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× Data 2015
× Nomi Coetzee, J. M.
× Nomi Baiocchi, Maria

Trovati 9 documenti.

Elizabeth Costello
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Coetzee, J. M. - Baiocchi, Maria

Elizabeth Costello

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: In Elizabeth Costello Coetzee trova una forma nuova di scrittura: un romanzo in sei stazioni dove la narratrice, ormai anziana, insegue le emozioni e i sentimenti della vita con il pensiero. Elizabeth Costello è una scrittrice australiana famosa per il suo primo romanzo, e proprio per questo viene premiata e invitata a tenere conferenze in tutto il mondo. Evitando ostinatamente di soddisfare la curiosità del pubblico sul significato del suo romanzo, e sulla sua storia personale, Costello in ogni apparizione pubblica racconta storie che raramente i presenti vogliono ascoltare, affronta argomenti inquietanti, questioni difficili e controverse, spesso con antagonisti preparati e determinati quanto lei: ad Amsterdam, la responsabilità dello scrittore nel raccontare il Male; in crociera, il realismo in letteratura; in una missione, classicismo, umanesimo e cristianesimo. Sempre portando al limite dell'assurdo le compiaciute certezze del discorso illuminista. Ciascuna delle sei conferenze rivela al lettore un'ossessione intellettuale della protagonista, ma anche qualcosa della sua vita personale, della sua storia.

Lavori di scavo. Saggi sulla letteratura 2000-2005
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Coetzee, J. M. - Splendore, Paola - Baiocchi, Maria

Lavori di scavo. Saggi sulla letteratura 2000-2005

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: Lavori di scavo offre al lettore la rara occasione di introdursi nel "laboratorio critico" del premio Nobel J. M. Coetzee: in una ventina di saggi, da Svevo a Musil, da Beckett a Sebald, da Grass a Philip Roth, alcuni dei piú grandi autori del Ventesimo secolo vengono analizzati, e giudicati, da un loro pari. Sono lavori allo stesso tempo accessibili e illuminanti, in cui lo studioso - Coetzee insegna letteratura all'università e collabora con numerose riviste, tra cui la "New York Review of Books" - e il romanziere si alleano per portare alla luce gli aspetti piú profondi della creazione letteraria. Non solo: raccogliendo le recensioni e gli articoli scritti da Coetzee tra il 2000 e il 2005, Lavori di scavo testimonia l'umiltà con cui l'autore sudafricano si avvicina di volta in volta alle opere dei colleghi del presente e del passato. Ma è soprattutto al servizio del lettore (tanto di quello comune che dello specialista) che Coetzee mette la sua erudizione cosmopolita e la sua sensibilità di scrittore: sono pagine che rifuggono qualsiasi condizionamento o forzatura teorica, capaci di trasmettere la passione per la lettura e la tensione morale che le sostiene. Osservando in controluce questi profili critici, il lettore piú avvertito non potrà fare a meno di cogliere i temi ricorrenti, verrebbe da dire le ossessioni, che da sempre caratterizzano la narrativa di Coetzee: il rapporto tra l'artista e il suo tempo, la responsabilità etica di chi "prende la parola" attraverso un libro, l'appartenenza a una comunità, l'esilio, il linguaggio come fardello e costante agóne. Ma forse quello che piú di tutto accomuna i suoi romanzi a questa personale rilettura del canone novecentesco è la stessa rigorosa domanda di verità.

Slow man
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Coetzee, J. M. - Baiocchi, Maria

Slow man

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: Girando in bicicletta per le strade di Adelaide, Paul Rayment viene investito da una macchina lanciata a tutta velocità. Si salva per miracolo, ma i medici devono amputargli la gamba destra. Solitario, orgoglioso della propria solitudine, Paul rifiuta qualunque sostegno psicologico. "In una prospettiva piú ampia - pensa, - perdere una gamba significa solo fare le prove prima di perdere tutto". Ma il terribile trauma sembra aver fatto affiorare una stanchezza preesistente alla disgrazia. Paul capisce di essere "intrappolato dentro il se stesso di prima, solo piú grigio e piú cupo". La svolta arriva grazie a un'infermiera di origine croata che Paul è costretto ad accettare a causa della propria invalidità. Marijana non è soltanto una donna schietta e pragmatica. Rapidamente Paul si rende conto che potrebbe innamorarsi di lei, e di tutta la sua famiglia. A complicare le cose appare un giorno la scrittrice Elizabeth Costello, vecchia conoscenza dei lettori di Coetzee, che come un deus-ex-machina pretende di assumere il controllo del destino di Rayment e in particolare della sua vita sentimentale.

