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Trovati 15 documenti.

Cosima quasi Grazia
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Deledda, Grazia

Cosima quasi Grazia

Indibooks, 25/01/2015

Abstract: Se per un giorno lasciassimo le incantevoli coste sarde, per avventurarci alla scoperta dell'interno dell'isola, Nuoro e la Barbagia dovrebbero essere poste in cima alla lista dei luoghi da visitare.In particolare la città capoluogo ci permetterebbe di fare un vero e proprio viaggio nel tempo, trasportandoci, come d'incanto, alla fine dell'Ottocento. Basterebbe, allora, fare un giro tra le vie del vecchio quartiere di Santu Predu per cercare quella che oggi viene chiamata Via Grazia Deledda.In questa strada, al numero civico 42, si trova la casa in cui la scrittrice venne alla luce e dove trascorse i primi trent'anni della sua vita.Infatti, Grazia Maria Cosima Damiana Deledda (questo il suo nome completo) nacque a Nuoro il 27 settembre 1871 da Giovanni Antonio Deledda e Francesca Cambosu: lui commerciante per dovere e cantadore in lingua sarda per passione; lei mere de domu e madre di sette figli che non ebbero una facile esistenza.Trasformata in museo gestito dall'Istituto Regionale Etnografico della Sardegna, la casa natale di Grazia Cosima fa da scenario a questo romanzo autobiografico, cui la scrittrice stava ancora lavorando al momento della sua morte, avvenuta a Roma il 15 agosto 1936.Entrare nella sua casa significa vedere coi propri occhi e sentire col proprio naso quello che leggendo le pagine di questo romanzo si può solo immaginare."La cucina era – scrive la Deledda – come in tutte le case ancora patriarcali, l'ambiente più abitato, più tiepido di vita e d'intimità. C'era il camino, ma anche un focolare centrale, segnato da quattro liste di pietra: e sopra, ad altezza d'uomo, attaccato con quattro corde di pelo, alle grosse travi del soffitto di canne annerite dal fumo, un graticcio di un metro quadrato circa, sul quale stavano quasi sempre, esposte al fumo che le induriva, piccole forme di cacio pecorino, delle quali l'odore si spandeva tutto intorno".Mentre nella dispensa erano custoditi "mucchi di frumento, di orzo, di mandorle, di patate" che "occupavano gli angoli, mentre una tavola lunga era sovraccarica di lardo e di salumi, e intorno i cestini di asfodelo pieni di fave, fagioli, lenticchie e ceci, facevano corte agli orci di strutto, di conserve, di pomidori secchi e salati", nonché "alcuni grappoli d'uva e di pere raggrinzite che ancora pendevano da una delle travi di sostegno del soffitto".Oggi questi ambienti sono ancora così. In cucina ci sono le forme di pecorino poste a stagionare sul cannitzu, mentre nella dispensa non mancano i prosciutti e i filari di uva, che trasformano la casa in un regno di odori e di sapori non troppo dissimile da quello che la giovane respirò nella prima fase della sua vita in Sardegna; in un regno di memorie e di ricordi, anch'esso descritto in maniera eccellente nelle pagine di questo romanzo pubblicato per la prima volta col titolo "Cosima quasi Grazia" sulle pagine della "Nuova Antologia" nel settembre del 1936, e che l'anno seguente venne edito in volume dalla casa editrice Treves di Milano col titolo "Cosima".

La regina delle tenebre
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Deledda, Grazia

