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× Nomi Guareschi, Giovannino

Trovati 31 documenti.

Don Camillo
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Guareschi, Giovannino

Don Camillo

BUR, 04/12/2018

Abstract: Don Camillo è il primo libro della serie Mondo piccolo (che comprende altri sei titoli): qui impariamo a conoscere il mondo della Bassa, irruente e sanguigno, e i due protagonisti, il parroco don Camillo - a volte intemperante nella sua missione pastorale - e il sindaco comunista Peppone, pronto a ignorare - nei casi di coscienza - le direttive di partito. Fra rivalità e dispetti continui, dichiarazioni di guerra e proclami di ultimatum mai eseguiti, don Camillo e Peppone ci insegnano, oggi come ieri, che il rispetto, la simpatia e l'amicizia non hanno nulla a che fare con il colore della bandiera o della tonaca. Quello che conta è l'umanità delle persone.

Ciao, don Camillo
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Guareschi, Giovannino

Ciao, don Camillo

BUR, 04/12/2018

Abstract: Quella notte don Camillo stentò a prendere sonno perché aveva un gatto vivo nello stomaco. Ma, più ancora, stentò Peppone perché aveva nel letto una moglie ancora più viva del gatto di don Camillo. Guareschi   Questi episodi di "Mondo piccolo" sono tra le più belle favole che Giovannino ha raccontato ai lettori di "Candido" tra il 1951 e il 1961, come dicono Alberto e Carlotta Guareschi. Qui ci sono infatti personaggi, luoghi, atmosfere già noti, conosciuti nei libri precedenti, che il lettore ritrova con immutato piacere. In questi racconti non sempre don Camillo e Peppone sono protagonisti (anzi, in alcuni non compaiono neanche), ma il mondo della Bassa, il "mondo piccolo", è sempre lo stesso, con le sue passioni, i suoi litigi, la sua fede (politica e religiosa), i suoi personaggi indimenticabili.

Don Camillo e il suo gregge
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Guareschi, Giovannino

Don Camillo e il suo gregge

BUR, 04/12/2018

Abstract: Nel vecchio paese della Bassa Padana, Peppone e don Camillo continuano, negli anni dell'immediato dopoguerra, la loro guerra privata, sempre - naturalmente - a maggior gloria di Dio e del Partito. In un susseguirsi sempre più divertente di avventure, vendette, ricatti e scherzi, i due rafforzano la loro complicità mostrando come l'amicizia va ben oltre la divergenza politica.

La scoperta di Milano
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Guareschi, Giovannino

La scoperta di Milano

BUR, 04/12/2018

Abstract: Guareschi partì per Milano ed entrò in una casa editrice. Essendo entrato in una casa editrice, divenne scrittore ed ecco questo libro. Ma, dirà qualcuno, sarà il libro di uno che si intende di tutto ma in niente eccelle. Quel qualcuno sbaglia. Il presente volume è opera di uno scrittore vero che conosce la tecnica della lingua, dell'umorismo, del sentimento; che applica alla perfezione l'arte degli effetti e dei contrasti; che è padrone perfino delle regole della fantasia (la quale, sino a oggi, non aveva regole), e le applica matematicamente, abbellendo e trasformando la realtà proprio nel momento e nel punto preciso in cui essa va abbellita e trasformata. Giovanni Mosca

Lo zibaldino
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Guareschi, Giovannino

Lo zibaldino

BUR, 04/12/2018

Abstract: Arrivò il cestino pieno di frutta e Margherita allungò la mano verso una pesca, ma la Pasionaria ritrasse di scatto il cestello. Albertino tentò di intervenire a favore di sua madre, ma la Pasionaria scosse il capo e andò a nascondere il cestello nella credenza Guareschi   Questo libro, come dice Guareschi nella prefazione, è "un gran fritto misto di roba che l'autore ha scribacchiato un po' dappertutto tra il 1938 e il 1948", è appunto 'il Guareschi tipo famiglia', quello che ha tutto il suo mondo racchiuso fra le pareti domestiche. Si tratta di semplici cronache familiari, inframezzate da riflessioni e "storie strampalate" che a volte fanno ridere, a volte riflettere. In queste pagine la forte vena umoristica e l'acuto spirito di osservazione di Guareschi gli permettono di scherzare con affettuosa attenzione sui lati ridicoli della vita di famiglia.

