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Trovati 12 documenti.

Elizabeth Costello
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Coetzee, J. M. - Baiocchi, Maria

Elizabeth Costello

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: In Elizabeth Costello Coetzee trova una forma nuova di scrittura: un romanzo in sei stazioni dove la narratrice, ormai anziana, insegue le emozioni e i sentimenti della vita con il pensiero. Elizabeth Costello è una scrittrice australiana famosa per il suo primo romanzo, e proprio per questo viene premiata e invitata a tenere conferenze in tutto il mondo. Evitando ostinatamente di soddisfare la curiosità del pubblico sul significato del suo romanzo, e sulla sua storia personale, Costello in ogni apparizione pubblica racconta storie che raramente i presenti vogliono ascoltare, affronta argomenti inquietanti, questioni difficili e controverse, spesso con antagonisti preparati e determinati quanto lei: ad Amsterdam, la responsabilità dello scrittore nel raccontare il Male; in crociera, il realismo in letteratura; in una missione, classicismo, umanesimo e cristianesimo. Sempre portando al limite dell'assurdo le compiaciute certezze del discorso illuminista. Ciascuna delle sei conferenze rivela al lettore un'ossessione intellettuale della protagonista, ma anche qualcosa della sua vita personale, della sua storia.

Età di ferro
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Coetzee, J. M. - Concilio, Carmen

Età di ferro

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: La signora Curren, un'insegnante in pensione, diviene suo malgrado testimone di eventi storici violenti, di cui radio e televisione non dicono nulla, ma di cui sono protagonisti i figli della domestica: l'anziana signora si ritrova a dover medicare e identificare i corpi dei ragazzi. Questa lunga e lenta agonia, individuale e privata, ma anche collettiva e pubblica, è racchiusa nelle pagine di una lettera che la donna lascerà in eredità alla figlia lontana, che da tempo ha voltato le spalle al paese. Latore di questa missiva sarà forse il signor Vercueil, il misterioso compagno dei suoi ultimi giorni di vita: angelo maledetto, messaggero, parassita? In un tempo di strane alleanze, in cui non ci sono piú né padri, né madri, in cui i bambini vengono temprati alla guerra e alla morte, in questa età di ferro è difficile intravedere un futuro diverso, quando il Sudafrica potrebbe risorgere come una fenice dalle proprie ceneri. Il romanzo epistolare della signora Curren rimane dolorosamente e spietatamente disincantato.

Foe
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Coetzee, J. M. - Cavagnoli, Franca

Foe

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: Un'isola che non riesce piú a evocare il fascino della mitica isola di Robinson Crusoe. Una naufraga tratta in salvo, Susan Barton, che si ostina a cercare uno scrittore capace di raccontare la sua vera storia e quella dei suoi due compagni. L'enigmatico Crusoe, che in quell'isola finisce i suoi giorni, e il suo schiavo Venerdí, cui qualcuno ha mozzato la lingua costringendolo al silenzio. Uno scrittore, Foe, chiamato a dare vita a quel mondo perché non cada nell'oblío, condannato a muta insignificanza. Coetzee reinventa la vicenda di Robinson Crusoe puntando lo sguardo sulla narrazione, arte tirannica, mistificatoria, e però necessaria. L'unica salvezza nell'oscuro disegno della vita.

Slow man
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Coetzee, J. M. - Baiocchi, Maria

Slow man

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: Girando in bicicletta per le strade di Adelaide, Paul Rayment viene investito da una macchina lanciata a tutta velocità. Si salva per miracolo, ma i medici devono amputargli la gamba destra. Solitario, orgoglioso della propria solitudine, Paul rifiuta qualunque sostegno psicologico. "In una prospettiva piú ampia - pensa, - perdere una gamba significa solo fare le prove prima di perdere tutto". Ma il terribile trauma sembra aver fatto affiorare una stanchezza preesistente alla disgrazia. Paul capisce di essere "intrappolato dentro il se stesso di prima, solo piú grigio e piú cupo". La svolta arriva grazie a un'infermiera di origine croata che Paul è costretto ad accettare a causa della propria invalidità. Marijana non è soltanto una donna schietta e pragmatica. Rapidamente Paul si rende conto che potrebbe innamorarsi di lei, e di tutta la sua famiglia. A complicare le cose appare un giorno la scrittrice Elizabeth Costello, vecchia conoscenza dei lettori di Coetzee, che come un deus-ex-machina pretende di assumere il controllo del destino di Rayment e in particolare della sua vita sentimentale.