La regina delle tenebre

Indibooks, 04/02/2015

Abstract: La regina delle tenebre è il titolo di questa raccolta composta da sei racconti di vario genere ed ambientazione che permettono di conoscere in maniera dettagliata lo stile narrativo della scrittrice nuorese, apprezzata dal pubblico, non solo come autrice di romanzi, ma anche come novellista e scrittrice di racconti brevi.La prima novella che dà il titolo alla raccolta, narra della geniale e solitaria Magda, ragazza moderna che vive il dramma di molti giovani pieni di creatività ma in perenne conflitto col mondo che li circonda. È la storia di una trasformazione, di una vera e propria iniziazione all'arte che coinvolge lo spirito della giovane, durante una notte sublime e magica, a diretto contatto con la Natura.Anche la seconda novella, "Il bambino smarrito", tratta di crisi esistenziale, ma in maniera completamente diversa dalla prima. Protagonista è Matteo, uomo afflitto dal dolore di non riuscire più a godere della vita, che decide di suicidarsi in un boschetto vicino alla città durante una splendida sera d'autunno. Ma adagiato su una panchina trova un bambino solo, fuggito da casa. Comica e tragica, la storia è incentrata sulla rinascita del protagonista.La natia Sardegna fa da sfondo alla terza storia, intitolata "Le due giustizie", che racconta le vicende di Ziu Chircu, che, accusato ingiustamente di omicidio, diviene vittima della giustizia degli uomini ma avrà la fortuna di conoscere anche quella di Dio."La giumenta nera" è invece il titolo della quarta novella: un racconto lungo che riesce a rendere in pieno le doti artistiche e la genialità della Deledda. In un ambiente dove la povertà morale dell'uomo la fa da padrone, tra commerci e smerci, truffe e imbrogli, il giovane Giame, colto e sensibile, cerca di opporsi a un mondo che lo circonda e lo soffoca. Intrigante e suggestiva, la novella connette una storia intricata e frammentata, ricca di spunti letterari e di richiami alle leggende e alle tradizioni popolari sarde.Il quinto racconto si intitola "Sarra" e narra la storia di Alessandra (Sarra in lingua sarda) una ragazza umiliata e bistrattata, costretta a sposarsi contro il suo volere. Una denuncia di un mondo retrogrado e maschilista che si contrappone alle gioiose immagini di una tipica festa sarda, quella di San Costantino.La raccolta si chiude con "Primi baci", novella ambientata in Sardegna, che permette al lettore di apprezzare quel talento di narrare, semplice e istintivo, che Grazia Deledda seppe trasformare in un vero e proprio stile letterario; e che le permise di entrare di diritto nella storia della letteratura mondiale.L'autriceGrazia Deledda nacque a Nuoro nel 1871. Fu una scrittrice autodidatta. Cominciò la sua carriera narrativa collaborando con numerose riviste di costume e cultura.Verso la fine dell'Ottocento, durante un breve soggiorno a Cagliari, incontrò Palmiro Madesani che divenne suo marito e col quale si trasferì a Roma. Nel 1926, unica donna in Italia, fu insignita del Premio Nobel per la Letteratura, per il suo senso artistico e le sue originali capacità creative. Visse nella capitale italiana sino al 1936, anno della sua morte.La Deledda è autrice di numerosi romanzi, novelle, saggi e articoli di vario genere. Tra le sue opere più famose: Fiabe e leggende sarde, Elias Portolu, Racconti sardi, Canne al vento, La madre e Cosima, quasi Grazia.L'eBookLa presente edizione digitale, dotata di sommario e di una nota introduttiva, è stata progettata per i dispositivi e le applicazioni di lettura digitale. Il testo è stato regolarizzato secondo le norme grafiche attualmente in uso, in modo da agevolarne la lettura e la fruizione.

Canne al vento
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Deledda, Grazia

Canne al vento

Passerino, 31/01/2015

Abstract: "Canne al vento" è il romanzo più famoso di Grazia Deledda. Il titolo allude al tema profondo della fragilità umana e del dolore dell'esistenza, sullo sfondo di una Sardegna rurale e quasi primitiva di inizio Novecento. In un villaggio sardo, Galte, non lontano dalla foce del Cedrino, sulla costa tirrenica della Sardegna, vive la nobile famiglia Pintor: padre madre e quattro figlie. Il padre, Don Zame, rappresentato come "rosso e violento come il diavolo", è un uomo superbo e orgoglioso, ma anche prepotente e soprattutto geloso dell'onore della famiglia e ne protegge il prestigio e la nobile reputazione nel paese. Le donne, dedite ai lavori domestici, restano a casa. A questa condizione femminile si ribella solo Lia, la terza delle sue figlie, la quale trasgredendo le regole imposte dal padre fugge sulla penisola per "prender parte alla festa della vita". L'autriceGrazia Cosima Deledda (Nuoro, 27 settembre 1871 – Roma, 15 agosto 1936) è stata una scrittrice italiana, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1926.