La favola di Natale
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Guareschi, Giovannino

La favola di Natale

BUR, 04/12/2018

Abstract: Questa favola è nata in un campo di concentramento tedesco nel dicembre 1944, dove Guareschi si trovava internato: come lui stesso dice, le muse che lo ispirarono si chiamavano Freddo, Fame e Nostalgia. E così nasce la storia di Albertino, della nonna, del papà prigioniero, e delle piccole creature - buone o cattive - che vivono e parlano in un bosco fantastico. Ed è anche la storia di quegli uomini, affamati e infreddoliti, che l'ascoltarono in una baracca del Lager tedesco, e che proprio grazie alle parole di Guareschi riuscirono a mantenere viva la speranza del ritorno.

Don Camillo e don Chichì. Mondo piccolo. Don Camillo e i giovani d'oggi
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Guareschi, Giovannino

Don Camillo e don Chichì. Mondo piccolo. Don Camillo e i giovani d'oggi

BUR, 04/12/2018

Abstract: Nel corso degli anni Sessanta un vivace fermento rivoluzionario attraversa il "Mondo piccolo" di Guareschi. Sono gli anni della contestazione, e tutto viene messo in discussione. Ora don Camillo, per volere del vescovo, deve condividere la canonica con un pretino progressista: don Chichì. A Peppone le cose non vanno meglio: gli estremisti del Partito (i cosiddetti maoisti)gli creano non pochi problemi. E poi ci sono i capelloni e le ragazze in minigonna: in particolare Michele, detto Veleno (figlio di Peppone) e Cat, diminutivo da Caterpillar (nipote di don Camillo). Appartengono a due bande rivali. Litigano col parroco e col sindaco, litigano con gli "schieramenti" opposti, e naturalmente litigano anche fra di loro...

Corrierino delle famiglie
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Guareschi, Giovannino

Corrierino delle famiglie

BUR, 04/12/2018

Abstract: Perché io vi parlo sempre di me e della gente di casa mia? Per parlarvi di voi e della gente di casa vostra. Per consolare me e voi della nostra vita banale di onesta gente comune. Per sorridere assieme dei nostri piccoli guai quotidiani. Guareschi     Margherita, Albertino, il gatto, e soprattutto la Pasionaria Questi sono i protagonisti delle cronache di Guareschi: la sua famiglia (vera, non inventata per i lettori!), gli amici, la gente che vive intorno a lui. E gli argomenti sono gli stessi che troviamo nella vita di tutti i giorni: il lavoro, la scuola, l'educazione dei figli, i problemi quotidiani E sono gli stessi come ieri, perché la vita, la vita di tutti i giorni della gente comune, in sostanza non cambia. Cambiano, naturalmente, gli ambienti, le "cornici", ma l'essenza della vita di famiglia, l'essenza di ognuno resta invariata: perché "Me non sono una persona. Me sono me", come afferma con saggezza la Pasionaria.

Il destino si chiama Clotilde
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Guareschi, Giovannino

Il destino si chiama Clotilde

BUR, 04/12/2018

Abstract: Non è facile, per un gentiluomo, essere amato da una giovane e bella arcimilionaria. Normalmente sembrerebbe vero il contrario Ma quando la fanciulla in questione si chiama Clotilde, la sua storia d'amore con l'aristocratico e squattrinato Filimario Dublè diventa un girotondo frenetico di ereditieri che si rifiutano di ereditare, di crociere di lusso, di naufragi, di gambe di legno, di pirati, di commissari di polizia, di furti e di molto, molto amore, che alla fine trionferà, e non senza un certo tornaconto economico.     Un libro scritto in uno stile gustosamente parodistico, movimentato e intricato, che ci fa sorridere e divertire oggi come quando fu pubblicato per la prima volta, oltre sessant'anni fa.

Il marito in collegio
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Guareschi, Giovannino

Il marito in collegio

BUR, 04/12/2018

Abstract: La giovane e avvenente Carlotta Wonder, di nobilissima famiglia, si trova dinanzi a un difficile problema: si deve sposare nel giro di quarantotto ore, e con un uomo gradito allo zio Casimiro Wonder, altrimenti lo stesso zio Casimiro lascerà la sua fortuna agli orfanelli, gettando tutta l'augusta parentela sul lastrico. Di fronte a una così dura alternativa, la fanciulla ha ben chiaro il suo dovere: si sacrificherà per il bene della famiglia. Si dà da fare, ma il tempo è poco, e il difficile Casimiro respinge tutti i suoi pretendenti. Alla fine Carlotta sarà costretta a sottoporre all'attenzione dello zio un giovane e aitante artigiano, da sempre innamorato di lei, ma che nell'alta società proprio non si sa muovere. Bisognerebbe mandarlo in collegio