Terre al crepuscolo
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Coetzee, J. M. - Baiocchi, Maria

Terre al crepuscolo

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: Intensa, chiara e potente, cosí si presenta questa che è l'opera prima dello scrittore sudafricano vincitore, per ben due volte, del Booker Prize. Nelle due novelle di Terre al crepuscolo sono già evidenti tutte le qualità di Coetzee, confermate nei suoi successivi lavori. Il protagonista del primo racconto, Progetto Vietnam, è un ricercatore che studia i risultati del condizionamento ideologico dell'informazione negli anni del conflitto vietnamita. La storia di Jacobus Coetzee, invece, ricrea l'ambiente boero del Settecento, ripercorrendo la vicenda biografica di un uomo di frontiera che giura vendetta ai nativi ottentotti, rei di non avergli portato il rispetto dovuto a un bianco. Legati dal comune tema della riflessione sul potere, i due testi procedono nel solco della tradizione di Cuore di tenebra di Conrad ed esplorano il concetto di ossessione sottolineandone lo stretto legame con la colonizzazione, sia essa del 1760 o del 1970.

Il maestro di Pietroburgo
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Coetzee, J. M. - Baiocchi, Maria

Il maestro di Pietroburgo

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: In esilio a Dresda, Dostoevskij ritorna a Pietroburgo sotto falsa identità, dopo la morte dai contorni poco chiari del figliastro. Lo scrittore si stabilisce nell'appartamento che era stato di Pavel e ossessivamente, insegue il fantasma del figlio per scoprire che cosa veramente gli sia capitato, indagando negli ambienti rivoluzionari di Nechaev. Pietroburgo diventa lo scenario dove si intrecciano le passioni dello scrittore: il dolore per il figlio morto, l'attrazione che prova per Anna Sergeevna - la padrona di casa di Pavel che ora ospita lui -, e persino per la giovane figlia di lei, il conseguente desiderio di rimanere in Russia ma altresí il bisogno di tornare all'esilio di Dresda...

L'infanzia di Gesù
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Coetzee, J. M. - Baiocchi, Maria

L'infanzia di Gesù

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: Un uomo adulto, quasi anziano, e un bambino sbarcano a Novilla. Novilla non è la loro città, lo spagnolo non è la loro lingua: ma come tutti gli abitanti della città, con cui condividono il misterioso destino, vi sono giunti dopo un viaggio in mare e non conservano nessun ricordo delle loro vite precedenti. Non sanno da dove vengono, a chi erano legati, quale evento catastrofico li ha condotti fin lí come profughi; non lo sanno e sembra che nemmeno abbia piú importanza. C'è solo una cosa che Simón, l'uomo, sa: deve prendersi cura di questo bambino che ha conosciuto sulla nave, deve accudirlo anche se non è suo figlio, anche se nulla lo lega a lui. Anche se Davíd si dimostra presto un bambino molto particolare. E sa che deve aiutarlo a ricongiungersi con la "madre". Quando il romanzo sembra essere giunto ai limiti estremi del suo esaurimento, arrivano scrittori come J. M. Coetzee a mostrare che tutto è ancora possibile: è come se il Nobel sudafricano prolungasse la linea che da Kafka passa per Beckett e ne facesse gemmare le possibilità per il mondo del nuovo millennio e le sue inquietudini. L'infanzia di Gesú è allo stesso tempo una riflessione radicale e profondissima sul mistero dell'umano, sul conflitto tra desiderio e felicità, tra Storia e Salvezza, una perturbante interrogazione su come dobbiamo vivere e se mai saremmo in grado di riconoscere il Messia se arrivasse oggi. Ma è anche la storia struggente dell'amore di un "padre" per un bambino, quell'insieme di tenerezza e responsabilità che spinge un uomo a prendersi cura del futuro anche in un mondo che di futuro sembra privo. L'infanzia di Gesú è stato accolto in tutto il mondo come un capolavoro: eppure, o forse proprio per questo, non c'è praticamente critico o lettore che ne dia la stessa interpretazione, nessuna lettura che ne intacchi l'enigma. È come se ognuno di noi si trovasse di fronte a un libro diverso, a una domanda a cui dovrà dare una risposta assolutamente individuale. A un libro che parla solo a lui. *** "Il Vangelo secondo Coetzee". "The Guardian" *** "Una parabola kafkiana sulla ricerca del Significato". Joyce Carol Oates, "The New York Times" *** "Un romanzo che continua a girarmi in testa da quando l'ho letto: non succedeva da anni". "The Sunday Telegraph"

