Trovati 9 documenti.
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[s.l.] : PG
Abstract: Da un romanzo (1924) di E.M. Forster. Una giovane inglese va per la prima volta in India, accompagnata dalla madre del suo fidanzato. Accusa un medico indiano di averla aggredita. Al processo ritratta: e riparte. Grandi mezzi per un film di alto professionismo che non è soltanto illustrativo. Raffinato, un po' frigido, romantico ma lucido. La 1ª parte col confronto tra due culture è la migliore. Ottimi attori. I personaggi inglesi sono i più riusciti. Oscar per P. Ashcroft (attrice non protagonista) e le musiche di M. Jarre. Da "Il Morandini 2007"
[UK] : Universal Studios, [1992]
Abstract: Basato sulla novella di Giovanni Arpino Il buio e il miele e sul film italiano 'Profumo di donna' di Dino Risi.... La trama: Di modesta famiglia, Charlie Simms è riuscito a frequentare un college elitario a Baird, vivono a Boston. Per guadagnare un po' di dollari, il giovane accetta di tener compagnia per un week-end a Frank Slade, un anziano colonnello, la cui nipote, con marito e figli, vuole pa ...
[Milano] : Twentieth Century Fox Home Entertainment [distr.], 2000
New Zeland : Miramax, 2008
Abstract: A timeless story of innocence lost and humanity found. Berlino, anni Quaranta. Bruno è un bambino di otto anni con larghi occhi chiari e una passione sconfinata per l'avventura, che divora nei suoi romanzi e condivide coi compagni di scuola. Il padre di Bruno, ufficiale nazista, viene promosso e trasferito con la famiglia in campagna. La nuova residenza è ubicata a poca distanza da un campo di concentramento in cui si pratica l'eliminazione sistematica degli ebrei. Bruno, costretto ad una noiosa e solitaria cattività dentro il giardino della villa, trova una via di fuga per esplorare il territorio. Oltre il bosco e al di là di una barriera di filo spinato elettrificato incontra Shmuel, un bambino ebreo affamato di cibo e di affetto. Sfidando l'autorità materna e l'odio insensato indotto dal padre e dal suo tutore, Bruno intenderà (soltanto) il suo cuore e supererà le recinzioni razziali. La drammaticità della Shoah, di un inferno voluto dagli uomini per gli uomini, è inarrivabile e di fatto non rappresentabile ma questo non ha impedito al cinema di provare e riprovare a misurarsi con quella tragedia. L'approccio cinematografico di Mark Herman, regista e sceneggiatore, è diretto e il punto di vista assunto è quello di un bambino, figlio di un gerarca nazista, la cui innocenza (davanti all'orrore) trova corrispondenza soltanto in Shmuel, coetaneo internato all'inferno. A differenza di La vita è bella e di Train de vie, Il bambino con il pigiama a righe non è una favola dove ognuno ha un proprio e preciso ruolo, al contrario nel film di Herman i due universi, quello del Bene e quello del Male, si lambiscono fino a confondersi e a sconvolgersi. Nel Bambino col pigiama a righe è l'inadeguatezza e la debolezza degli adulti, anche di quelli buoni, a obbligare i bambini a prendere in mano il proprio destino e a determinarlo. I padri e le madri non fanno magie come il Guido Orefice di Benigni e il Male che li circonda finisce per inghiottire i loro figli e renderli all'improvviso consapevoli. Il regista inglese è abile a evitare gli stereotipi della storia cattiva e della contrapposizione tra infanzia idealizzata e abiezioni del mondo adulto, analizzando la durezza di un'epoca (la Germania nazionalsocialista) e di un'età (l'infanzia). Muovendosi tra trappole d'apparenza ed eludendo clichè, sentimentalismi e scene madri, Herman mette in scena le ingiustizie e i rapporti di forza che si definiscono già nell'età più verde. Attraverso il minimalismo di episodi quotidiani, immersi nella severità dei colori freddi, Il bambino col pigiama a righe svolge la memoria, rivisitandola con soluzioni e libertà che rendono la storia intollerabile e lancinante. Per questa ragione, l'autore chiude la porta sulla camera a gas, interponendo fra gli spettatori e il volto della Medusa la pietas di un narrare artistico che consenta di guardarla senza soccombere impietriti, atterriti. Tratto dal romanzo omonimo dell'irlandese John Boyne, Il bambino con il pigiama a righe è un film evocativo di un'epoca nera e tragica, rivista attraverso la psicologia di un'amicizia infantile e di una (pre)matura scelta di campo, complicate da una realtà storica di discriminazioni e di selezioni razziali. Immagini che richiamano per tutti la necessità di frequentare (sempre) la Memoria e di non considerare mai risarcito il debito con il nostro passato.
The Help [DVD Video] [X07] / regia: Tate Taylor (2011)
[s.l.] : DreamWorks, Walt Disney studios home 2012
Muzzy interactive : language games and exercises
BBC ; DMP Organization
Abstract: Corso interattivo rivolto ai bambini per insegnare l'italiano, l'inglese,il tedesco, il francese, lo spagnolo attraverso giochi ed esercizi.