Bianco e nero. Giovannino Guareschi a Parma 1929-1938
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Guareschi, Giovannino

Bianco e nero. Giovannino Guareschi a Parma 1929-1938

BUR, 04/12/2018

Abstract: Michelaccio era il nome di battaglia con cui Guareschi si firmava sulla "Gazzetta di Parma" e sugli altri periodici locali dove, a cavallo tra gli anni Venti e i Trenta, pubblicò i suoi primi pezzi giornalistici. Questo volume raccoglie quelle "cronache di Michelaccio" in cui il giovane cronista riportava avvenimenti - veri e verosimili - accaduti nella sua città. Tra ironiche chiose sulla vita di provincia, eventi mondani, resoconti stralunati di fatti reali o presunti e splendide illustrazioni di suo pugno, il reporter Guareschi rivela in nuce l'umorismo e le "scintille" che avrebbero fatto di lui uno scrittore amato da milioni di lettori.

Piccolo mondo borghese
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Guareschi, Giovannino

Piccolo mondo borghese

BUR, 04/12/2018

Abstract: Giovannino Guareschi nel 1963 pensava a una raccolta di racconti del "Candido" non legati al Mondo piccolo di Don Camillo e Peppone. Ci pensava tanto che aveva già trovato il titolo e aveva compilato un indice dei racconti stessi. Ma non fece in tempo a realizzarlo. Ci pensarono, negli anni Ottanta, i figli Alberto e Carlotta, che avevano a cuore anche gli interessi dei Ventitré lettori di Giovannino: raggrupparono i racconti, ne aggiunsero altri del Mondo piccolo, sfornarono due titoli (Il decimo clandestino e Noi del Boscaccio) che infine presero la forma definitiva di Piccolo mondo borghese. Eccolo.

Ritorno alla base
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Guareschi, Giovannino

Ritorno alla base

BUR, 04/12/2018

Abstract: In principio era il Lager, dove tutto sembra provvisorio, anche la vita stessa. E gli uomini si aggrappano ancora disperatamente ai loro affetti e alle loro consuetudini e ai loro pensieri che erano rimasti tutti al di là (del Lager) e non trovano la forza di staccarsene. Guareschi     Dei due anni di prigionia, Guareschi aveva conservato e riportato in Italia le numerosissime pagine scritte per rendere meno duro a se stesso e ai suoi compagni di sventura il periodo dell'internamento. Nel 1945 pubblicò parte di queste pagine neLa favola di Natale e nel 1949 nel Diario clandestino. Nel 1957 tornò nei Lager in cui era stato internato, per ritrovare le speranze e i sogni del Giovannino di allora, quel Giovannino che - come ancora dichiara - fra i reticolati ci stava meravigliosamente bene "perché ebbi subito la fortuna di incontrare nel Lager il tipo più simpatico e interessante del mondo. [] Incontrai, insomma, me stesso e là imparai a stimarmi e a volermi bene". Questo volume è la storia del suo "ritorno".

Osservazioni di uno qualunque
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Guareschi, Giovannino

Osservazioni di uno qualunque

BUR, 04/12/2018

Abstract: Ogni uomo che abbia avuto una fanciullezza porta con sé questo bambino, ma molti uomini non lo sanno perché, da troppo tempo, hanno dimenticato se stessi. Guareschi     "Uno qualunque" è sempre lui, Giovannino, che guarda la sua vita nell'arco degli anni. Scanzonato e pieno di sogni, ci racconta la sua giovinezza nella Bassa e la bohème a Parma, poi, marito della ineffabile Margherita e padre di Albertino e della Pasionaria, ci introduce nella sua caotica, strampalata e felice famiglia; a Milano ci fa conoscere le vicende dei suoi giornali, il "Bertoldo" e il "Candido", e i momenti di vita sociale e di lavoro. Infine, ormai maturo, dopo difficili vicende, ritorna nella sua Bassa, dove, camminando fra "distese di biondo frumento spruzzate dal sangue dei papaveri", vive momenti che gli ridaranno il sapore della fanciullezza.