Dopo il divorzio
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Deledda, Grazia

Dopo il divorzio

Passerino Editore, 04/02/2015

Abstract: "Dopo il divorzio" è un romanzo di Grazia Deledda pubblicato nel 1902, in un periodo in cui già da diversi anni era in corso una animato dibattito sull'introduzione del divorzio in Italia.L'autriceGrazia Cosima Deledda (Nuoro, 27 settembre 1871 – Roma, 15 agosto 1936) è stata una scrittrice italiana, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1926.

Cosima
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Deledda, Grazia

Cosima

Passerino, 08/01/2015

Abstract: Pur sotto forma romanzesca, "Cosima" è l'autobiografia di Grazia Deledda pubblicata postuma nel 1937. In "Cosima" si apprende che gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza della Deledda furono segnati da una ininterrotta catena di sciagure. Un fratello, Santus, precipita nell'alcolismo sino al delirium tremens, l'altro fratello, Andrea, viene arrestato, anche se per piccoli furti, provocando la morte di crepacuore del padre, e la conseguente perdita dell'agiatezza. La sorella Giovanna muore di angina in tenera età, e un'altra sorella, Enza, muore a ventun'anni in un tentativo di aborto, attanagliata dal senso di colpa per aver sposato un uomo di condizione inferiore fra l'esecrazione dei parenti. Una terza sorella, Beppa, verrà invece atrocemente beffata dopo la promessa di fidanzamento fattale da un pretendente "continentale". Si trova nel romanzo inoltre qualche fugace accenno ai difficili esordi sessuali di Cosima/Grazia, i quali danno la misura del clima di feroce arretratezza che incatenava l'esistenza della scrittrice. Queste difficoltà ambientali, unite al clima di soffocante pregiudizio verso la sua nascente vocazione letteraria, dovettero maturare nella Deledda quei fermi propositi di fuga dall'ambiente nuorese e sardo, che in seguito si realizzeranno soltanto grazie all'unica soluzione possibile per una donna del suo tempo (a meno di possedere un'idea di ribellione sociale, peraltro mai presa in considerazione dalla scrittrice sarda), vale a dire: il matrimonio. La meta della fuga, il luogo del sogno è Roma. Proprio a una rivista romana la Deledda inviò la sua prima novella, cui seguirono generosi incoraggiamenti e l'invito a inviarne altre. Ma non saranno ancora questi primi, fuggevoli successi a consentirle il sognato abbandono dell'isola: bisognerà aspettare ancora. Sino a quando a Cagliari, in un'aura un po' inverosimile come in quelle fiabe tanto amate dalla scrittrice nell'infanzia, Cosima/Grazia incontra "l'uomo della salvezza": l'impiegato romano Palmiro Madesani, che la Deledda sposerà nel giro di pochi mesi, trasferendosi con lui finalmente a Roma.  Tratto da "Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 36" (1988) di Angelo PellegrinoL'autriceGrazia Cosima Deledda (Nuoro, 27 settembre 1871 – Roma, 15 agosto 1936) è stata una scrittrice italiana, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1926.

