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Trovati 7344 documenti.

La gestione delle risorse umane
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de Vito Piscicelli, Paola

La gestione delle risorse umane

in riga edizioni, 01/01/2019

Abstract: La selezione, l'orientamento e la valutazione del personale sono tre classici problemi della "gestione delle risorse umane", termine con il quale si intende un'attenzione alle diverse dimensioni organizzative dentro e fuori il lavoro. Una gestione delle risorse organizzative efficace è infatti quella che ottimizza sia il rendimento lavorativo che il benessere individuale. Nonostante questi temi costituiscano un argomento classico della Psico­logia del Lavoro e dell'Organizzazione non si può dire, a tutt'oggi, che esista una gestione delle risorse umane consapevole e scientifica. Sono ancora molti i casi in cui la selezione è puramente un processo di verifica della affiliazione e sono ancora molti coloro che pensano che dietro ad un test si celino imbrogli o procedure casuali. Affrontare seriamente il problema della selezione significa invece analiz­zare l'accettazione o il rifiuto di un individuo in relazione a una cultu­ra aziendale o a una mansione da svolgere. La scelta che si pone non è quella tra intervento esclusivamente tecnico o politico; tutte le procedure sono utilizzabili nel doppio senso affiliativo e produttivistico ma ciò che più conta è uscire dalla cultura dell'anzianità, della gerontocrazia, della rassicurazione ed entrare in una nuova dimensione di riconoscimento dei meriti, della voglia di rischiare e investire nel proprio lavoro. Le tecniche valutative hanno una grande importanza in questo viraggio culturale: esse infatti consentono un dibattito sui criteri da adottare e da scegliere per le esigenze gestionali. Infatti, senza un uso capillare dei test, dei colloqui e delle specifiche metodologie valutative, i giudizi di idonei­tà, di merito e di esigenze di formazione sono semplicemente strumenti di controllo e di comando e difficilmente realizzano quel minimo di tra­sparenza necessaria al dibattito sulla gestione delle risorse umane.

Venti di parole
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d'inchiostro, Viandanti

Venti di parole

in riga edizioni, 17/04/2019

Abstract: Pesare un bel mucchio di parole, né troppe, né troppe poche. Aggiungere una tazza di realtà a temperatura ambiente – con qualche goccia di colorante per renderla meno grigia – un quintale di leggerezza, e un cucchiaio di femminilità. Mescolare, montando il tutto a neve ben ferma. Incorporare una buona dose di fantasia e un velo di tristezza. Versare il tutto in una tortiera capiente e infornare negli ingegni delle autrici, a 180°, molto ventilato, per il tempo necessario (la fretta è nemica dell'ispirazione). A cottura ultimata, aggiungere a piacere una spolverata di sogni e un pizzico di follia. Ecco pronti i Venti di parole, serviteli tiepidi. Sono di gustosa lettura, in qualunque momento della giornata. I Venti di parole si sono alzati, venti freschi racconti usciti dalle penne di undici donne. Un mondo visto attraverso occhi femminili, che narra di amore romantico e filiale, amicizia, viaggi reali e mentali, gioia e dolore. Sono diversi gli argomenti, come sono diversi gli stili delle autrici: c'è chi vi trasporterà nel mondo della geometria umanizzata per raccontarvi la favola contemporanea di Retta e Curva, chi vi farà visitare pianeti sconosciuti e labirinti intricati, chi vi condurrà in un metaforico viaggio sulla strada del cuore, e così via. Ogni racconto è un piccolo mondo a sé, legato agli altri forse solo dal tocco leggero ma profondo con il quale vengono trattati anche gli argomenti più dolorosi. Le donne che hanno lavorato a questa raccolta sono tutte autrici emergenti, unitesi per dare vita al loro sogno di bambine, che scrivono perché la loro voce fatta di parole, possa alzarsi nel vento...