Vergogna
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Coetzee, J. M. - Bona, Gaspare

Vergogna

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: "Per un uomo della sua età, cinquantadue anni, divorziato, gli sembra di avere risolto il problema del sesso piuttosto bene". Ma forse non è cosí, se una sera David Lurie, insegnante alla Cape Town University, invita un'allieva a bere qualcosa, poi a mangiare un boccone, e infine a passare la notte con lui. Una notte che non resta isolata, che diventa una storia e che finisce con una denuncia per molestie sessuali. Allontanato dall'università, David chiede ospitalità alla figlia Lucy in campagna, nella parte orientale della Provincia del Capo, dove la convivenza tra diverse etnie, diverse tradizioni, diversi Sudafrica è aspra come la terra che Lucy coltiva. David tenta di adeguarsi alla nuova vita: dà una mano nei campi, aiuta una conoscente alla clinica veterinaria. Soprattutto, tenta di adeguarsi alla donna indipendente che è diventata sua figlia. Ma come tollerare anche la violenza che Lucy ha scelto di accettare? Vincitore del Booker Prize nel 1999, Vergogna mette in scena le trasformazioni del Sudafrica post-apartheid raccontando - come ha scritto il "Sunday Times" - "una storia dura, scritta in una prosa di scarna, aspra bellezza, che conferma Coetzee come uno dei nostri migliori narratori di oggi".

Aspettando i barbari
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Coetzee, J. M. - Baiocchi, Maria

Aspettando i barbari

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: Per anni, il magistrato si è concentrato su poche, piccole cose quotidiane: l'amministrazione giudiziaria della sua cittadina di frontiera durante il giorno, la lettura dei classici la sera, gli scavi archeologici nel tempo libero. Per anni, ha applicato la legge senza mettere in forse la propria fedeltà all'Impero, senza consentire ad alcun dubbio di turbare le sue serate con gli amici, le sue notti con le prostitute. Per anni. Finché i barbari non cominciano a premere lungo la frontiera - o almeno, cosí dicono nella capitale; finché due di quei barbari non vengono catturati e torturati. Il magistrato, all'improvviso, si trova a confrontarsi con la realtà: con la violenza, con il pregiudizio, perfino con l'amore. E da suddito dell'Impero si trasforma in nemico, da giudice in imputato - senza mai avere la certezza di battersi per una causa giusta, o di resistere a una causa ingiusta: "Qualcosa mi ha guardato dritto in faccia e io ancora non la vedo". Grande successo in tutto il mondo anglosassone, Aspettando i barbari ha vinto nel 1980 il Cna Prize, il piú prestigioso riconoscimento letterario del Sudafrica.