La chiesa della solitudine
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Deledda, Grazia

La chiesa della solitudine

Invictus Editore, 02/07/2015

Abstract: La chiesa della solitudine è l'ultimo romanzo di Grazia Deledda. La vita della Deledda non fu particolarmente ricca di avvenimenti ma molto feconda dal punto di vista letterario, scandita com'era dall'uscita quasi annuale dei suoi romanzi. Il 10 settembre 1926 le venne assegnato il Nobel per la letteratura: è il secondo autore in Italia, preceduta solo da Carducci venti anni prima e resta finora l'unica scrittrice italiana premiata. Schematicamente, le sue opere, fin dagli esordi, mirano alla pittura di caratteri, come traspare anche dai titoli (Anime oneste, 1895, La via del male, 1896). Le maggiori poi, fra le quali Elias Portolu (1900), Cenere (1904), Il segreto di un uomo solitario (1914), Canne al vento (1913), Marianna Sirca (1915), possono leggersi come lo sviluppo e la discussione di casi di coscienza. Altre opere si succederanno, con una crescente intenzione autobiografica e introspettiva come testimonia anche l'ultimo romanzo, La chiesa della solitudine del 1936, dove la protagonista è, come l'autrice, malata di tumore. Di lì a breve infatti Grazia Deledda muore a Roma il 15 agosto 1936, lasciando un'opera incompiuta che verrà pubblicata l'anno successivo, a cura di Antonio Baldini, con il titolo Cosima, quasi Grazia. Il realismo della Deledda assorbe e in certa misura metabolizza anche ciò che contraddice il realismo. Sogno, magia, religione pesano sugli eventi quanto e più delle cause sociali ed economiche. Parallelamente, la ricerca di un bello scrivere mediano, affine a un livello discorsivo colto ma non dimentico d'un qualche classicismo, fa sì che la pagina deleddiana, anche quella più nuda, appaia stipata di apporti, denunciando una sorta di "horror vacui", di perenne inglobamento di elementi. Sospese tra Verismo e Decadentismo, le opere della Deledda testimoniano in maniera molto chiara questo passaggio, sia a livello contenutistico che formale: dall'interesse per la cultura tradizionale sarda alla vera e propria analisi psicologica, al cospetto della quale l'ambiente isolàno viene trasformato in un puro e semplice sfondo.

La via del male
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Deledda, Grazia

La via del male

Invictus Editore, 17/11/2015

Abstract: Ne "La via del male" troviamo gli elementi tipici della produzione della Deledda: uomini, primitivi e taciturni, in ascolto solo delle voci della natura, chiusi nelle loro credenze e tradizioni, in lotta contro un destino avverso, agitati da passioni violente, guidati dall'amore, vissuto come esperienza passionale, o dall'odio, sono indotti al peccato, ma poi schiacciati dal senso di colpa che li condurrà ad espiare.Il protagonista del romanzo è Pietro campiere della famiglia Noina composta da Nicola Noina, di umili origini, da sua moglie Luisa, proveniente invece da una ricca famiglia e dalla figlia Maria, bella ed arrogante, che non dà segno di accorgersi del giovane campiere. Pietro corteggia Sabina, la nipote povera dei Noina, inaspettatamente Maria s'ingelosisce, e così Pietro, che non pensava di poter ambire a tanto, si "permette" di innamorarsi di lei. Riesce a conquistarla e per poter chiedere la sua mano le promette che diventerà ricco. Ma mentre Pietro è lontano a lavorare, Francesco Rosina, un ricco proprietario terriero, chiede la mano Maria, contemporaneamente Pietro viene arrestato e detenuto per tre mesi con la falsa accusa di furto di bestiame, durante la detenzione fa amicizia con Antine, il quale, quando Pietro scoprirà del fidanzamento di Maria, lo convincerà ad ottenere quello che vuole seguendo "la via del male". Maria e Francesco si sposano ma, durante la luna di miele, Francesco viene ucciso nella sua tanca, Maria per cinque anni porta il lutto, poi sposa Pietro che nel frattempo è diventato un mercante di bestiame. Tutto sembra procedere bene e il delitto, rimasto irrisolto, è soltanto un ricordo, quando all'improvviso…

L'argine
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Deledda, Grazia

L'argine

Ledizioni, 20/05/2015

Abstract: Nel suo penultimo romanzo, Grazia Deledda narra con la consueta maestria la storia di Noemi Davila, ricca vedova di mezza età, che ha ormai abbandonato ogni desiderio di amore e passione per dedicarsi alla pacatezza e all'ordine casalingo, per rispetto alla memoria del marito ormai morto ma la cui presenza aleggia ancora ovunque.Ledizioni pubblica quest'opera fuori diritti in formato cartaceo ed ePub.