Lo spazio del possibile
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Galloni, Eleonora

Lo spazio del possibile

in riga edizioni, 17/07/2019

Abstract: In questo saggio due bellissime opere pubblicate negli anni Settanta del Novecento – Centuria di Giorgio Manganelli e Sillabari di Goffredo Parise – sono osservate e analizzate nella prospettiva della "letteratura potenziale", cioè come testi che potevano essere anche altro: racconti che potevano diventare romanzi, concentrati e conserve di idee che potevano essere ulteriormente svolte e ampliate, pollini di Novalis.Il tema è molto interessante perché riguarda il rapporto tra racconti e romanzi, tra forme brevi e forme lunghe, tra compiuto e incompiuto. Galloni tratta questi argomenti sul piano teorico e nelle originali e virtuose interpretazioni di Manganelli e di Parise, mettendo a fuoco il loro percorso creativo e il significativo contributo allo sviluppo della narrativa contemporanea. (Gino Ruozzi)

Media digitali e applicazioni di incontro
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Tedeschi, Laura

Media digitali e applicazioni di incontro

in riga edizioni, 26/07/2019

Abstract: L'online dating è l'ulteriore testimonianza del progressivo scivolamento del virtuale nel reale, ma anche un indicatore prezioso per comprendere le nuove traiettorie identitarie e i nuovi bisogni relazionali degli individui (di tutti noi) al tempo dei social media. Analizzare il modo in cui funzionano queste applicazioni vuol dire riflettere sulle nuove forme di socialità e sulle nuove dinamiche di socializzazione che oggi ci offre un ambiente come Internet. Il percorso teorico e di ricerca elaborato da Laura Tedeschi non soltanto si pone l'obiettivo di analizzare il complesso scenario digitale al cui interno interagiamo, ma punta a comprendere motivazioni e modalità dei nostri comportamenti on line (e off line). Anzitutto, attraverso un'analisi, semantica e tecnologica, del concetto di medium, in grado di fornire una misura della progressiva espansione del ruolo e delle finalità dei media digitali. Quindi, attraverso la focalizzazione sulle applicazioni di incontro, sulla loro evoluzione e sul loro significato, sociale e culturale. Infine, proponendo una riflessione, a partire da alcuni dati di ricerca, sui mutati processi di costruzione dell'identità alla luce delle nuove opportunità tecnologiche disponibili in ambito relazionale.

La relazione al centro della cura del trauma psichico
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Toscani, Tullia

La relazione al centro della cura del trauma psichico

in riga edizioni, 30/05/2019

Abstract: "Un modo di lavorare che coniuga efficacemente la ricchezza degli strumenti tradizionali o nuovi con una accurata osservazione della complessità del paziente, colto e riconosciuto nella sua realtà esistenziale e nel suo contesto familiare declinato su più generazioni". (A. Vassalli) Sicuramente la scelta operata dalla Toscani è per il ragionamento clinico complesso, che deve porre dei quesiti e che deve predisporre contesti di consultazione diversificati, per non correre il rischio di ridurre la complessità del processo di cura dentro protocolli standardizzati. (C. Giacometti)

Olisticamente naturisti
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Finzi, Giorgio

Olisticamente naturisti

in riga edizioni, 01/01/2019

Abstract: Dal 1969, anno di fondazione dell'Associazione Naturista Bolognese, il naturismo in Italia, che si era timidamente affacciato alla soglia europea, ha fatto passi da gigante, magari al ritmo di due avanti e uno indietro, ma con notevoli sviluppi, in particolare a Bologna, sotto la spinta ideale e fattiva di un gruppo di pionieri e la collaborazione di altri volontari via via arrivati. Così è stato creato un centro naturista tra le colline di Marzabotto (Ca' le Scope), a carattere campeggistico, e poi un centro naturista polivalente nel centro storico di Bologna, unico in Italia. In entrambi i centri, con diverse modalità in relazione al diverso contesto ambientale, ci si è ispirati ai valori insiti nel naturismo: rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente, non solo per mezzo del nudismo senza distinzione di genere, ma più in generale con la costante ricerca di migliori modi di vita. Hanno avuto pratica attuazione le tematiche dell'alimentazione e delle cure naturali, dell'agricoltura biologica, della difesa degli animali, dell'ambiente e della stessa salute umana dalle aggressioni cui sono sottoposti, dell'impegno civile non violento, ed altro ancora. Per la prima volta sono stati riuniti in un unico centro naturista bottega, ristorante vegetariano, palestre, sauna, corsi, trattamenti, conferenze ecc., tutto all'insegna della coerenza naturista e, fin che la continua crescita l'ha consentito, su base volontaria e partecipativa. Questo libro racconta e documenta il percorso compiuto dalle origini in poi non solo dai primi naturisti bolognesi, ma anche da chi, dopo l'esaurimento della forma associativa, ne ha raccolto l'eredità.

