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× Data 2013
× Lingue Greco classico (fino al 1453)

Trovati 4 documenti.

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Libri Moderni

Apollodorus : Atheniensis

Biblioteca : il libro dei miti / Apollodoro ; introduzione, traduzione e note di Marina Cavalli

rist.

Milano : Oscar Mondadori, 2013

Classici greci e latini ; 94

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Libri Moderni

Aristoteles

Retorica / Aristotele ; introduzione di Franco Montanari ; a cura di Marco Donati

Milano : Oscar Mondadori, rist. 2013

Classici greci e latini ; 99

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Libri Moderni

Euripides

Medea Ippolito / Euripide ; traduzione di Raffaele Cantarella ; introduzione, note e commento di Marina Cavalli ; a cura di Dario Del Corno

Milano : Oscar Mondadori, rist. 2013

Classici greci e latini ; 40

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Libri Moderni

Pindarus

1: Le olimpiche / Pindaro ; introduzione, testo critico e traduzione di Bruno Gentili ; commento a cura di Carmine Catenacci, Pietro Giannini e Liliana Lomiento

[Milano] : Fondazione Lorenzo Valla : Mondadori, 2013

Scrittori greci e latini

Fa parte di: Pindarus. Le odi / Pindaro

Abstract: "Ottima è l'acqua e l'oro come fuoco che avvampa rifulge nella notte più di ogni superba ricchezza." È l'apertura dell'"Olimpica I" "il più bello fra tutti i canti", come di essa scriveva Luciano sei secoli dopo la sua composizione. Un inizio solenne, nel quale regnano la trasparenza e il bagliore: quelli che più tardi si sarebbero riassunti nella parola claritas. E che subito riverberano nei versi successivi, nei quali splende l'astro fulgido del sole che arde "nell'etere deserto". A voler cantare gli agoni, sostiene Pindaro, si deve per forza scegliere i migliori, le Olimpiadi: che sono come l'acqua, l'oro, il fuoco, il sole, e che ebbero luogo in Grecia per oltre mille anni, dal 776 a.C. a quel 393 d.C. nel quale l'imperatore Teodosio e il vescovo Ambrogio li proibirono. Pindaro, oltreché delle "Pitiche", delle "Istmiche" e delle "Nemee", è anche - nell'immaginazione dei lettori e dei poeti dei due millenni e mezzo che da lui ci separano - il grande poeta, il poeta per eccellenza, delle "Olimpiche". Con esse, celebra di volta in volta la vittoria degli atleti nelle gare di Olimpia. Ma i suoi epinici sono famosi per la luce che li pervade, la velocità fulminea dei passaggi tematici (i celebri "voli pindarici") intercalati a brevi sentenze di saggezza, l'esaltazione degli ideali di eroismo e gloria, la descrizione incisiva dei fenomeni naturali. Commento a cura di Carmine Catenacci, Pietro Giannini e Liana Lomiento. EDITORIALE