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× Soggetto Romanzo
× Nomi Vittorini, Elio
× Data 1965

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Libri Moderni

Vittorini, Elio

Uomini e no / Elio Vittorini

Milano : Mondadori, 1965

Gli Oscar ; 26

Abstract: Pubblicato nel 1945, “Uomini e no” è probabilmente il primo romanzo della Resistenza. Scritto a caldo, sulla base della Resistenza a Milano nel periodo più violento, dopo il settembre del 1943, il romanzo testimonia la ricerca dell’autore di nuovi moduli espressivi che concilino il bisogno di realtà, di attenersi ai fatti per raccontare la lotta accanita e fatale, e - allo stesso tempo - di guardarli con l’occhio del poeta che scandaglia gli animi con passione. L’invenzione dello “spettro - scrittore”, che interrompe la narrazione e la commenta nei capitoli in corsivo, costituisce degli spazi di meditazione lirica affini ai cori della tragedia greca, controcanto della vicenda. Enne 2, personaggio tormentato, intellettuale e partigiano,rappresenta la volontà di resistere secondo la filosofia della vecchia Selva, la compagna che potrebbe essere sua madre: “Non possiamo desiderare — chiede Selva — che un uomo sia felice? Noi lavoriamo perché gli uomini siano felici. Non è per questo che lavoriamo? […] Avrebbe un senso il nostro lavoro?”. Tuttavia l’autore non celebra la Resistenza, ma dissemina nel racconto dubbi ed incertezze sul senso della morte, sulla non umanità che fa parte dell’uomo e genera il deserto “non di una vita che manca, ma di una vita che non è tale”, sull’essere appunto “uomini e no”. E’ il caso di Enne 2 che, dovendo rinunciare all’amore di Berta perché è una donna sposata, non è un uomo, come non lo sono tutti coloro che vivono con delle etichette, dei ruoli che imprigionano e negano l’esistenza. Perciò Enne 2 auspica una liberazione di “ognuno nella sua vita” e, pur condannandosi alla disperazione, affida alle pause liriche un mondo altro, in cui lui e Berta si conoscono fin dall’infanzia e possono vivere il loro amore.