Rete Bibliotecaria Scuole della Lombardia

Abstract: Dall'omonimo romanzo di Erich Marie Remarque

Abstract: Kaspar Hauser (Titolo alternativo: Kaspar Hauser - Il crimine sulla vita psichica di un uomo ) è un lungometraggio tedesco diretto da Peter Sehr, che tratta della vita e del destino di Kaspar Hauser . Il film narra le vicissitudine di un ragazzo il principe ereditario di Baviera, figlio di Karl, Granduca di Baden, e di Stephanie di Baden, figlia adottiva francese di Napoleone. Per salvarlo da chi lo vorrebbe sopprimere alla nascita viene scambiato con un altro bambino di origini modeste e vive nascosto e in isolamento fino all'età di 14 anni. ... Il film è stato prodotto in due versioni: la versione teatrale di 139 minuti che è stato presentato al FILM Festival di Monaco (27 giugno 1993), al Toronto International Film Festival (11 settembre 1993) e all'International Hof Film Festival (ottobre 1993). Il 27 gennaio 1994 seguì l'uscita nelle sale cinematografiche. La versione TV di 180 minuti è stata trasmessa in due parti; per la prima volta il 3 e 4 marzo 1995.

Abstract: L'ottantenne Traude Krüger da sessant'anni insegna a suonare il pianoforte alle detenute del carcere femminile di Luckau. Una alunna come Jenny Traude non l'aveva ancora mai avuta, un eccezionale genio della musica. Tra le due differenti donne si instaura un duello psicologico pieno di tensione. Un giorno finalmente arriva il nuovo pianoforte da concerto che Traude e l'agente Mütze hanno comprato raggranellando i loro risparmi. Tuttavia, una serie di ...

Abstract: Hamburg, im Februar 1962. An den Küsten tobt ein schwerer Sturm. Keine Gefahr für die Stadt glauben die Meteorologen. Sie sollten sich irren, denn das Sturmtief änderte plötzlich seine Richtung. Was dann begann war die schwerste Natur-Katastrophe und eine der größten Rettungsaktionen der Nachkriegszeit. Katja Döbbelin (Nadja Uhl) steckt mitten in den Vorbereitungen ihrer Hochzeit, die am nächsten Tag stattfinden soll. Endlich kann sie den Arzt Markus Abt (Jan-Josef Liefers) und Vater ihres kleinen Sohnes heiraten. Bisher hatten ihre Schwiegereltern diese Verbindung untersagt. Zu groß sind die Unterschiede in der Herkunft der Familien. Als die Flut Hamburg in der Nacht erreicht ahnt niemand, welch zerstörerische Kraft sie haben würde. Ausgerechnet in dieser Nacht trifft Katja Jürgen (Benno Fürmann) wieder. Er war der Mann, dem ihr Herz gehörte und der eines Tages einfach verschwand. Katja hat keine Wahl, sie muss sich ihrer Vergangenheit stellen.

Abstract: Berlin. Jetzt. Lola und Manni sind Anfang zwanzig und ein Liebespaar. Manni hat sich in letzter Zeit auf halbkriminelle Geschichten eingelassen und jobbt als Geldkurier für einen Autoschieber. Doch heute laüft alles schief ... EDITORIALE

Abstract: Cosa succede quando si cresce a Berlino est guardando Sabbiolino alla tv, quando si ha come mito un astronauta della corsa allo spazio, come casa delle vacanze una dacia nel bosco, e quando si ha una madre idealista e socialista militante? Cosa succede quando nell’89 si marcia "quasi" per caso per i propri diritti e si viene picchiati dalla polizia e arrestati proprio mentre lei cade a terra, tutta vestita di rosso e incapace di reagire alla violenza della "sua" polizia se non con un infarto? Ad Alex (Daniel Brühl), per esempio, succede di ritrovarsi con una madre in coma (Kathrin Sass), con il muro che viene fatto a pezzi, con il lavoro alla cooperativa di riparazioni elettriche che non c’è più. Ma di certo non si dispera. Trova un lavoro come installatore di parabole, trova un amico (Florian Lukas) che sogna il cinema (e nel frattempo cita Kubrick nei filmini dei matrimoni), una ragazza (Chulpan Khamatova) che viene dalla Russia, fa l’infermiera, ed è dolce quanto decisa. Pochi soldi, l’entusiasmo per le novità del consumismo, per una libertà che sembra sempre un po’ inafferrabile, e l’angoscia per le cose che cambiano. Ma Berlino è splendida e vitale, con i suoi palazzi cadenti pieni di musica e di arte improvvisata. Così Alex è pronto e pieno di energia quando otto mesi dopo sua madre, contro ogni previsione medica, si risveglia. Gli servirà, perché il medico, prima di squagliarsela all’ovest, raccomanda nessuno shock, nessuna notizia traumatica. E Alex decide che così sarà, a tutti i costi. Coinvolge la perplessa sorella (Maria Simon), recupera i vecchi mobili, i vestiti deprimenti, e porta la madre a casa, in quello che è rimasto della Repubblica Democratica Tedesca: 79 mq di contraddizioni. All’inizio la messa in scena sembra innocua, necessaria, ragionevole. Ma lentamente le cose si fanno più complicate. Bisogna avvertire i vicini, pagare i bambini del quartiere perché si esibiscano in canzoni socialiste, bisogna travasare tutti i cibi in barattoli di marche dell’est ormai introvabili, bisogna recuperare vecchi giornali, vecchie edizioni del tg... e intanto il mondo continua a cambiare con una velocità che stordisce. Quando la madre si riprende abbastanza da notare che qualcosa non va, Alex è così coinvolto nel mondo parallelo che ha costruito, una patria ideale creata per amore della madre, ma anche per il bisogno di dare un senso ad una società spezzata, da non essere capace di uscirne. Allora inizia a piegare la realtà ad un sogno che forse non sapeva di avere, e insieme all’amico Vladimir diventa il produttore del telegiornale del suo mondo, in un sogno che ribalta la verità e in qualche modo allo stesso tempo le è fedele. Da parte di Wolfgang Becker un film divertente, toccante, narrativamente impeccabile, che ha ottenuto un notevole successo in Germania (più di 5 milioni di spettatori) e Blauer Engel alla Berlinale come miglior film europeo. (Veronica Villa)

