Trovati 11 documenti.
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Alphaville Edizioni Digitali, 20/09/2010
Abstract: Prendendo spunto da un celebre caso giudiziario degli anni Venti, quello dello "Smemorato di Collegno", in questo dramma in tre atti Pirandello racconta ancora una volta l'impossibilità di cogliere un'oggettiva conoscenza della realtà e dell'identità dell'individuo al di sotto delle maschere sociali.
Alphaville Edizioni Digitali, 15/09/2010
Abstract: Quattro atti unici teatrali di Luigi Pirandello: "Lumie di Sicilia", "Il dovere del medico" e le due celebri commedie di ambientazione siciliana "La giara" e "La patente". Completano il volume una breve nota ai testi e una cronologia della vita e delle opere di Pirandello.
Alphaville Edizioni Digitali, 28/10/2010
Abstract: Il "gioco" delle parti in questo dramma di Pirandello è quello a tre dei personaggi principali dell'opera, il filosofico Leone Gala (il marito), Silia (la moglie), e Guido (l'amante di lei). Quando Silia decide di spezzare l'equilibrio precario delle parti assegnate loro dalla vita creando ad arte un incidente che mette in moto una sfida a duello, Leone reagisce alla situazione richiamando, a suo modo, gli altri personaggi ai loro "ruoli" e svelandone, allo stesso tempo, l'inconsistenza.
Alphaville Edizioni Digitali, 14/10/2010
Abstract: In "Suo marito", romanzo del 1911 ambientato tra Roma e le montagne piemontesi in cui si racconta la vicenda della scrittrice Silvia Roncella, i contemporanei lessero varie allusioni biografiche a un'autrice italiana allora vivente, Grazia Deledda; e proprio per questa ragione Pirandello decise, una volta esaurita la prima edizione, di non farlo più ristampare. Tuttavia, i riferimenti alla reale vita della scrittrice sono solo un aspetto dell'opera, peraltro secondario, che propone invece altri importanti motivi, quali la spietata critica dell'autore alla società e all'ambiente letterario della Roma umbertina di fine Ottocento, l'amara riflessione sul matrimonio negli ambienti sociali della piccola borghesia meridionale e il ruolo della donna nella società, un tema che era stato già centrale nei due precedenti romanzi pirandelliani di ambientazione siciliana, "L'esclusa" e "Il turno".
Alphaville Edizioni Digitali, 23/11/2010
Abstract: In questa sua commedia in tre atti, rappresentata per la prima volta nel 1917, Pirandello affronta ancora una volta il tema dell'impossibilità di cogliere un'oggettiva conoscenza della realtà e dell'identità stesso dell'individuo. Completano il volume una breve nota al testo e una cronologia della vita e delle opere di Pirandello.
Einaudi, 07/10/2010
Abstract: Questa originale scelta dei suoi racconti, curata da Gabriele Pedullà, rivela per la prima volta il versante notturno, gotico e lunare delle Novelle per un anno ed evidenzia come - da un Mediterraneo per definizione distante tanto dalle brume del Nord quanto dalle fate morgane dell'Oriente - Pirandello abbia saputo dare vita a un fantastico originalissimo, non piú succube dei grandi modelli del romanticismo europeo. Un fantastico all'insegna dello spaesamento geografico, della lotta alle maschere sociali e della riflessione sui processi della creazione letteraria che non potrà che sorprendere - e deliziare - i lettori.
Mondadori, 07/10/2010
Abstract: Da uno specchio, superficie ambigua e inquietante, emerge un giorno per Gengè un volto di sé finora ignorato: un naso inopinatamente in pendenza verso destra. Inizia qui, con una certa parentela con il protagonista del celebre romanzo di Sterne, quel Tristram Shandy dallo "sfortunato naso schiacciato", l'avventura di Vitangelo (Gengè) Moscarda, sdoppiato in un altro se stesso, conosciuto solo dallo sguardo altrui. Un passo più in là, e le cose si complicano: Moscarda non è più alle prese con un solo estraneo, bensì con centomila estranei che convivono in lui, secondo la realtà che gli altri gli danno, "ciascuno a suo modo". Nello sfuggire alle proprie centomila realtà, Gengè si troverà a rinnegare qualunque "forma": la via d'uscita sarà allora l'alienazione totale, non solo da qualsiasi cosa sua, ma perfino da se stesso. Non resterà, dunque, che accertarsi come "nessuno", smarrendo ogni identità e disperdendosi nel mare dell'essere. Con "Uno, nessuno e centomila", romanzo rimasto per lunghi anni in elaborazione tra le carte di Pirandello, giunge al suo limite estremo la scomposizione del personaggio pirandelliano, già comicamente 'nato fuori di chiave', violino e contrabbasso al tempo stesso, perciò incline a sezionare e disgregare tutto, perfino se stesso, in opposte, contraddittorie riflessioni.