Terre al crepuscolo
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Coetzee, J. M. - Baiocchi, Maria

Terre al crepuscolo

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: Intensa, chiara e potente, cosí si presenta questa che è l'opera prima dello scrittore sudafricano vincitore, per ben due volte, del Booker Prize. Nelle due novelle di Terre al crepuscolo sono già evidenti tutte le qualità di Coetzee, confermate nei suoi successivi lavori. Il protagonista del primo racconto, Progetto Vietnam, è un ricercatore che studia i risultati del condizionamento ideologico dell'informazione negli anni del conflitto vietnamita. La storia di Jacobus Coetzee, invece, ricrea l'ambiente boero del Settecento, ripercorrendo la vicenda biografica di un uomo di frontiera che giura vendetta ai nativi ottentotti, rei di non avergli portato il rispetto dovuto a un bianco. Legati dal comune tema della riflessione sul potere, i due testi procedono nel solco della tradizione di Cuore di tenebra di Conrad ed esplorano il concetto di ossessione sottolineandone lo stretto legame con la colonizzazione, sia essa del 1760 o del 1970.

Il maestro di Pietroburgo
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Coetzee, J. M. - Baiocchi, Maria

Il maestro di Pietroburgo

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: In esilio a Dresda, Dostoevskij ritorna a Pietroburgo sotto falsa identità, dopo la morte dai contorni poco chiari del figliastro. Lo scrittore si stabilisce nell'appartamento che era stato di Pavel e ossessivamente, insegue il fantasma del figlio per scoprire che cosa veramente gli sia capitato, indagando negli ambienti rivoluzionari di Nechaev. Pietroburgo diventa lo scenario dove si intrecciano le passioni dello scrittore: il dolore per il figlio morto, l'attrazione che prova per Anna Sergeevna - la padrona di casa di Pavel che ora ospita lui -, e persino per la giovane figlia di lei, il conseguente desiderio di rimanere in Russia ma altresí il bisogno di tornare all'esilio di Dresda...

Doppiare il capo. Saggi e interviste
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Coetzee, J. M. - Splendore, Paola - Baiocchi, Maria - Splendore, Paola

Doppiare il capo. Saggi e interviste

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: I saggi raccolti in Doppiare il capo affrontano argomenti molto diversi: letterari (Rousseau, Tolstoj e Dostoevskij, Beckett...) e non solo (da Capitan America al rugby, dalla pubblicità alla censura), restituendo la varietà degli interessi intellettuali e politici del premio Nobel sudafricano. Ma tutti, a ben vedere, sono tentativi di affrontare il medesimo tormentato problema: come dire la verità (anche su se stessi) quando quella verità potrebbe non essere nel nostro interesse. Ammesso poi che tale verità esista: "Tutto ciò che scrivi, incluso critica e narrativa, ti scrive mentre lo scrivi. La domanda allora è: questa massiccia impresa autobiografica che riempie una vita, questa imponente opera di costruzione di sé, produce solo finzioni? Oppure tra le varie finzioni, ce ne sono alcune piú vere di altre? Come faccio a sapere che dico la verità su me stesso?"*** "Lo sguardo di Coetzee punta al centro nervoso dell'essere umano: ciò che trova è molto di piú di quanto la maggioranza degli uomini sia disposta ad ammettere su se stessa". Nadine Gordimer

L'infanzia di Gesù
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Coetzee, J. M. - Baiocchi, Maria

