Trovati 3 documenti.
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Corriere della sera, 2020
Abstract: Discorso rivolto alle ragazze e ai ragazzi della scuola, il 9 ottobre 2020 a Rondine, nell’Aretino. E da Rondine Cittadella della Pace, organizzazione che accoglie studenti da Paesi «nemici» (israeliani e palestinesi, russi e ceceni, serbi e kosovari...), quel discorso si è indirizzato a tutte le scuole d’Italia e del mondo. Infatti, la pace e la convivenza in che modo si possono quotidianamente costruire se non con la cultura e l’educazione? La senatrice sopravvissuta ad Auschwitz parla alle nuove generazioni. Una tragica esperienza di vita da meditare, giacché mostra con la stessa pelle tatuata — 75190 è il numero ancora visibile sull’avambraccio della senatrice — il valore contemporaneo della storia. Aveva sessant’anni Liliana Segre quando, dopo essere caduta in una disperante depressione, decise di intraprendere il suo percorso nella memoria per far conoscere a tutti, soprattutto agli italiani, la sua storia di italiana ed ebrea che, dopo le sciaguratissime leggi razziali del 1938, divenne semplicemente e orribilmente invisibile agli occhi dei suoi connazionali. Era quello della piccola Liliana, di suo padre Alberto, dei nonni Giuseppe e Olga, che furono deportati nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, partendo dal binario 21 della Stazione Centrale di Milano, un destino ineluttabile o una storia evitabile se chi vedeva non si fosse girato dall’altra parte e non avesse assunto l’abito dell’indifferenza?
Coraggio / Raina Telgemeier ; traduzione di Laura Bortoluzzi
Il Castoro, 2020
Abstract: Quando Raina si sveglia nel cuore della notte con un terribile mal di pancia, pensa che possa essere solo una banale influenza. Ma quando il malessere non accenna a passare e sembra collegato alle sue preoccupazioni per la scuola, gli amici e i ragazzi, diventa chiaro che qualcosa non va. Raina dovrà essere molto coraggiosa, guardarsi dentro e capire qual è il problema, per affrontare e vincere le sue paure.
A. Mondadori scuola, 2020
Abstract: La testimonianza di Liliana Segre, dal Binario 21 ad Auschwitz e ritorno: un viaggio nella Memoria. "Non ditelo mai che non ce la potete fare, non è vero. Ognuno di noi è fortissimo e responsabile di se stesso. Dobbiamo camminare nella vita, una gamba davanti all'altra. Che la marcia che vi aspetta sia la marcia della vita. Questo vorrei dirvi".