La vita e il tempo di Michael K
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Coetzee, J. M. - Baiocchi, Maria

La vita e il tempo di Michael K

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: Un paese stretto nella morsa di una guerra dalle ragioni oscure, con il suo sinistro corredo di convogli militari lungo le strade, campi di lavoro e di "rieducazione" dietro reticolati di filo spinato. Una città tormentata dall'urlo delle sirene del coprifuoco e da sommosse che ne devastano interi isolati. E in mezzo a tutta questa violenza insensata, un uomo, dal labbro leporino e lento di mente, che insieme alla vecchia madre si unisce alla folla dei disperati in fuga verso le campagne, nel tentativo di raggiungere la terra d'origine: la fattoria dove la madre ricorda vagamente di esser nata. Ma il viaggio, almeno per Anna K, termina presto, tra le pareti di un ospedale. A Michael non resta che continuare a cercare quell'angolo di terra da solo e, una volta trovatolo, provare a dare nuove radici alla sua vita di outsider. Ma la guerra lo scova anche lí e cerca di trascinarlo a forza dentro la sua logica delirante, e dentro la Storia, salvo accorgersi infine, attraverso lo sguardo di una delle poche persone rimaste ancora lucide, che dietro quella "maschera da buffone" e quell'arrendevolezza disarmante cova un'anima irriducibile, una delle poche ultime "anime universali" rimaste nel mondo.

Nel cuore del paese
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Coetzee, J. M. - Cavagnoli, Franca

Nel cuore del paese

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: In una sperduta fattoria del Sudafrica, Magda, la protagonista di questo romanzo feroce e appassionato, contempla la vita da cui è stata esclusa. Ignorata da un padre indifferente, disprezzata e temuta dalla servitú, è una donna intelligente e disillusa, la cui mansuetudine esteriore nasconde il disperato proposito di "non essere tra chi è stato dimenticato dalla Storia". Nella narrazione la realtà si confonde con i timori e le angosce visionarie di Magda, dove esplodono le tensioni tra colonizzatore e colonizzato - e tra gli struggenti desideri europei e l'immensità e la solitudine dell'Africa. Coetzee, attraverso una prosa ricca e drammatica, trasforma una vicenda familiare nel cuore del Sudafrica in uno specchio amaro dell'esperienza coloniale.

Tempo d'estate. Scene di vita di provincia
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Coetzee, J. M. - Baiocchi Maria

Tempo d'estate. Scene di vita di provincia

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: J. M. Coetzee è morto. Un giovane accademico inglese decide di scrivere la biografia del premio Nobel sudafricano: si soffermerà in particolare sulla prima metà degli anni Settanta quando lo scrittore, appena tornato dagli Stati Uniti e ancora ben lontano dalla fama letteraria, viveva al limite dell'indigenza insieme al padre in una modesta villetta. Per farlo, intervista alcune persone che lo conobbero - tra cui due donne che ebbero una relazione con lui - e che gli furono vicine durante quei difficili anni di apprendistato alla vita. Perché, sebbene abbia più di trent'anni, John Coetzee appare un uomo inadatto alla vita adulta, bloccato nella condizione di figlio, incapace di mantenere una relazione con le donne, un solitario chiuso in se stesso, un amante freddo e maldestro ("uno stoccafisso"), un insegnante controvoglia, uno scrittore tutt'altro che talentuoso ("non aveva una sensibilità speciale, almeno che io potessi individuare, nessuna intuizione originale sulla condizione umana"). Ma la caratteristica che più di tutte emerge dai racconti dei testimoni è la profonda sfiducia che il futuro autore di Aspettando i barbari sembra nutrire verso il linguaggio e la capacità degli uomini di comunicare - e di conoscere se stessi - attraverso le parole. Per queste sue "memorie d'oltretomba", terzo momento (dopo Infanzia e Gioventù) dell'affresco autobiografico delle Scene di vita di provincia, Coetzee scompagina le carte: non solo perché immagina la propria morte e ne affida il racconto a testimoni forse non così affidabili (veramente Coetzee era scapolo in quegli anni? Veramente la madre era morta?), ma perché spinge fino al punto di non ritorno le categorie stesse di autobiografia e finzione, di identità e realismo. "E se fossimo tutti fabbricatori di storie, come lei dice di Coetzee? E se tutti continuamente inventassimo la storia della nostra vita?" Solo il romanzo - è la scelta di Coetzee -, con le sue ambiguità e le sue infinite complicazioni, resiste alla tentazione di dare risposte facili a domande complesse.