L'infanzia di Gesù

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: Un uomo adulto, quasi anziano, e un bambino sbarcano a Novilla. Novilla non è la loro città, lo spagnolo non è la loro lingua: ma come tutti gli abitanti della città, con cui condividono il misterioso destino, vi sono giunti dopo un viaggio in mare e non conservano nessun ricordo delle loro vite precedenti. Non sanno da dove vengono, a chi erano legati, quale evento catastrofico li ha condotti fin lí come profughi; non lo sanno e sembra che nemmeno abbia piú importanza. C'è solo una cosa che Simón, l'uomo, sa: deve prendersi cura di questo bambino che ha conosciuto sulla nave, deve accudirlo anche se non è suo figlio, anche se nulla lo lega a lui. Anche se Davíd si dimostra presto un bambino molto particolare. E sa che deve aiutarlo a ricongiungersi con la "madre". Quando il romanzo sembra essere giunto ai limiti estremi del suo esaurimento, arrivano scrittori come J. M. Coetzee a mostrare che tutto è ancora possibile: è come se il Nobel sudafricano prolungasse la linea che da Kafka passa per Beckett e ne facesse gemmare le possibilità per il mondo del nuovo millennio e le sue inquietudini. L'infanzia di Gesú è allo stesso tempo una riflessione radicale e profondissima sul mistero dell'umano, sul conflitto tra desiderio e felicità, tra Storia e Salvezza, una perturbante interrogazione su come dobbiamo vivere e se mai saremmo in grado di riconoscere il Messia se arrivasse oggi. Ma è anche la storia struggente dell'amore di un "padre" per un bambino, quell'insieme di tenerezza e responsabilità che spinge un uomo a prendersi cura del futuro anche in un mondo che di futuro sembra privo. L'infanzia di Gesú è stato accolto in tutto il mondo come un capolavoro: eppure, o forse proprio per questo, non c'è praticamente critico o lettore che ne dia la stessa interpretazione, nessuna lettura che ne intacchi l'enigma. È come se ognuno di noi si trovasse di fronte a un libro diverso, a una domanda a cui dovrà dare una risposta assolutamente individuale. A un libro che parla solo a lui. *** "Il Vangelo secondo Coetzee". "The Guardian" *** "Una parabola kafkiana sulla ricerca del Significato". Joyce Carol Oates, "The New York Times" *** "Un romanzo che continua a girarmi in testa da quando l'ho letto: non succedeva da anni". "The Sunday Telegraph"

Aspettando i barbari
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Coetzee, J. M. - Baiocchi, Maria

Aspettando i barbari

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: Per anni, il magistrato si è concentrato su poche, piccole cose quotidiane: l'amministrazione giudiziaria della sua cittadina di frontiera durante il giorno, la lettura dei classici la sera, gli scavi archeologici nel tempo libero. Per anni, ha applicato la legge senza mettere in forse la propria fedeltà all'Impero, senza consentire ad alcun dubbio di turbare le sue serate con gli amici, le sue notti con le prostitute. Per anni. Finché i barbari non cominciano a premere lungo la frontiera - o almeno, cosí dicono nella capitale; finché due di quei barbari non vengono catturati e torturati. Il magistrato, all'improvviso, si trova a confrontarsi con la realtà: con la violenza, con il pregiudizio, perfino con l'amore. E da suddito dell'Impero si trasforma in nemico, da giudice in imputato - senza mai avere la certezza di battersi per una causa giusta, o di resistere a una causa ingiusta: "Qualcosa mi ha guardato dritto in faccia e io ancora non la vedo". Grande successo in tutto il mondo anglosassone, Aspettando i barbari ha vinto nel 1980 il Cna Prize, il piú prestigioso riconoscimento letterario del Sudafrica.

La vita e il tempo di Michael K
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Coetzee, J. M. - Baiocchi, Maria

La vita e il tempo di Michael K

Einaudi, 23/06/2015

Abstract: Un paese stretto nella morsa di una guerra dalle ragioni oscure, con il suo sinistro corredo di convogli militari lungo le strade, campi di lavoro e di "rieducazione" dietro reticolati di filo spinato. Una città tormentata dall'urlo delle sirene del coprifuoco e da sommosse che ne devastano interi isolati. E in mezzo a tutta questa violenza insensata, un uomo, dal labbro leporino e lento di mente, che insieme alla vecchia madre si unisce alla folla dei disperati in fuga verso le campagne, nel tentativo di raggiungere la terra d'origine: la fattoria dove la madre ricorda vagamente di esser nata. Ma il viaggio, almeno per Anna K, termina presto, tra le pareti di un ospedale. A Michael non resta che continuare a cercare quell'angolo di terra da solo e, una volta trovatolo, provare a dare nuove radici alla sua vita di outsider. Ma la guerra lo scova anche lí e cerca di trascinarlo a forza dentro la sua logica delirante, e dentro la Storia, salvo accorgersi infine, attraverso lo sguardo di una delle poche persone rimaste ancora lucide, che dietro quella "maschera da buffone" e quell'arrendevolezza disarmante cova un'anima irriducibile, una delle poche ultime "anime universali" rimaste nel mondo.