Mondadori, 04/10/2010
Abstract: "Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal." Ma anche la certezza del proprio nome dovrà svanire ben presto nella vita del bibliotecario Mattia Pascal. A lui il caso ha dato una clamorosa possibilità: azzerare il proprio passato e cominciare una nuova vita. Moglie, suocera e amici lo riconoscono nel cadavere di un suicida e lo credono morto. Ricco grazie a una vincita al gioco, può rifarsi una nuova vita e inventarsi il ruolo di Adriano Meis. Ma la libertà appena acquisita si rivela in realtà una ferrea prigione... Il romanzo capolavoro di Pirandello, pubblicato nel 1904, un umoristico e grottesco scandaglio della realtà piccolo-borghese che evidenzia l'impossibilità per l'uomo di essere davvero artefice del proprio destino.
Il fu Mattia Pascal. Ediz. integrale
Newton Compton Editori, 14/12/2010
Abstract: A cura di Sergio CampaillaEdizione integraleIl fu Mattia Pascal, il più famoso dei romanzi pirandelliani, riveste un'importanza fondamentale nella letteratura italiana del Novecento. Grottesco antieroe, Mattia Pascal è uomo senza certezze e senza vocazioni. Creduto morto dopo una fuga da casa, pensa di approfittarne per cambiare vita, ma il desiderio di spezzare le catene delle convenzioni sociali, lo slancio verso la riconquista di un'originaria purezza e autenticità falliscono: perché la vita deve comunque darsi una forma, e la fatica che bisogna affrontare per crearne una nuova e sostenerne i condizionamenti e i compromessi è talora così grande che ci costringe a rientrare precipitosamente nella vecchia. La quale, pur con i suoi originari limiti e le sue falsità, rende possibile l'esistenza, allontanando il rischio della disgregazione, impedendoci di essere altro da noi, inchiodandoci a una realtà fittizia, ma inalienabile."Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudevo gli occhi e gli rispondevo: – Io mi chiamo Mattia Pascal."Luigi Pirandellonacque ad Agrigento nel 1867, si laureò in filologia a Bonn nel 1891. La sua attività letteraria e teatrale iniziò quando Capuana lo introdusse nel mondo culturale romano. Dal 1897 al 1922 si dedicò all'insegnamento. Nel 1934 gli fu assegnato il Nobel per la letteratura. Morì a Roma nel 1936. Di Pirandello la Newton Compton ha pubblicato Sei personaggi in cerca d'autore; Uno, nessuno e centomila - Quaderni di Serafino Gubbio operatore; L'esclusa e Il fu Mattia Pascal, oltre al volume unico I romanzi, le novelle e il teatro.
Giunti Demetra, 11/05/2010
Abstract: Pubblicato nel 1904, Il fu Mattia Pascal è il più noto romanzo di Pirandello e quello in cui la sua amara filosofia della vita si incarna più efficacemente in una felice invenzione narrativa. Racconta di un timido provinciale che, per un suo guizzo di vita premiato dalla sorte, intravede, attraverso la costruzione di una nuova vita, la possibilità di sfuggire alla ragnatela di un'esistenza sommersa dagli stenti, dalla fissità dei ruoli familiari e sociali, dalla miseria dei rapporti umani. Ma di nuovo e inesorabilmente si ritroverà prigioniero delle convenzioni e delle regole cui ha tentato di sottrarsi; e la conclusione della vicenda avrebbe i caratteri di una farsa se non vi risuonasse l'eco di una totale, irrimediabile solitudine della condizione umana.
Giunti Demetra, 11/05/2010
Abstract: La storia di Vitangelo Moscarda si configura come un drammatico, avvincente interrogativo sull'identità individuale e sulle sue chimere. Il romanzo della scomposizione della personalità, come ebbe a definirlo lo stesso Pirandello, indaga e svela le fragili risultanze dell'uomo novecentesco, condannato all'instabilità, sempre sul punto di sfaldarsi o di disintegrarsi sotto la pressione di una realtà dai contorni inafferrabili.