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Trovati 12 documenti.

L'ultimo Natale di guerra
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Levi, Primo - Belpoliti, Marco

L'ultimo Natale di guerra

Einaudi, 26/01/2016

Abstract: Un canguro che partecipa a una cena della ricca borghesia, un extraterrestre che intervista un passante, due abitanti di un mondo bidimensionale, distruttori apparsi dal nulla che disfano un treno in una notte, un impiegato che per lavoro assegna cause di morte, una ragazza a cui spuntano le ali. Sono questi alcuni dei protagonisti del libro di racconti di Primo Levi che comprende storie autobiografiche ambientate nel Lager, racconti fantastici che mostrano invece un lato inconsueto della vena narrativa dello scrittore, racconti di atmosfera onirico-kafkiana, e anche racconti di animali costruiti come apologhi morali. Un doppio passo che attraversa sia i piú inquietanti lati oscuri dell'animo umano, sia i meccanismi combinatori della natura osservati con distaccata, ma divertita ironia. Nella Postfazione Marco Belpoliti ripercorre le ragioni di questo libro in fieri interrotto dalla morte dello scrittore, consegnando al lettore un'opera che conferma la grandezza di Levi nell'arte del racconto.

L'asimmetria e la vita. Articoli e saggi 1955-1987
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Levi, Primo - Belpoliti, Marco

L'asimmetria e la vita. Articoli e saggi 1955-1987

Einaudi, 26/01/2016

Abstract: Dal 1955 al 1987, anno della sua scomparsa, Primo Levi pubblicò su giornali e riviste una serie di articoli di varia natura e occasione, che sono stati raccolti per la prima volta integralmente nell'edizione delle Opere (Einaudi, 1997). Questo volume ne ripropone un'ampia scelta, che rende ragione dei molti "mestieri" leviani: quello di testimone, di scrittore, di chimico. La prima parte riunisce i testi dell'esperienza del Lager. Scritti vari: prefazioni, tra cui quella celebre scritta per l'autobiografia di Rudolf Höss, l'indignata condanna del negazionismo e l'emblematico Deportati. Anniversario (1955) dove Levi lamenta la caduta di interesse sull'argomento dei campi di sterminio, mettendo in guardia contro la perdita della memoria collettiva. Nei saggi della seconda parte si va dall'autobiografia letteraria (Lo scrittore non scrittore, Itinerario d'uno scrittore ebreo), alle recensioni, alla storia degli Ebrei italiani ed europei, fino ad approdare a scritti di esemplare rigore scientifico (L'asimmetria e la vita) e morale (L'intolleranza razziale). Nella vastità degli argomenti, nella coerenza delle riflessioni, nella chiarezza dello stile, queste pagine ci riconsegnano il Primo Levi appassionato e antiretorico che abbiamo da tempo imparato a riconoscere come un classico delle nostre lettere.

Conversazioni e interviste 1963-1987
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Levi, Primo - Belpoliti, Marco

Conversazioni e interviste 1963-1987

Einaudi, 26/01/2016

Abstract: La vita, i libri, il lavoro, il lager, l'ebraismo, Israele: Primo levi si racconta in una serie di interviste e conversazioni con giornalisti, critici, ricercatori, rilasciate dal 1963 - l'anno della Tregua - al 1987. Sono risposte che costituiscono un significativo commento dell'autore alla propria opera, che non è soltanto quella di un testimone dall'altissima coscienza morale e civile, ma anche quella di un grande scrittore. Levi non si sottrae alle domande: spiega, precisa, discute, prolungando nelle interviste l'arte del racconto e della memoria e affrontando le questioni politiche e morali del nostro secolo con dolorosa lucidità e forte tensione civile. Marco Belpoliti ha ordinato e annotato le conversazioni piú significative in cui l'uomo, il testimone, il chimico e lo scrittore si saldano mirabilmente componendo una preziosa autobiografia.

Lilit e altri racconti
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Levi, Primo

Lilit e altri racconti

Einaudi, 26/01/2016

Abstract: Questi racconti, scritti dal 1975 al 1981, hanno argomenti e toni diversi. Ho cercato di raggrupparli, e forzando talvolta sui termini ne ho ricavato un primo gruppo che riprende i temi di Se questo è un uomo e La tregua; un secondo che prosegue Le Storie Naturali e Vizio di forma, e un terzo i cui personaggi hanno in certa misura carne e ossa. Spero che ogni racconto adempia decorosamente al suo ufficio, che è solo quello di condensare in poche cartelle, e trasmettere al lettore, un ricordo puntuale, uno stto d'animo, o anche solo una trovata. Ce ne sono di allegri e di tristi, perché i nostri giorni sono allegri e tristi. Non ci sono, che io sappia, nè messaggi, nè profezie fondamentali; se il lettore ce li trova, è bontà sua.

