Trovati 56 documenti.
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"Orlando furioso" di Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino
Mondadori, 23/10/2012
Abstract: "... il Furioso è un libro unico nel suo genere e può - quasi direi deve - esser letto senza far riferimento a nessun altro libro precedente o seguente; è un universo a sé in cui si può viaggiare in lungo e in largo, entrare, uscire, perdercisi. ... Ariosto sembra un poeta limpido, ilare e senza problemi, eppure resta misterioso: nella sua ostinata maestria a costruire ottave su ottave sembra occupato soprattutto a nascondere se stesso. Egli è certo lontano dalla tragica profondità che avrà Cervantes, quando un secolo dopo, nel Don Chisciotte, compirà la dissoluzione della letteratura cavalleresca. Ma tra i pochi libri che si salvano, quando il curato e il barbiere dànno alle fiamme la biblioteca che ha condotto alla follia l'hidalgo della Mancia c'è il Furioso..." Italo Calvino
Mondadori, 23/04/2013
Abstract: Questa edizione riproduce i trenta racconti del 1949, compresi quelli rifiutati dall'autore nelle raccolte successive. Tra essi, come testimonianza d'epoca, sono i primi racconti che Italo Calvino scrisse nel 1945, nei mesi seguenti alla liberazione.
Mondadori, 16/04/2013
Abstract: "I temi che tocco con "La giornata d'uno scrutatore", quello della infelicità di natura, del dolore, la responsabilità della procreazione, non avevo mai osato sfiorarli prima d'ora. Non dico ora di aver fatto più che sfiorarli; ma già l'ammettere la loro esistenza, il sapere che si deve tenerne conto, cambia molto le cose." (Dalla presentazione scritta da Calvino nel 1963) L'attività di scrutatore in un seggio elettorale diventa per il protagonista l'occasione per meditare su se stesso e sulla follia del mondo. Il romanzo realistico di uno spietato osservatore della società.
Mondadori, 16/04/2013
Abstract: Libri, oggetti antichi, luoghi lontani... Cose osservate e immaginate, pensieri e riflessioni, viaggi e contatti con altre civiltà, spiragli d'altre dimensioni della mente in un'affascinante raccolta di articoli di Calvino.
Mondadori, 16/04/2013
Abstract: "Il libro si è venuto organizzando in tre narrazioni, che hanno in comune protagonista epoca ambiente e più o meno il dosaggio della mistura memoria-fantasia, ma hanno ciascuna svolgimento indipendente e si modulano ciascuna su un suo stato d'animo e un suo ritmo" (Italo Calvino) Tre racconti incentrati sulle vicende di un adolescente durante l'ultimo conflitto mondiale
Mondadori, 16/04/2013
Abstract: La storia di un fallimento scritta in "un'epoca di bassa marea morale": un intellettuale si costringe a fare l'affarista contro tutte le sue più spontanee inclinazioni. L'aspetto sgradevole del 'boom' economico in un romanzo aspro e realistico.
Mondadori, 16/04/2013
Abstract: I grandi miti della fantascienza: astronavi, macchine futuribili, viaggi interstellari, rivisitati e trasformati da una fantasia ironica e intelligente. Una originalissima raccolta di divertenti racconti del grande scrittore.
Mondadori, 22/03/2013
Abstract: "Rileggendo il tutto, m'accorgo che la storia di Palomar si può riassumere in due frasi: 'Un uomo si mette in marcia per raggiungere, passo a passo, la saggezza. Non è ancora arrivato'." La vertigine dell'uomo davanti agli inesorabili misteri dell'universo nei pensieri del taciturno signor Palomar, trasparente 'alter ego' di Calvino. Uno dei romanzi più profondi della nostra letteratura.
Mondadori, 15/11/2011
Abstract: La bizzarra storia del visconte Medardo di Terralba che, colpito al petto da una cannonata turca, torna a casa diviso in due metà (una cattiva, malvagia, prepotente, ma dotata di inaspettate doti di umorismo e realismo, l'altra gentile, altruista, buona, o meglio "buonista"). "Tutti ci sentiamo in qualche modo incompleti" disse Calvino in un'intervista "tutti realizziamo una parte di noi stessi e non l'altra."