Il grande diario. Giovannino cronista del Lager (1943-1945)
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Guareschi, Giovannino

Il grande diario. Giovannino cronista del Lager (1943-1945)

BUR, 04/12/2018

Abstract: Ho riscoperto la stessa emozione che, tanti anni fa, mi aveva imposto Se questo è un uomo di Primo Levi. Giampaolo Pansa All'indomani dell'8 settembre 1943 il trentacinquenne tenente d'Artiglieria Giovannino Guareschi viene catturato dai tedeschi e - avendo rifiutato di continuare a combattere nei ranghi del Reich - viene spedito in un campo di concentramento nazista. Ritornerà a casa solo due anni più tardi. Durante quella lunga prigionia lo scrittore annotò con scrupolo tutto ciò che gli accadeva: in pagine indimenticabili, di altissimo valore letterario e umano, ritroviamo la cronaca della vita quotidiana nei diversi Lager in cui Giovannino Guareschi trascorse la sua prigionia, con notazioni sull'ambiente, le condizioni di vita dei prigionieri, i suoi pensieri e i sogni. Nella prosa pacata ed essenziale di uno dei maggiori autori della letteratura italiana, Il grande diario ci offre una preziosa testimonianza della notte più lunga e più buia mai attraversata dall'Europa.

Vita con Gio'
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Guareschi, Giovannino

Vita con Gio'

BUR, 04/12/2018

Abstract: Una fiamma scalda ancora il nostro vecchio cuore di terrestri. E in noi è ancora più forte la speranza che la paura. Grazie a Dio. Guareschi   Cos'è cambiato in Italia dagli anni Sessanta a oggi? Leggendo i racconti in Vita con Gio', scritti da Guareschi tra il 1964 ne il 1968 e apparsi su 'Oggi', sembra che non sia cambiato quasi niente. Sulle pagine della rivista 'formato famiglia' più famosa dell'epoca, Giovannino, Margherita e la 'collaboratrice familiare Gio'', tanto verosimile da sembrare uscita direttamente da una costola di Guareschi, affrontavano i problemi di allora (che sono gli stessi di ora): il Comunismo, inventato da una già efficiente propaganda televisiva; il Progresso; il Benessere; l'Incomunicabilità; il Divismo dei fans per i nuovi idoli televisivi. Poi l'Inquinamento, la Contestazione. Siamo certi che i 'ventitré lettori' di Giovannino Guareschi potranno ritrovare, in questa cronaca di quattro anni di vita con Gio', quel 'Giovannino vestito di sogni' che riesce a superare i suoi guai (e sono tanti) per farsi carico di quelli che la sua generazione ha preparato per figli e nipoti.

Mondo candido 1946-1948
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Guareschi, Giovannino

Mondo candido 1946-1948

BUR, 04/12/2018

Abstract: I trinariciuti dell'"obbedienza cieca, pronta, assoluta" e del "contrordine compagni"; i racconti del "Mondo piccolo" con don Camillo e Peppone; i non dimenticati "Visto da sinistra, visto da destra", "Lettere al Postero" e "Giro d'Italia". Idee e realizzazioni di disegni, vignette, pagine scritte, fi rmati "Giovannino Guareschi", che costituirono gli elementi portanti della sua attività di direttore e animatore di "Candido". Già, "Candido". Ve lo ricordate? Diciamo per i più in là con gli anni. Lo volete vedere, cioè, ne volete un "campione"? Diciamo per le giovani generazioni. Un "distillato" di quelle pagine famose è rappresentato da questo libro, che s'intitola, appunto, Mondo Candido 1946 1948. Carlotta e Alberto Guareschi hanno operato un'oculata scelta di scritti e disegni delle prime tre annate del famoso settimanale nato sulle ceneri di "Bertoldo", per dare un'immagine, per raccontare una pagina di storia d'Italia dell'ultimo dopoguerra, tormentato, avvelenato dallo spirito di fazione, dagli odi di parte, con intolleranza, minacce, paure, morte. Professare valori come libertà, riconciliazione, democrazia non era facile. Però, Guareschi, che nei lunghi mesi passati nei lager nazisti la libertà l'aveva gelosamente conservata nel suo spirito, non ebbe paura. E condusse la battaglia contro il Fronte popolare fino alla vittoria del 18 aprile 1948. Quei tre anni di polemiche di "Candido" costituirono una sorta di "viaggio verso la libertà" che lo scrittore fece compiere ai suoi lettori, dando in prima persona l'esempio di come si debba mantenere alto un ideale e di come lo si possa testimoniare. - Giovanni Lugaresi -

Mondo candido 1948-1951
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Guareschi, Giovannino

