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× Data 2015
× Nomi Coetzee, J. M.
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× Nomi Baiocchi, Maria

Trovati 6 documenti.

Età di ferro
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Coetzee, J. M. - Concilio, Carmen

Età di ferro

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: La signora Curren, un'insegnante in pensione, diviene suo malgrado testimone di eventi storici violenti, di cui radio e televisione non dicono nulla, ma di cui sono protagonisti i figli della domestica: l'anziana signora si ritrova a dover medicare e identificare i corpi dei ragazzi. Questa lunga e lenta agonia, individuale e privata, ma anche collettiva e pubblica, è racchiusa nelle pagine di una lettera che la donna lascerà in eredità alla figlia lontana, che da tempo ha voltato le spalle al paese. Latore di questa missiva sarà forse il signor Vercueil, il misterioso compagno dei suoi ultimi giorni di vita: angelo maledetto, messaggero, parassita? In un tempo di strane alleanze, in cui non ci sono piú né padri, né madri, in cui i bambini vengono temprati alla guerra e alla morte, in questa età di ferro è difficile intravedere un futuro diverso, quando il Sudafrica potrebbe risorgere come una fenice dalle proprie ceneri. Il romanzo epistolare della signora Curren rimane dolorosamente e spietatamente disincantato.

Foe
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Coetzee, J. M. - Cavagnoli, Franca

Foe

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: Un'isola che non riesce piú a evocare il fascino della mitica isola di Robinson Crusoe. Una naufraga tratta in salvo, Susan Barton, che si ostina a cercare uno scrittore capace di raccontare la sua vera storia e quella dei suoi due compagni. L'enigmatico Crusoe, che in quell'isola finisce i suoi giorni, e il suo schiavo Venerdí, cui qualcuno ha mozzato la lingua costringendolo al silenzio. Uno scrittore, Foe, chiamato a dare vita a quel mondo perché non cada nell'oblío, condannato a muta insignificanza. Coetzee reinventa la vicenda di Robinson Crusoe puntando lo sguardo sulla narrazione, arte tirannica, mistificatoria, e però necessaria. L'unica salvezza nell'oscuro disegno della vita.

Spiagge straniere. Saggi 1993-1999
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Coetzee, J. M. - Splendore, Paola

Spiagge straniere. Saggi 1993-1999

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: Raccolti per la prima volta in volume alcuni saggi e le recensioni pubblicate sulla "New York Review of Books", in cui J. M. Coetzee, nella veste di lettore esigente e raffinato propone, in una prosa chiara e diretta, letture esperte e al tempo stesso non convenzionali che insegnano ad apprezzare la grandezza senza lesinare attacchi graffianti. Un'opera che aiuta a capire il rapporto di un grande autore con la letteratura altrui e che apre inattesi squarci di comprensione per la sua stessa opera creativa. "Una domenica pomeriggio dell'estate del 1955, all'età di quindici anni, mentre gironzolavo per il giardino di casa, alla periferia di Cape Town, chiedendomi cosa fare, essendo allora la noia il problema principale dell'esistenza, sentii una musica dalla casa accanto. Fino a quando la musica durò, rimasi paralizzato, non osavo neppure respirare. La musica mi parlava come mai aveva fatto prima. Stavo ascoltando una registrazione del Clavicembalo ben temperato di Bach. Ne appresi il titolo molto tempo dopo, quando familiarizzai con quella che a quindici anni conoscevo solo - nel modo sospettoso e a volte ostile, tipico dei ragazzi - come "musica classica"... La mia non era una famiglia di tradizioni musicali. Nelle scuole che frequentavo non si offriva alcuna istruzione musicale, né l'avrei scelta se mi fosse stata offerta: in colonia la musica classica era roba per femminucce ... Poi ci fu il pomeriggio in giardino, e la musica di Bach. Dopo di che cambiò tutto. Un momento di rivelazione che non definirò di tipo eliotiano ... ma tuttavia di grande significato nella mia vita: stavo per la prima volta vivendo l'effetto del classico".