Quando un bocciolo si sente gemma
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Marchesini, Elena

Quando un bocciolo si sente gemma

in riga edizioni, 16/09/2019

Abstract: Il libro affronta, in modo delicato, il tema della disforia di genere dal punto di vista del bambino che la vive.È la storia di un piccolo che nasce Bocciolo ma si sente Gemma. Usando la metafora del mondo dei fiori e della natura, si entra nel cuore e nella mente di questo germoglio che inizia un percorso di ricostruzione della sua identità nel rispetto di sé stesso. Ogni personaggio che incontra sul suo cammino arriva al momento giusto per dare un insegnamento, stimolare una riflessione, ascoltare uno sfogo. Pagina dopo pagina, si comincia un viaggio dentro le emozioni dei personaggi e si scoprono alcune delle sensazioni che proviamo quotidianamente noi tutti. Una favola adatta per giovani adulti e grandi bambini, che sa emozionare e insegnare come si possa essere felici in modo unico e speciale. La felicità non si copia dagli altri. Ognuno deve cercare la propria.I genitori che vogliono accompagnare i bambini in questo viaggio possono trovare in questo libro uno strumento per accedere, esplorare, accettare e gestire le emozioni e le diversità.L'autrice, Elena Marchesini, nata a Modena, è laureata in Scienze Politiche a indirizzo Sociologico. Ha dapprima lavorato nel commercio estero, ma, sviluppando il suo interesse per la didattica, ora è insegnante in scuole materne di lingua inglese e italiana. L'idea di scrivere questo libro nasce dal suo desiderio di raccontare l'importanza delle emozioni: esplorarle, capirle ed esercitarle con consapevolezza.La prefazione è a cura di Maddalena Mosconi, psicologa-psicoterapeuta, Responsabile "Area Minori" SAIFIP, Azienda Ospedaliera S. Camillo, Roma. Da più di venti anni si occupa di problematiche legate all'identità di genere e, in particolare, è specializzata in bambini e adolescenti.

Sapori della mente
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Aragona, Raffaele

Sapori della mente

in riga edizioni, 20/09/2019

Abstract: Il volume, con un rapido accenno alla storia e alle tematiche della letteratura à contrainte, contiene testi di carattere gastronomico: i laboratori dell'Oulipo e dell'Oplepo, però, non producono nuovi prodotti gastronomici né diverse procedure culinarie, bensì assemblaggi, combinazioni il cui legame non è necessariamente quello del gusto e dei sapori ma un nesso d'altro tipo.Vengono così fuori storie gastronomiche e menu caratterizzati esclusivamente da una unicità cromatica, da riferimenti letterari o cinematografici, dal rispetto di regole che non hanno a che fare con la cucina ma con la retorica, non con i fornelli ma con la combinatoria, non con i tempi di cottura ma con la metrica, non grammi ma lipogrammi, non crostacei ma acrostici, non pasticci ma bisticci, non glasse ma glosse, non ossibuchi ma ossimòri.Del resto lo stesso D'une théorie culinaire di Noël Arnaud poneva l'attenzione su tutto quanto vi fosse di commestibile nell'universo incommestibile, esaltando una cucina di eccezioni.Non è detto, però, che le pietanze, esito di queste strane ricette o elencate nei sorprendenti menu potenziali, non siano immediatamente edibili né che non lo diventino col tempo; resterà in ogni caso il piacere di lèggere nuove combinazioni di alimenti atti a suscitare la nostra fantasia e che, eventualmente, saranno anche da gustare.Raffaele Aragona (Napoli), ingegnere, ha insegnato Tecnica delle Costruzioni all'Università di Napoli "Federico II". Giornalista pubblicista, ideatore e promotore dei convegni di caprienigma, è tra i fondatori dell'Oplepo. Per la "Biblioteca Oplepiana" ha scritto La viola del bardo. Piccolo omonimario illustrato (1994) e altri lavori in forma collettanea. Autore di Una voce poco fa. Repertorio di vocaboli omonimi della lingua italiana (Zanichelli, 1994), ha curato per le Edizioni Scientifiche Italiane, i volumi: Enigmatica. Per una poietica ludica (1996), Le vertigini del labirinto (2000), La regola è questa (2002), Sillabe di Sibilla (2004), Il doppio (2006), Illusione e seduzione (2010), L'invenzione e la regola (2012). Sono anche a sua cura: Antichi indovinelli napoletani (Tommaso Marotta, 1991, ried. Marotta & Cafiero, 1994), Capri à contrainte (La Conchiglia, 2000), Napoli potenziale (Dante & Descartes, 2007) e il volume Italo Calvino. Percorsi potenziali (Manni, 2008). Ha pubblicato il volumetto Pizza nella collana "Petit Précis de gastronomie italienne" (Éditions du Pétrin, Paris, 2017). Enigmi e dintorni è il titolo di un suo recente volume (in riga edizioni, 2019). Il suo Oplepiana. Dizionario di letteratura potenziale è pubblicato da Zanichelli (2002).

