. In queste pagine del più "francese" dei suoi romanzi, in questa affascinante, temibile Adele accarezzata dalla scrittura come da mani appassionate e al tempo spesso intimorite, si sentono echi di Maupassant e di tutti i classici della letteratura e del noir che ci hanno fatto sognare su certe dark ladies tanto incantevoli da amare nella finzione quanto pericolose da incontrare nella realtà.