Vizio di forma
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Levi, Primo

Vizio di forma

Einaudi, 26/01/2016

Abstract: Vizio di forma è la seconda raccolta di racconti fanta-tecnologici e fanta-biologici di Primo Levi; a differenza di Storie naturali, pubblicato cinque anni prima sotto pseudonimo, porta il suo nome in copertina. I racconti sono venti, scritti tra il 1968 e il 1970. Chimico dagli interessi enciclopedici, con un particolare amore per la natura, gli animali, i linguaggi, il piacere della sperimentazione e della ricerca, Levi si avventura a esplorare le infinite possibilità combinatorie che la materia consente, ma non dimentica di cogliere le anomalie, le sfasature, i "vizi di forma" in cui si annida il germe di catastrofi piccole e grandi. La sua vena di narratore non è tuttavia apocalittica o disperata: al contrario, è mossa da una divertita curiosità per l'uomo. Le invenzioni della scienze e della tecnica aprono all'eterno gioco della commedia umana possibilità paradossali, assurde o esilaranti, che Levi esplora con ironia e con fermezza di giudizio morale.

Io che vi parlo. Conversazione con Giovanni Tesio
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Levi, Primo - Tesio, Giovanni

Io che vi parlo. Conversazione con Giovanni Tesio

Einaudi, 29/03/2016

Abstract: La famiglia, l'infanzia, gli anni di formazione durante il fascismo, gli amici dell'adolescenza, le letture, la timidezza, la passione per la montagna. E ancora la guerra, il ritorno a casa e un mestiere "che è poi un caso particolare, una versione piú strenua del mestiere di vivere". Quasi trent'anni di silenzio per questa fitta conversazione che Primo Levi ha intrecciato nei primi mesi del 1987 con Giovanni Tesio, in vista di una convenuta "biografia autorizzata". Domande discrete e mai troppo incalzanti a cui Levi risponde con una disponibilità vigilata ma a tratti molto esplicita, che spariglia il risaputo, lasciando trasparire un lato di sé piú intimo. E ci regala un dialogo intenso che corre sul filo della memoria, carico di vita, di storie e di Storia; un dialogo che si interrompe proprio prima di Auschwitz. Una interruzione dovuta alla morte improvvisa di Levi. "Io mi ritengo uno che ha combattuto parecchie battaglie. Che ne ha perse alcune e ne ha vinte altre. Devo avere una certa forza profonda, perché sono sopravvissuto ad Auschwitz, questa è una grossa battaglia. Anche come chimico ho sopportato sconfitte, ma ho vinto parecchie volte. Poi, come scrittore. Mi sono ritrovato a diventare uno scrittore quasi mio malgrado, ho aperto un capitolo nuovo. Mi è venuta addosso a scalini, prima in Italia e poi all'estero, questa ondata di successo che mi ha squilibrato profondamente, mi ha messo nei panni di qualcuno che non sono io".

L'altrui mestiere
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Levi, Primo

L'altrui mestiere

Einaudi, 10/05/2016

Abstract: La mia casa, Ex chimico, Contro il dolore, Il salto della pulce, Notizie dal cielo, Il mondo invisibile, Il linguaggio degli odori, sono alcuni titoli degli scritti che Primo Levi ha pubblicato tra il 1964 e il 1984. Le scienze naturali, la zoologia, l'astronomia, la letteratura diventano punti di partenza per una serie di riuscite divagazioni, di "invasioni di campo, incursioni nei mestieri altrui, bracconaggi in distretti di caccia riservata", che arricchiscono in maniera sorprendente la fisionomia dello scrittore. Levi conosce a fondo le cose di cui parla, rivelandosi il piú estroso dei botanici, degli zoologi e dei linguisti. Inoltre racconta gli autori che gli sono cari, ci spiega perché scrive, evoca ricordi di giovinezza nostalgici e ironici, riflette sui legami tra il mondo della natura e quello della cultura. E finisce per offrirci una preziosa autobiografia, scritta con il suo stile inconfondibile: nitido, scarno, preciso.

Dialogo
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Levi, Primo - Regge, Tullio - Ferrero, Ernesto

Dialogo

Einaudi, 10/05/2016

Abstract: Nel giugno 1984, davanti a un piccolo registratore, un grande scrittore e un grande fisico si ritrovano a parlare delle loro esperienze e passioni intellettuali. Ne scaturisce un dialogo pieno di sorprese, curiosità, confessioni autobiografiche, proiezioni mirabolanti, humour. Uno dei rari momenti in cui la cultura scientifica e quella umanistica si ritrovano per dare vita a uno straordinario percorso di conoscenza. "Un paio d'ore di lettura in tutto, questo volumetto, ma di quelle che vengono dal cielo. Una di quelle letture che riconciliano con l'esistenza e le dànno, almeno provvisoriamente, un senso". Massimo Piattelli Palmarini

La ricerca delle radici
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Levi, Primo

La ricerca delle radici

Einaudi, 10/05/2016

Abstract: Nel 1981, su suggerimento di Giulio Bollati, Primo Levi costruisce un'antologia degli autori che piú hanno contato nella sua formazione, motivando le sue scelte attraverso una serie di brevi "cappelli", che possono essere considerati a loro volta una dichiarazione di poesia. La ricerca delle radici conferma il carattere onnivoro, enciclopedico e curioso di Levi, che incrocia interessi scientifici (Darwin, Bragg, Gatterman, Thorne) con quelli umanistici (Omero, Conrad, Saint-Exupéry, Babel¿) offrendoci un autentico autoritratto intellettuale perché - come ha scritto Geno Pampaloni - "Primo Levi ci dà molto di piú di quanto sembra offrirci". Nota biobibliografica a cura di Ernesto Ferrero.