Bologna nelle storie della musica
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Mazzi, Maria Chiara

Bologna nelle storie della musica

in riga edizioni, 01/12/2019

Abstract: IN APPENDICE: LA MUSICA IN BOLOGNA. DISCORSO DI GAETANO GASPARI [1858]. A guardare la storia musicale della città di Bologna dal Cinquecento in poi, ci accorgiamo che forse il momento più splendido è quello del grande barocco, tra la seconda metà del Seicento e il primo Settecento. È quello il momento in cui vengono fondate grandi istituzioni, alcune ancora vivissime ancora oggi come l'Accademia Filarmonica; è quello il momento in cui il magnifico apparato della religiosità controriformistica trova nelle basiliche della seconda città dello stato pontificio la massima espressione; è quello il momento nel quale iniziano la loro attività i teatri per l'opera. Successivamente, nella seconda metà del secolo, la città sembra invece quasi ritirarsi su se stessa, in attesa di un Ottocento che cambierà e in quale modo allargherà persino i luoghi di incontro e le occasioni per la musica. Tuttavia, in quella 'quiete sotto la cenere', brilla un faro che consente a Bologna di rimanere un polo d'attrazione per tutta l'Europa musicale. Questo faro si chiama Giovanni Battista Martini. È nel nome di questo musicista sapiente che compiremo il nostro viaggio dentro al Museo della Musica di Bologna.

Essere genitori
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AITF

Essere genitori

in riga edizioni, 01/01/2019

Abstract: L'intervento nei confronti della genitorialità è quanto mai attuale a fronte di importanti cambiamenti da un punto di vista socio-culturale che fanno sì che l'esercizio della genitorialità avvenga in un contesto in cui le separazioni e i divorzi continuano ad aumentare, vi è un isolamento della famiglia nucleare rispetto al tessuto sociale, vi sono sempre più nuclei monogenitoriali o omogenitoriali che obbligano a ripensare non solo il setting degli spazi di aiuto, ma anche la riflessione teorica ed epistemologica degli interventi. Essere genitore sembra non essere mai stato così complesso.Cosa si intende oggi per "dimensione parentale della personalità"? Quali contributi provengono dall'orientamento psicodinamico e da quello sistemico-relazionale? In tanti anni di un prezioso lavoro di confronto tra clinica e ricerca su questi temi, alcuni contributi clinici e teorici forniscono a noi spunti preziosi di riflessione.

Quattro passi nei salotti di cultura nella Bologna del primo Ottocento
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Mazzi, Maria Chiara

Quattro passi nei salotti di cultura nella Bologna del primo Ottocento

in riga edizioni, 27/12/2019

Abstract: È un mondo culturale ricchissimo, quello della Bologna tra la fine del secolo XVIII e la prima metà del secolo successivo: a fianco dell'Università più antica del mondo troviamo un giovanissimo Liceo Musicale e una recentissima Accademia di Belle Arti. Ma poi la città è ricca di teatri per l'opera e per la prosa e di Accademie private, e vi si stampano giornali e periodici, specializzati e non, che presentano e recensiscono gli avvenimenti artistici e musicali. Infine, o innanzitutto, questo contesto così ricco sul piano culturale gode anche della fitta presenza di luoghi che a noi oggi possono sembrare collaterali, ma che erano allora importantissimi per la conoscenza e la diffusione della cultura in città: i salotti.Parleremo del ruolo dei salotti a Bologna dalla fine del Settecento a metà dell'Ottocento: apriremo le porte di questi ambienti tra l'epoca giacobina (fine '700) e gli anni del Risorgimento compresi tra i moti del '20 e la prima guerra d'Indipendenza. E ci fermeremo qui, perché nella Bologna del secondo Ottocento e in quella post-unitaria le prospettive culturali e sociali cambieranno completamente.