Vergogna
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Coetzee, J. M. - Bona, Gaspare

Vergogna

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: "Per un uomo della sua età, cinquantadue anni, divorziato, gli sembra di avere risolto il problema del sesso piuttosto bene". Ma forse non è cosí, se una sera David Lurie, insegnante alla Cape Town University, invita un'allieva a bere qualcosa, poi a mangiare un boccone, e infine a passare la notte con lui. Una notte che non resta isolata, che diventa una storia e che finisce con una denuncia per molestie sessuali. Allontanato dall'università, David chiede ospitalità alla figlia Lucy in campagna, nella parte orientale della Provincia del Capo, dove la convivenza tra diverse etnie, diverse tradizioni, diversi Sudafrica è aspra come la terra che Lucy coltiva. David tenta di adeguarsi alla nuova vita: dà una mano nei campi, aiuta una conoscente alla clinica veterinaria. Soprattutto, tenta di adeguarsi alla donna indipendente che è diventata sua figlia. Ma come tollerare anche la violenza che Lucy ha scelto di accettare? Vincitore del Booker Prize nel 1999, Vergogna mette in scena le trasformazioni del Sudafrica post-apartheid raccontando - come ha scritto il "Sunday Times" - "una storia dura, scritta in una prosa di scarna, aspra bellezza, che conferma Coetzee come uno dei nostri migliori narratori di oggi".

Nel cuore del paese
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Coetzee, J. M. - Cavagnoli, Franca

Nel cuore del paese

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: In una sperduta fattoria del Sudafrica, Magda, la protagonista di questo romanzo feroce e appassionato, contempla la vita da cui è stata esclusa. Ignorata da un padre indifferente, disprezzata e temuta dalla servitú, è una donna intelligente e disillusa, la cui mansuetudine esteriore nasconde il disperato proposito di "non essere tra chi è stato dimenticato dalla Storia". Nella narrazione la realtà si confonde con i timori e le angosce visionarie di Magda, dove esplodono le tensioni tra colonizzatore e colonizzato - e tra gli struggenti desideri europei e l'immensità e la solitudine dell'Africa. Coetzee, attraverso una prosa ricca e drammatica, trasforma una vicenda familiare nel cuore del Sudafrica in uno specchio amaro dell'esperienza coloniale.

Tempo d'estate. Scene di vita di provincia
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Coetzee, J. M. - Baiocchi Maria

Tempo d'estate. Scene di vita di provincia

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: J. M. Coetzee è morto. Un giovane accademico inglese decide di scrivere la biografia del premio Nobel sudafricano: si soffermerà in particolare sulla prima metà degli anni Settanta quando lo scrittore, appena tornato dagli Stati Uniti e ancora ben lontano dalla fama letteraria, viveva al limite dell'indigenza insieme al padre in una modesta villetta. Per farlo, intervista alcune persone che lo conobbero - tra cui due donne che ebbero una relazione con lui - e che gli furono vicine durante quei difficili anni di apprendistato alla vita. Perché, sebbene abbia più di trent'anni, John Coetzee appare un uomo inadatto alla vita adulta, bloccato nella condizione di figlio, incapace di mantenere una relazione con le donne, un solitario chiuso in se stesso, un amante freddo e maldestro ("uno stoccafisso"), un insegnante controvoglia, uno scrittore tutt'altro che talentuoso ("non aveva una sensibilità speciale, almeno che io potessi individuare, nessuna intuizione originale sulla condizione umana"). Ma la caratteristica che più di tutte emerge dai racconti dei testimoni è la profonda sfiducia che il futuro autore di Aspettando i barbari sembra nutrire verso il linguaggio e la capacità degli uomini di comunicare - e di conoscere se stessi - attraverso le parole. Per queste sue "memorie d'oltretomba", terzo momento (dopo Infanzia e Gioventù) dell'affresco autobiografico delle Scene di vita di provincia, Coetzee scompagina le carte: non solo perché immagina la propria morte e ne affida il racconto a testimoni forse non così affidabili (veramente Coetzee era scapolo in quegli anni? Veramente la madre era morta?), ma perché spinge fino al punto di non ritorno le categorie stesse di autobiografia e finzione, di identità e realismo. "E se fossimo tutti fabbricatori di storie, come lei dice di Coetzee? E se tutti continuamente inventassimo la storia della nostra vita?" Solo il romanzo - è la scelta di Coetzee -, con le sue ambiguità e le sue infinite complicazioni, resiste alla tentazione di dare risposte facili a domande complesse.