Abstract: Die quirlige Schmuckverkäuferin Juli hat sich in den etwas spießigen Physikreferendar Daniel verliebt, der aber ist hinter der Türkin Melek her. Er reist ihr von Hamburg nach Istanbul hinterher, doch Juli hat ihre Hoffnung noch nicht aufgegeben und begleitet ihn kurzerhand als Anhalterin. Eine Odyssee beginnt...

Abstract: Il 4 luglio 1954 la nazionale tedesca ha affrontato l’Ungheria, squadra favorita, nella finale dei Mondiali di Calcio. Il significato della vittoria tedesca per 3 : 2, siglata da Helmut Rahn, è andato all’epoca ben oltre il semplice titolo sportivo: per molti tedeschi, infatti, ha segnato l'avvio della rinascita di una nazione. Di quella finale non è rimasto alcun filmato integrale ed era quindi immaginabile che qualcuno tentasse prima o poi la riproduzione cinematografica della documentazione mancante, avvalendosi di tecniche così avanzate da rendere possibile la perfetta imitazione di una realtà ancora chiaramente impressa nella memoria di tanti. Ed è proprio questo che il regista Sönke Wortmann ha atteso per anni. “Il miracolo di Berna”, tuttavia, non vuol essere pura ricostruzione; Wortmann, infatti, è nato solo nel 1959 e per scrivere la sceneggiatura si è basato sia su ricerche, sia sulla propria fantasia. Il mito, infine, è prevalso sulla precisione storica. Da notare il tono nostalgico del film, che ha certamente contribuito al successo della pellicola, sia in Germania che a livello internazionale. Es war mehr als nur ein Fußballspiel. Am 4.Juli 1954 schlug die deutsche Nationalelf im WM-Finale in Bern die Ungarn mit 3:2. Die Spieler um Trainer Sepp Herberger, allen voran der kürzlich verstorbene Schütze des Siegtores, Helmut Rahn, wurden zu Helden. Der Sieg war mehr als nur ein sportlicher Triumph. Zum ersten Mal seit der Stunde Null im Jahr 1945 gab es wieder "eine Art kollektiven Glückszustand, ein Gegenbild zum Nazi-Reich", sagt Sönke Wortmann. Der erfolgreiche Regisseur von Komödien wie "Kleine Haie" und "Der bewegte Mann" hatte sich bei seinem neuen Film die Latte sehr hoch gelegt. Kein Film wie jeder andere für einen, der selbst im Ruhrgebiet geboren wurde (dem damaligen Kicker-Zentrum Deutschlands) und bei der Spielvereinigung Erkenschwick selbst als Profi-Spieler bis in die zweite Liga aufstieg, bis ihm später das Filmemachen dazwischen kam.

Abstract: Am Hochzeitstag seines Bruders wird der junge Türke Gabriel mit einer Bewährungsauflage aus dem Gefängnis in Hamburg entlassen. Ein Bekannter bietet ihm während der Hochzeitsfeier einen Job als Taxifahrer an und redet ihm seine Bedenken wegen der eingezogenen Lizenz aus. Wird es ihm gelingen, trotz seiner kriminellen Freunde von jetzt an ein Leben ohne Gesetzesbrüche zu führen

Abstract: Germania occidentale, anni'70. Una serie di attacchi terroristici, dirottamenti aerei, rapimenti e assassinii sconvolgono il mondo politico e l'opinione pubblica tedesca. A rivendicare tali atti saranno i membri della RAF (Rote Armee Fraktion), movimento dell'estrema sinistra propugnatore della lotta armata, fondato e guidato da Andreas Baader, Ulrike Meinhof e Gudrun Ensslin. Arrestati e incarcerati, i capi e alcuni membri del movimento moriranno in prigione nel 1977, apparentemente per suicidio, lasciando aperta una delle pagine più tragiche e misteriose della Germania post-nazista.