Rilievo 3D con i laser scanner
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Meschieri, William

Rilievo 3D con i laser scanner

in riga edizioni, 28/11/2019

Estimo civile
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Malagoli, Claudio - Bongiovanni, Mario - Brero, Sergio - di Giuda, Giuseppe Martino - Patelli, Stefano

Estimo civile

in riga edizioni, 28/11/2019

Estimo legale
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Malagoli, Claudio - Bongiovanni, Mario - Brero, Sergio - di Giuda, Giuseppe Martino - Patelli, Stefano

Estimo legale

in riga edizioni, 29/11/2019

Martin Eden
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London, Jack

Martin Eden

REA Multimedia, 03/09/2019

Abstract: Martin Eden è un romanzo scritto da Jack London nel 1909. Narra la difficile vita di un ragazzo del popolo, un marinaio il cui nome dà il titolo al romanzo, che lotta disperatamente per diventare uno scrittore, ispirato e sostenuto in questo dal suo amore per la "Bellezza" e per Ruth, una giovane figlia dell'alta borghesia di San Francisco. La differenza di classe fra i due giovani e le relative difficoltà per Martin di farsi accettare come possibile marito di Ruth dalla famiglia di lei, darà modo a London di esporre molte delle sue teorie politiche e sociali.Come ebbe a scrivere lo stesso London, "Una delle ragioni per cui ho scritto questo libro è l'attacco all'individualismo esasperato. Devo essere stato piuttosto maldestro dato che nessuno dei miei critici se ne è accorto." Il romanzo contiene una forte critica al cinico capitalismo che imperversava all'epoca e che aveva costretto moltissimi americani ad una vita di miseria ed espedienti.

Dalle ceneri della fenice
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Conti, Marco

Dalle ceneri della fenice

Amico Libro, 25/12/2019

Abstract: Fu quando imparai a specchiarmi nel cielo che appesi sopra il letto della mia stanza il poster di Ronaldo, che sistemai con cura i libri di scuola nella libreria, che piegai la mia roba nei miei cassetti, che iniziai a sentirmi a casa mia.Capii che nessuno di noi era diverso, nessuno era peggiore.Capii che eravamo accomunati dal semplice ma inesorabile fatto di non poter scegliere la propria origine.Specchiandomi nel cielo capii che potevamo però scegliere il nostro futuro...Marco Conti è nato a Cagliari nel 1985. Dal 2008, anno della laurea in Scienze dei Servizi Sociali e dell'esame di stato, è un Assistente sociale. Esercita la professione presso la casa famiglia per minori e adolescenti di Esterzili e i centri di medicina riabilitativa CMF e Santa Lucia. "Dalle ceneri della fenice" è la sua opera d'esordio letterario. La prima edizione è stata pubblicata nell'ottobre del 2011. Parallelamente ha continuato a coltivare la sua passione per il calcio. 

Tempi sospesi
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Conti, Marco

Tempi sospesi

Amico Libro, 21/12/2019

Abstract: Edoardo aveva un amore, forse un grande amore, Giulia, ma un giorno è andata via, Fran!, come i quadri che cadono in "Novecento" di Baricco. Nei suoi occhi ora c'è un vuoto, per quell'amore perduto, forse ingiustamente, e non basta sempre una quattro formaggi gigante e una birra fredda per consolarsi o andare a vedere un film al cinema da solo per tirarsi su.Un lago, la stanza numero quattro, un pontile in legno, una locanda senza troppe pretese. In questo scenario ora corre Edo, alla ricerca della rinascita, di una nuova occasione per sentirsi vivo, senza angosce, col desiderio di scrivere una nuova storia, un nuovo capitolo della propria vita.Una storia semplice e dai tratti vagamente fiabeschi è "Tempi sospesi"; Marco Conti propone una storia veloce e avvolgente, da leggere tutta d'un fiato, con la voglia di raccontare e la capacità di creare dei personaggi che colgono subito la simpatia del lettore.Marco Conti è nato a Cagliari nel 1985. Dal 2008, anno della laurea in Scienze dei Servizi Sociali e dell'esame di stato, è un Assistente sociale. Esercita la professione presso la casa famiglia per minori e adolescenti di Esterzili e i centri di medicina riabilitativa CMF e Santa Lucia. La sua opera d'esordio letterario è "Dalle ceneri della fenice", pubblicato nell'ottobre del 2011, giunto ora alla seconda edizione e di cui Claudio Angelini, sceneggiatore romano, ha realizzato l'adattamento teatrale. "Tempi Sospesi" è il suo nuovo romanzo. Parallelamente continua a coltivare la sua passione per il calcio.In copertina: "Ricambio Generazionale" di Paolo Meloni (opera su tela)

