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× Editore Fabbri editori <Milano>
× Nomi Ferrari, Franco <1946-2016 ; Milano>

Trovati 3 documenti.

Antigone
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Libri Moderni

Sophocles <496 a.C.-406 a.C.>

Antigone ; Edipo re ; Edipo a Colono / Sofocle ; introduzione, traduzione, premessa al testo e note di Franco Ferrari

[Milano] : Fabbri, stampa 1995

Abstract: Un cadavere putrescente su cui uccelli e cani banchettano. Una lotta mortale intorno al destino di questo corpo. Uno scontro sulla legge e sulla giustizia, sull'ordine e sull'obbedienza. Antigone contro Creonte. Il teatro di Sofocle ha consegnato alla tradizione occidentale un nodo tragico infinitamente riattraversato e interrogato, dall'antichità ai traumi del secolo breve. Ma che cosa ricorre effettivamente sulla scena? Quali problemi e insieme quali fraintendimenti risuonano a partire dall'antico duello verbale?

Ifigenia in Tauride
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Libri Moderni

Euripides <485 a.C.-407/406 a.C.>

Ifigenia in Tauride ; Ifigenia in Aulide / Euripide ; introduzione, traduzione, premessa al testo e note di Franco Ferrari

[Milano] : Fabbri, stampa 1996

Simposio
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Libri Moderni

Plato <428/27 a.C.-348/47 a.C.>

Simposio / Platone ; introduzione di Vincenzo Di Benedetto ; premessa al testo, traduzione e note di Franco Ferrari

[Milano] : Fabbri, stampa 1995

Abstract: Uno dei più celebri dialoghi platonici nel quale il filosofo mette in scena tutto ciò che i Greci hanno concepito in materia di eros. Nel Simposio si racconta di un banchetto organizzato per celebrare la vittoria che il poeta Agatone aveva riportato nell'agone tragico delle Lenee. I presenti, da Aristofane ad Alcibiade a Socrate, tengono a turno discorsi sulla natura di Eros e, nello sforzo di superarsi a vicenda in una sorta di gara, declinano la forma dell'encomio tradizionale in un climax drammatico in cui ogni discorso mette in risalto una tesi particolare: Eros come il più antico degli dèi (Fedro), il contrasto tra eros divino ed eros popolare (Pausania), l'eros come principio universale della natura (Erissimaco), l'eros come brama dell'uomo verso la sua metà perduta (Aristofane), Eros come il più giovane, il pili bello e il più eccellente degli dèi (Agatone). Infine Socrate, che non propone un suo discorso, ma riferisce quel che ha appreso dalla sacerdotessa Diotima di Mantinea, stabilendo un punto fondamentale, ma altrettanto ineluttabile: la natura carente dell'amore e dell'innamorato.