Einaudi, 08/07/2014
Abstract: "La peculiarità di Carlo Levi sta in questo: che egli è il testimone della presenza di un altro tempo all'interno del nostro tempo, è l'ambasciatore d'un altro mondo all'interno del nostro mondo. Possiamo definire questo mondo il mondo che vive fuori della nostra storia di fronte al mondo che vive nella storia. Naturalmente questa è una definizione esterna, è, diciamo, la situazione di partenza dell'opera di Carlo Levi: il protagonista di Cristo si è fermato a Eboli è un uomo impegnato nella storia che viene a trovarsi nel cuore di un Sud stregonesco, magico, e vede che quelle che erano per lui le ragioni in gioco qui non valgono piú, sono in gioco altre ragioni, altre opposizioni nello stesso tempo piú complesse e piú elementari". Italo Calvino
Un ottimista in America (1959-1960)
Mondadori, 07/10/2014
Abstract: "Negli Stati Uniti sono stato preso da un desiderio di conoscenza e di possesso totale di una realtà multiforme e complessa e "altra da me", come non mi era mai capitato. È successo qualcosa di simile a un innamoramento. Tra innamorati, come è noto, si passa molto tempo a litigare; e anche adesso che sono tornato, ogni tanto mi sorprendo mentre tra me e me sto litigando con l'America; ma a ogni modo continuo a viverci dentro, mi butto avido e geloso su ogni cosa che sento o leggo di quel paese che pretendo d'esser solo io a capire". Al ritorno dal suo primo viaggio americano, durato dal novembre del 1959 al maggio del 1960, Italo Calvino decide di rielaborare il diario con cui ha tenuto al corrente delle sue "avventure" gli amici einaudiani: intende farne un libro "come i Viaggi di Gulliver", dichiara. "Partendo per gli Stati Uniti, e anche durante il viaggio, spergiuravo che non avrei scritto un libro sull'America (ce n'è già tanti!). Invece ho cambiato idea. I libri di viaggio sono un modo utile, modesto eppure completo di fare letteratura. Sono libri che servono praticamente, anche se, o proprio perché, i paesi cambiano d'anno in anno e fissandoli come li si è visti se ne registra la mutevole essenza; e si può in essi esprimere qualcosa che va al di là della descrizione dei luoghi visti, un rapporto tra sé e la realtà, un processo di conoscenza". Un ottimista in America racconta proprio "un processo di conoscenza". Incontri, impressioni e riflessioni mettono a fuoco il mito americano, soprattutto dal punto di vista antropologico: la mentalità dei singoli e la società che ne deriva. Il calibratissimo montaggio dei capitoli segue le tappe della scoperta del "paese degli uomini che hanno scelto la geografia e non la storia"; il viaggio inizia e finisce a New York, "città impregnata di elettricità" che conquista Calvino "come una pianta carnivora assorbe una mosca". Il suo sguardo prefigura qua e là quello del signor Palomar: "la coda bassa e larga di certe auto s'inarca nel bordo superiore come una sottile e falcata linea di sopracciglia e, sotto, i fari sono due enormi oblunghi dardeggianti hollywoodiani occhi di diva"; "il colore dell'America è il color parcheggio: una speciale mescolanza di celeste e grigio e rosa e verdolino, cioè le tinte pastello delle distese d'automobili sotto il sole". In Un ottimista in America, Calvino racconta il presente della società americana - la rivolta dei neri e Martin Luther King, i beatniks e i sindacati, l'invasione dei portoricani, l'Actor's Studio, gli indiani nelle riserve, la borsa elettronica di Wall Street, le diverse confessioni religiose - e annota abitudini o dettagli destinati a segnare il futuro della vecchia Europa: donne che "hanno la possibilità di scegliere il cavaliere e il marito e di cambiarlo, di non restare mai a cenare a casa sole"; cambiamenti dell'editoria: "Nelle stazioni delle autostrade, i bar vendono anche libri. Accanto a ogni banco di cafeteria c'è l'edicola rotante dei paperbacks"; novità come i computers, le carte di credito e la televisione a colori; il paesaggio urbano con i supermarkets, "cattedrali" della civiltà del consumo, e "il nodo di autostrade cui sempre si giunge nelle vicinanze delle città". "E dall'aereo, guardando terra, cosa vedi? Pollock, sempre Pollock".
Mondadori, 10/03/2015
Abstract: "Ho messo insieme scritti che contengono dichiarazioni di poetica, tracciati di rotta da seguire, bilanci critici, sistemazioni complessive del passato e presente e futuro, quali sono andato successivamente elaborando e mettendo da parte durante gli ultimi venticinque anni ... Posso ora raccogliere questi saggi in volume, cioè accettare di rileggerli e farli rileggere. Per fermarli al loro posto nel tempo e nello spazio. Per allontanarli di quel tanto che permette d'osservarli nella giusta luce e prospettiva. Per rintracciarvi il filo delle trasformazioni soggettive e oggettive, e delle continuità. Per capire il punto in cui mi trovo. Per metterci una pietra sopra." Italo Calvino
Mondadori, 24/03/2015
Abstract: "Se queste sono, per la più grave parte, storie di come una coppia non s'incontra, nel loro non incontrarsi l'autore sembra far consistere non solo una ragione di disperazione ma pure un elemento fondamentale - se non addirittura l'essenza stessa - del rapporto amoroso." Dalla nota introduttiva di Calvino alla prima edizione, venti racconti d'amore, storie di coppie che si incontrano ma, soprattutto, di coppie che non si incontrano.
Racconti fantastici dell'Ottocento
Mondadori, 17/09/2015
Abstract: Dodici racconti di "fantastico visionario" (da Potocki a Le Fanu) e quattordici di "fantastico quotidiano" (da Poe a Wells). Il volto oscuro e misterioso della letteratura del secolo scorso in una raffinata antologia curata da Italo Calvino.