I nuovi figli. Dal disagio nella civiltà al suo oltraggio
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Ripa di Meana, Gabriella

I nuovi figli. Dal disagio nella civiltà al suo oltraggio

Polimnia Digital Editions, 25/03/2019

Abstract: SECONDA EDIZIONE ACCRESCIUTAUna linea tematica unisce e coagula i quattro scritti qui raccolti attorno a un titolo comune – I nuovi figli – scelto nel tentativo di raggiungere una generazione plurima che sembra vivere il proprio tempo in un deserto di simbolico, o meglio in una vera e propria penuria di anima, particolarmente grave per chi cominci ad affacciarsi su una civiltà come l'attuale, che impone la violenza e la confusione di una rinnovata barbarie.Queste pagine, quindi, non hanno la pretesa o l'ingenuità di auspicare l'avvento di una qualche utopia dell'esistere, ma cercano piuttosto di sollecitare il risveglio di quei valori di rispetto, coralità, attenzione, riserbo, incertezza e amore che il nostro tempo commerciante, internautico, performante, smemorato e competitivo ha denigrato e denigra nell'essere umano, a cominciare dalla sua più tenera età.È così che ogni singolo io, dai suoi primi vagiti, si allena all'esercizio del governo, del ricatto, della fretta e dell'appropriazione, imparando in tal modo a sdegnare, fin dall'origine della vita, una delle conquiste più affascinanti e più ardue che ci siano state tramandate dalla teoria e dalla pratica dell'inconscio freudiano. Mi riferisco a quella rivoluzione aspra, ma essenziale, secondo cui l'io non è padrone in casa propria.Sto accennando a una proposizione autenticamente eversiva che se, ai tempi del disagio nella civiltà, è stata certo confutata e anche espiata dai tormenti e dalle controversie di ciascuno, tuttavia oggi, in tempi devastati dall'oltraggio della civiltà, viene da ognuno energicamente liquidata, quando non diffamata e respinta.Così, giovani e non giovani, ci si trova privati fondamentalmente dell'Altro ovvero di quanto ci può rendere ulteriori e può dare respiro simbolico al nostro stare col mondo, nel mondo.Rivolgersi ai figli d'altronde significa anche ripescare, grazie a loro, passato presente e avvenire in un tentativo di coniugazione tra quanto del passato non è ancora accaduto e quanto del futuro chiede al presente di venire sognato e non solo affannosamente anticipato e gestito.

Adele. L'ultima "Berta" che filava
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Grigolin, Adele - Santi, Carlo

Adele. L'ultima "Berta" che filava

CIESSE Edizioni, 05/06/2019

Abstract: Adele all'età di cinque anni inizia a cucire, ricamare e lavorare a maglia. Ben presto la passione per l'arte sartoriale prende il sopravvento e Adele decide di inseguire quello che considera un sogno.La sartoria è il suo mondo, anche se negli anni settanta una giovane e ingenua Adele accetta di sfilare per i grandi nomi dell'alta moda: Cavalli, le sorelle Fontana, Veneziani, Christian Dior e altri. Sfila a Firenze, Milano, Parigi e diventa testimonial di prestigiose ditte di cosmetici dal respiro internazionale. Scoprì ben presto che quel mondo non le apparteneva e tornò a dedicarsi a tempo pieno alla sartoria fino a qualche anno fa.Una vita fatta di lavoro incessante, passione e dedizione, testimoniato da vari premi e onorificenze ricevute verso la fine della sua carriera. Una vita che vale la pena di raccontare in un libro.

Un brutto sogno
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Bernanos, Georges

Un brutto sogno

Landscape Books, 07/01/2019

Abstract: Un giovane factotum senza velleità, uno sfaccendato senza aspirazioni, un anziano scrittore senza ispirazione, e infine una donna consumata da un male interiore.Sono i quattro personaggi attorno a cui ruota questo romanzo noir pubblicato postumo nel 1951, in cui troviamo sia le pagine di "letteratura morale" care all'autore francese quanto pagine degne dei thriller più avvincenti, fino all'angosciante finale.Bernanos iniziò "Un mauvais reve" nel 1934, con l'esplicito intento di rifarsi alle opere di Georges Simenon, per cui nutriva una grande stima (ricambiata) senza rinunciare al suo stile personale. Dopo diverse interruzioni – che lo portarono a scrivere altri due romanzi "neri", Un delitto e Il signor Ouine", arrivò a concluderlo poco prima della sua morte.