Mondo candido 1948-1951

BUR, 04/12/2018

Abstract: Mondo Candido 1948-1951 è la continuazione di uno spaccato di storia italiana del dopoguerra, oltre che dell'attività di scrittore, disegnatore e polemista di Giovannino Guareschi in un periodo ancora non pacificato, come quello compreso tra il 18 aprile 1948 e i primi mesi del 1951. Se, con la sconfitta del Fronte popolare, l'Italia si inseriva nel contesto delle democrazie occidentali, i pericoli per la libertà non erano comunque cessati. Continuavano infatti gli omicidi, le intimidazioni e le violenze dell'estrema sinistra. Perdurava, insomma, un clima che non si conciliava con la libertà. Su questo aspetto, Guareschi non si stancò di insistere. Come non si stancò di impegnarsi nella campagna sui prigionieri italiani in URSS, argomento tornato d'attualità a tanti anni di distanza allorché, con la caduta del comunismo, dalla stessa ex Unione Sovietica emerge quel che allora "Candido" scriveva. Ma non sono soltanto questi gli elementi di polemica e di battaglia che si trovano nel volume realizzato da Alberto e Carlotta Guareschi. Ci sono le preoccupazioni del padre per la corruzione dei politici, per le prime avvisaglie di bustarelle (le future tangenti), e ci sono le polemiche con intellettuali ex fascisti e con un certo mondo democristiano. Guareschi si conferma un aggressivo polemista controcorrente. A ragione o a torto, comunque da solo, sempre libero, contro tanti, a volte contro tutti, senza alcun secondo fine e senza altri interessi da difendere, se non quello della libertà. Anche in questo Mondo Candido 1948-1951 ci si imbatte infine in una serie di racconti fantasiosi, ricchi di humour e di umanità: da quelli ambientati in famiglia ai capitoli di un "Mondo piccolo" che, coi soliti don Camillo, Peppone, lo Smilzo e gli altri della Bassa, non fi nisce di stupire per varietà d'invenzione, profondità di sentimenti e sincerità di commozioni. - Giovanni Lugaresi -

Mondo candido 1951-1953
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Guareschi, Giovannino

Mondo candido 1951-1953

BUR, 04/12/2018

Abstract: Nelle pagine di Mondo Candido 1951-1953 continuiamo a rivedere momenti della storia d'Italia del dopoguerra. Scorrono così sotto i nostri occhi l'alluvione del Polesine e la crisi governativa, le carenze e le inefficienze dello Stato, i fermenti patriottici dei triestini e la politica opportunista inglese che non voleva spiacere a Tito, gli strascichi della guerra civile con processi e polemiche alle quali Guareschi non si sottrasse, portando, al contrario, un contributo di forte desiderio di pacificazione e di giustizia (si leggano le pagine su Roasio e Moranino, partigiani rossi che si erano spinti oltre pure e semplici "azioni di guerra"), e gli strascichi sulle vicende dei prigionieri di guerra italiani in Russia. E quindi i temi dell'educazione della gioventù, della libertà di stampa, della spettacolarizzazione delle disgrazie, eccetera, eccetera: temi in gran parte ancora irrisolti ai giorni nostri. Il tutto, inframmezzato da spezzoni delle vicende tratte da "Mondo piccolo". Fu quello, infatti, il periodo che vide non soltanto il successo internazionale del primo volume di racconti con protagonisti il sindaco rosso Peppone e il grosso parroco della Bassa don Camillo, ma anche il primo film cui arrise un altrettanto significativo successo, e la pubblicazione del secondo volume, che doveva contribuire ad allargare ancora di più la fama di Giovannino. È, insomma, una rivisitazione della storia personale di Guareschi, ma nello stesso tempo della storia d'Italia, alla quale la sua figura e la sua opera sono strettamente legate. - Giovanni Lugaresi -

La famiglia Guareschi. Racconti di una famiglia qualunque 1939-1952
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Guareschi, Giovannino

La famiglia Guareschi. Racconti di una famiglia qualunque 1939-1952

Rizzoli, 04/12/2018

Abstract: "Perché io vi parlo sempre di me e della gente di casa mia? Per parlarvi di voi e della gente di casa vostra. Per consolare me e voi della nostra vita banale di onesta gente comune. Per sorridere assieme dei nostri piccoli guai quotidiani. Per cercar di togliere a questi piccoli guai (piccoli anche se sono grossi) quel cupo color di tragedia che spesso essi assumono quando vengano tenuti celati nel chiuso del nostro animo. Ecco: se io ho un cruccio, me ne libero confidandolo al "Corrierino". E quelli, fra i ventiquattro lettori del "Corrierino", che hanno un cruccio del genere nascosto nel cuore, trovandolo raccontato per filo e per segno nelle colonne del "Corrierino", si sentono come liberati da quel cruccio. Infatti quel cruccio da problema strettamente personale diventa un problema di categoria, e allora è tutt'altra cosa."