Mondadori, 24/09/2015
Abstract: "Il libro di racconti cui avrete la bontà di prestare la vostra attenzione non vuol essere altro che la testimonianza di come uno tra coloro che iniziavano nel 1945 i propri esperimenti di letteratura, abbia inseguito, da allora fino ad oggi, il miraggio di cogliere un sapore, un barbaglio, un cigolìo, una cadenza della vita. Questi sono tempi poco propizi alle grandi spiegazioni del mondo come ai grandi romanzi; il segreto dell'universo abbiamo cercato di coglierlo come nelle innumerevoli sfaccettature d'un occhio di formica, come nella vertebra fossile da cui si cerca di ricostruire l'intero scheletro dell'immensurabile dinosauro." Italo Calvino
Mondadori, 29/09/2015
Abstract: "Io credo questo: le fiabe sono vere, sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna". (Italo Calvino) Un viaggio attraverso l'Italia delle regioni in duecento favole tratte dalla tradizione orale.
Mondadori, 06/10/2015
Abstract: "La cosmologia moderna, in confronto alla immaginazione degli antichi, è molto più astratta: concetti come 'lo spazio quadrimensionale', lo 'spazio-tempo', la 'curvatura dello spazio' sfuggono a ogni visualizzazione, possono essere concepiti solo attraverso il calcolo matematico e la teoria. La scommessa di Italo Calvino è stata quella di far scaturire da questo universo invisibile e quasi impensabile delle storie capaci di evocare suggestioni elementari come i miti cosmogonici dei popoli dell'antichità. ... Gli antichi partivano dai miti per avvicinare e comprendere i fenomeni della terra e del cielo; lo scrittore contemporaneo prende spunto dalla scienza attuale per ritrovare il piacere di raccontare, e di pensare raccontando." Italo Calvino
I nostri antenati: Il visconte dimezzato-Il barone rampante-Il cavaliere inesistente
Mondadori, 08/09/2020
Abstract: "Raccolgo in questo volume tre storie che hanno in comune il fatto di essere inverosimili e di svolgersi in epoche lontane e in paesi immaginari. Ho voluto farne una trilogia sul come realizzarsi esseri umani, tre gradi d'approccio alla libertà. Vorrei che potessero essere guardate come un albero genealogico degli antenati dell'uomo contemporaneo, in cui ogni volto cela qualche tratto delle persone che ci sono intorno, di voi, di me stesso." Italo Calvino
Sono nato in America. Interviste 1951-1985
Mondadori, 29/08/2022
Abstract: Oltre cento interviste distribuite nell'arco di quattro decenni: il più imponente corpus disponibile di autocommenti calviniani. L'effetto è quello di un grande cantiere autobiografico: un'autobiografia in progress, mobile e sfaccettata, costruita per successive espansioni. Un'autopresentazione simile a un prisma rotante che prende forma davanti ai nostri occhi, senza mai consentire una visione completa e stabilizzata. Proprio così, forse, Calvino avrebbe desiderato apparire: coerente ma non inerte, dinamico senza essere dispersivo, e intento a un'assidua costruzione di sé. Pur nella brevità del respiro consentito dalla forma intervista, queste pagine offrono una messe di osservazioni straordinariamente ricca. Sull'opera calviniana, ma anche sul genere romanzesco, sulla letteratura italiana, sul modo di leggere e sul ruolo dei lettori. E poi valutazioni politiche sulla storia italiana e numerose considerazioni su se stesso.
Mondadori, 04/10/2022
Abstract: "Il massimo del tempo della mia vita l'ho dedicato ai libri degli altri, non ai miei" confessò Calvino in un'intervista del 1979. E in effetti intrattenne con la casa editrice Einaudi - e con "il padrone", Giulio - un rapporto pluridecennale, iniziato in maniera saltuaria nell'immediato dopoguerra e continuato fino al 1983 nelle diverse vesti di impiegato, dirigente e infine assiduo collaboratore.Calvino si occupava, tra l'altro, dei rapporti con gli autori italiani e dell'ufficio stampa: un'attività documentata anche dalle circa cinquemila lettere conservate nell'archivio della casa editrice Einaudi. Un immenso corpus dal quale Giovanni Tesio ha trascelto le oltre trecento missive qui raccolte e le ha accompagnate con essenziali note esplicative che identificano il destinatario e ricostruiscono il contesto.Le parole di Calvino, sempre improntate a uno stile amichevole e colloquiale, raccontano il dietro le quinte di un "mestiere dei libri" esercitato con emozione e al tempo stesso con disincantata professionalità: la scoperta di nuovi autori, i rifiuti, le polemiche letterarie, i premi, i consigli dispensati ad autori esordienti o affermati, le discussioni con i traduttori. Ne emerge il ritratto di un grande intellettuale, di un ambiente lavorativo che lo stesso Calvino definiva "modello per il resto dell'editoria italiana", e di una stagione irripetibile della letteratura e della cultura italiane, i cui protagonisti si chiamavano Elio Vittorini, Natalia Ginzburg, Carlo Cassola, Anna Maria Ortese, Leonardo Sciascia.