Tutti i racconti
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Levi, Primo - Belpoliti, Marco

Tutti i racconti

Einaudi, 10/05/2016

Abstract: Per la prima volta vengono raccolti in un unico volume tutti i racconti di Primo Levi: Storie naturali, Vizio di forma, Lilít, Il sistema periodico, L'ultimo Natale di guerra. Il lettore potrà seguire, lungo un percorso coerente, lo sviluppo narrativo e stilistico dell'autore. In questo volume si intrecciano storie autobiografiche ambientate nel Lager, racconti fantastici, racconti di atmosfera onirico-kafkiana, racconti di animali costruiti come apologhi morali; in tutti ritroviamo la semplicità tranquilla e straziata dell'autore, la sua arte inimitabile di raccontare in modo brioso e vivace.

Storie naturali
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Levi, Primo

Storie naturali

Einaudi, 26/01/2016

Abstract: Presentati per la prima volta sotto lo pseudonimo di Damiano Malabaila, questi quindici "divertimenti" di Primo Levi ci invitano a trasferirci in un futuro sempre più sospinto dalla molla frenetica del progresso tecnologico, e quindi teatro di esperimenti inquietanti o utopistici, in cui agiscono macchine straordinarie e imprevedibili. Eppure non è sufficiente classificare queste pagine sotto l'etichetta della fantascienza. Vi si possono trovare satira e poesia, nostalgia del passato e anticipazione dell'avvenire, epica e realtà quotidiana, impostazione scientifica e attrazione dell'assurdo, amore dell'ordine naturale e gusto di sovvertirlo con giochi combinatori, umanesimo ed educata malvagità. Ci pare tuttavia che il miglior modo di presentarle sia riportare uno stralcio di una lettera dell'autore: "Parlare dei miei racconti mi mette in un certo imbarazzo; ma forse la stessa descrizione ed analisi di questo imbarazzo potrà servire a rispondere alle sue domande. Ho scritto una ventina di racconti e non so se ne scriverò altri. Li ho scritti per lo più di getto, cercando di dare forma narrativa ad una intuizione puntiforme, cercando di raccontare in altri termini (se sono simbolici lo sono inconsapevolmente) una intuizione oggi non rara: la percezione di una smagliatura nel mondo in cui viviamo, di una falla piccola o grossa, di un "vizio di forma" che vanifica uno od un altro aspetto della nostra civiltà o del nostro universo morale. Certo, nell'atto in cui li scrivo provo un vago senso di colpevolezza, come di chi commette consapevolmente una piccola trasgressione. Quale trasgressione? Vediamo. Forse è questa: chi ha coscienza di un "vizio", di qualcosa che non va, dovrebbe approfondirne l'esame e lo studio, dedicarcisi, magari con sofferenza e con errori, e non liberarsene scrivendo un racconto. O forse ancora: io sono entrato (inopinatamente) nel mondo dello scrivere con due libri sui campi di concentramento; non sta a me giudicarne il valore, ma erano [...]

Ad ora incerta
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Levi, Primo

Ad ora incerta

Garzanti, 10/11/2016

Abstract: "Chi non ha mai scritto versi?... Anch'io, ad intervalli regolari, "ad ora incerta", ho ceduto alla spinta: a quanto pare, è inscritta nel nostro patrimonio genetico". In realtà, il fare poesia non è stato in Primo Levi un'attività marginale o minore; egli stesso ci racconta come, scampato al Lager, gli fosse venuto spontaneo fissare la tragedia di Auschwitz nei versi che poi avrebbero aperto Se questo è un uomo: "Voi che vivete sicuri / Nelle vostre tiepide case...". Nei testi poetici raccolti in questo volume ritroviamo, come ha osservato Giovanni Raboni, "lo stesso acume morale, la stessa forza di memoria, ammonimento e pietà che rendono sostanziosa, così giusta, così naturalmente memorabile la sua prosa... In Levi lo scatto, l'impulso iniziale di ogni singola poesia nasce dalla ragione, dalla lettura morale della realtà, da quella capacità di capire la propria sofferenza e la propria indignazione come patrimonio comune a tutti gli uomini, che formano la peculiarità e l'insostituibilità della sua prosa".