L'edera
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Deledda, Grazia

L'edera

Ledizioni, 20/05/2015

Abstract: Annesa, figlia adottiva dei Decherchi, sarebbe disposta a fare qualunque cosa per i suoi "benefattori", anche macchiarsi di un delitto pensando di poterli aiutare economicamente, scoprendo in realtà di essersi sacrificata inutilmente.Ledizioni ripubblica quest'opera fuori diritti in formato cartaceo ed ePub.

Marianna Sirca
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Deledda, Grazia

Marianna Sirca

Ledizioni, 20/05/2015

Abstract: Marianna Sirca, ricca proprietaria terriera, si innamora, ricambiata, di Simone Sole, bandito ribelle e coraggioso fino ad allora rassegnato alla solitudine e alla vita da reietto. Disposti a tutto pur di essere padroni della loro vita e del loro amore, i due giovani lotteranno contro le tradizioni familiari e contro Sebastiano, cugino di lei, deciso a porre fine alla loro relazione.Ledizioni ripubblica quest'opera fuori diritti in formato cartaceo ed ePub.

Cosima
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Deledda, Grazia

Cosima

Ledizioni, 20/05/2015

Abstract: In questo romanzo rimasto incompiuto, la scrittrice sarda rivive e romanza la sua infanzia e la sua vita, le esperienze ed i ricordi della sua famiglia e della sua terra, dipingendone un quadro lucido, vivido ed appassionato.Ledizioni ripubblica quest'opera fuori diritti in formato cartaceo ed ePub.

Classici di Natale
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Collodi, Carlo - Deledda, Grazia - Pirandello, Luigi

Classici di Natale

Ledizioni, 03/12/2015

Abstract: Questa raccolta contiene una selezione di racconti a tema natalizio opera di 3 fra i maggiori scrittori italiani a cavallo fra l'Ottocento ed il Novecento. I racconti pubblicati qui sono: Carlo Collodi, La festa di Natale; Grazia Deledda, Il dono di Natale, Comincia a nevicare e Il Natale del consigliere; Luigi Pirandello, Natale sul reno e Il dono di Natale

L'argine
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Deledda, Grazia

L'argine

Ledizioni, 20/05/2015

Abstract: Nel suo penultimo romanzo, Grazia Deledda narra con la consueta maestria la storia di Noemi Davila, ricca vedova di mezza età, che ha ormai abbandonato ogni desiderio di amore e passione per dedicarsi alla pacatezza e all'ordine casalingo, per rispetto alla memoria del marito ormai morto ma la cui presenza aleggia ancora ovunque.Ledizioni pubblica quest'opera fuori diritti in formato cartaceo ed ePub.

L'edera
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Deledda, Grazia

L'edera

Ledizioni, 20/05/2015

Abstract: Annesa, figlia adottiva dei Decherchi, sarebbe disposta a fare qualunque cosa per i suoi "benefattori", anche macchiarsi di un delitto pensando di poterli aiutare economicamente, scoprendo in realtà di essersi sacrificata inutilmente.Ledizioni ripubblica quest'opera fuori diritti in formato cartaceo ed ePub.

Marianna Sirca
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Deledda, Grazia

Marianna Sirca

Ledizioni, 20/05/2015

Abstract: Marianna Sirca, ricca proprietaria terriera, si innamora, ricambiata, di Simone Sole, bandito ribelle e coraggioso fino ad allora rassegnato alla solitudine e alla vita da reietto. Disposti a tutto pur di essere padroni della loro vita e del loro amore, i due giovani lotteranno contro le tradizioni familiari e contro Sebastiano, cugino di lei, deciso a porre fine alla loro relazione.Ledizioni ripubblica quest'opera fuori diritti in formato cartaceo ed ePub.