Abstract: di Livio Meo Pubblicato martedì 25 novembre 2008 - NSC anno V n. 4 Rainer Wenger insegna in una scuola superiore di un’imprecisata città tedesca e, durante le ore dedicate ad insegnamenti alternativi, tiene un corso sull’autocrazia. Per far comprendere più approfonditamente agli allievi la realtà nazista, il giovane professore decide di trasformare le ore di lezione in momenti d’immedesimazione con le consuetudini di un ipotetico regime dittatoriale. Gli esiti del pioneristico stile del docente saranno però inaspettati e soprattutto incontrollabili. Ispirato ad un’incredibile storia vera, Die Welle è stato uno dei film più acclamati al 26 Torino Film Festival. Il regista tedesco Gansel ha deciso di raccontare le singolari vicende accadute ad un docente liceale di Storia che, per spiegare con efficacia i punti fondamentali e gli esiti del fenomeno nazista, ha coinvolto l’intera classe in un esperimento spaventosamente riuscito. Wenger, il protagonista del film, è stato costretto a passare le sue ore di lezione a parlare di autocrazia, nonostante fosse decisamente più entusiasta di proporre riflessioni sul movimento anarchico. L’incolmabile lontananza ideologica non abbatte però il professore, che cerca di presentare l’argomento agli studenti sebbene essi appaiano poco propensi all’idea di sorbirsi discorsi sentiti già centinaia di volte.

Abstract: Werner Bab hat die Konzentrationslager Auschwitz, Mauthausen und Ebensee überlebt. Sein Lebensweg kann leider nicht als paradigmatisch angesehen werden: nur eine Minderheit konnte das Ende des Krieges erleben und danach in einem "Displaced Person Camp" betreut werden. Die DVD rekonstruiert Werner Babs Geschichte mit viel Hintergrundmaterial. Werner Bab wurde am 2. Oktober 1924 in Oberhausen geboren und lebte ab 1929 in Berlin. Durch die Folgewirkungen der Nürnberger Rassengesetze von 1935 und weiteren einschränkenden Gesetzen war für ihn als deutscher Jude ein Besuch der öffentlichen Schulen nicht mehr möglich, so dass er gezwungen war - über einen Zwischenaufenthalt in Schneidemühl - ein Internat für jüdische Kinder in Stettin zu besuchen. Durch die Verhaftung sämtlicher Lehrer und anschließender Schließung der Schule nach der Reichskristallnacht im November 1938 kehrte Werner Bab nach Berlin zurück. Nach einem gescheiterten Fluchtversuch im Jahr 1942 - um der drohenden Deportation zu entgehen - und einer Verhaftung durch die Gestapo an der Schweizer Grenze, folgte in den folgenden Monaten die Überstellung in das Konzentrationslager Auschwitz. Nur die wenigsten jüdischen Mitbürger konnten die Auswirkungen der nationalsozialistischen Schreckensherrschaft, die von Zwangsarbeit, Verlust der familiären Bindungen, Deportation und letztendlich Vernichtung geprägt waren, überleben. Auschwitz war, wenn überhaupt, nur im Einzellfall zu überleben. Obwohl schon für die „Sonderbehandlung“, der Vernichtung durch Gas, selektiert, überlebte Werner Bab. Dieser Film gewährt Einblicke in die Lebensumstände jüdischer Mitbürger ab dem Beginn des 2. Weltkrieges und der Alltäglichkeit in den Konzentrationslagern, insbesondere im Stammlager Auschwitz.

Abstract: Per la prima volta sullo schermo tutti, ma proprio tutti, gli animali della Terra decidono di unirsi per difendere un ecosistema sempre più a rischio. Dagli orsi polari che vedono il ghiaccio che si scioglie sotto le loro zampe, ai leoni e alle giraffe che in Africa rischiano di morire di sete, tutti quanti si mettono in marcia verso New York per partecipare e cambiare il programma della Conferenza Mondiale per l’Ambiente.

Abstract: Am Ende kommen Touristen è un film tedesco del 2007. Il regista Robert Thalheim rielabora qui l'esperienza vissuta durante il servizio civile prestato negli anni '90 quando, come obiettore di coscienza, svolse il suo servizio ad Auschwitz presso la Pädagogischen Abteilung der Internationalen Jugendbegegnungsstätte.