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Trovati 9 documenti.

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Libri Moderni

Sciascia, Leonardo

Il giorno della civetta / Leonardo Sciascia ; prefazione dell'autore ; note di Sebastiano Vassalli

Torino : Einaudi, copyr. 1961,copyr. 1972

Letture per la scuola media ; 21

Abstract: Di questo romanzo breve sulla mafia, apparso per la prima volta nel 1961, ha scritto Leonardo Sciascia: "... ho impiegato addirittura un anno, da un'estate all'altra, per far più corto questo racconto. Ma il risultato cui questo mio lavoro di 'cavare' voleva giungere era rivolto più che a dare misura, essenzialità e ritmo, al racconto, a parare le eventuali e possibili intolleranze di coloro che dalla mia rappresentazione potessero ritenersi, più o meno direttamente, colpiti. Perché in Italia, si sa, non si può scherzare né coi santi né coi fanti: e figuriamoci se, invece che scherzare, si vuole fare sul serio".

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Libri Moderni

Sciascia, Leonardo

Il contesto : una parodia / Leonardo Sciascia

Torino : Einaudi, copyr. 1971,copyr. 1990

Einaudi tascabili ; 14

Abstract: Se di Orwell non si può di certo dire che non riuscisse a vedere oltre l’attualità, ma che fosse in grado di preconizzare il futuro, la stessa cosa vale per Leonardo Sciascia, perché in fin dei conti la strategia della tensione, tutta arroccata in lotte di potere, che tanto ha insanguinato l’Italia e che ora in altra forma sembra avere messo radici assai profonde, in un certo senso era stata prevista dal grande scrittore siciliano. Forse sperava solo che fosse un’intuizione fantastica, tanto da pensare di scrivere un libro al riguardo, quel Contesto che poi si rivelerà drammaticamente anticipatore di un problema da cui ancora non riusciamo a venire a capo. Come precisa Sciascia nella nota finale, partendo da un fatto di cronaca gli venne l’idea di scrivergli attorno un romanzo, puramente di fantasia, ma si lasciò prendere la mano dalla vicenda di uno condannato ingiustamente che si mette ad ammazzare giudici e del poliziotto che gli dà la caccia e che a poco a poco diventa il suo alter ego; così, nonostante il paese dove accadono i fatti sia del tutto immaginario, un paese dove i principi, proclamati, vengono quotidianamente irrisi, dove le ideologie in politica servono solo a distinguere i contendenti che il potere si assegna, dove l’unica cosa che conta è il potere per il potere, questo paese piano piano assume una straordinaria rassomiglianza con l’italico stivale. E allora la mano comincia a correre per conto suo, trova una strada ben definita che nella vicenda di fantasia ha tutte le basi di una realtà oggettiva, così che, come dice Sciascia, questa storia che cominciò a scrivere per divertimento, la finì che non si divertiva più. Romanzo scritto in uno stile particolarmente colto, dove citazioni e rimandi a filosofi sono piuttosto frequenti, tuttavia in mezzo ai morti ammazzati, dove una volta tanto la mafia non corrisponde solo alla Sicilia, ma all’associazione di politici e di istituzioni che, sulla pelle dei cittadini, conducono la loro lotta di potere, quello che conta e che offre una dimensione di grande pregio al libro è il significato del contesto. E’ infatti questo la connivenza che lega gli uomini del potere, potere che diventa il vero protagonista del romanzo e che per effetto di legami e di interessi che si intrecciano fra la politica e le istituzioni, dove tutto si afferma e tutto si nega, in cui è labile il confine fra governanti e opposizione, diventa la mafia. Il romanzo è straordinario, di altissima qualità, e quindi è sicuramente meritevole di essere letto. In un paese non nominato eppure a noi tutti familiare, una successione di assassinii e funerali ufficiali scandisce la vita pubblica. Con assoluta chiarezza, ma su un fondo tenebroso, si disegna in questa storia la fisionomia di un anonimo protagonista, quel potere che, nelle parole di Sciascia, "sempre più digrada nella impenetrabile forma di una concatenazione che approssimativamente possiamo dire mafiosa".

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Libri Moderni

Consolo, Vincenzo

Nottetempo, casa per casa : romanzo / Vincenzo Consolo

Milano : Mondadori, copyr. 1992

Scrittori italiani

Abstract: Un lupo mannaro inseguito dalla luna, un profeta satanico in cerca di adepti, un fatuo barone erotomane e un maestro anarchico e rivoluzionario. In definitiva il romanzo è un affresco corale ambientato nella Sicilia degli anni venti. Premio Strega 1992. EDITORIALE

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Libri Moderni

Agnello Hornby, Simonetta

La zia marchesa / Simonetta Agnello Hornby

Milano : Feltrinelli, 2006

Universale Economica Feltrinelli ; 8144

Abstract: Sicilia fine Ottocento. Costanza Safamita è l'unica figlia femmina di una ricca famiglia di proprietari terrieri, tanto amata e protetta dal padre, il barone Domenico, quanto rigettata dalla madre. Con la sua chioma di capelli rossi e il suo aspetto fisico quasi "di un'altra razza", cresce fra le persone di servizio, fra l'orgoglio paterno del sangue e le prospettive alquanto ridotte della vita in provincia. Sarà lei, per volere del padre, a ereditare le sostanze e il prestigio della famiglia. Affronterà la mondanità palermitana e una vita coniugale in equilibrio tra l'amore per il marito e l'impossibilità di abbandonarglisi, saprà affrontare i capimafia e contenere lo sfascio della famiglia, in un mondo arcaico e barbarico, fotografato nel momento della fine.

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Libri Moderni

Sciascia, Leonardo

Il giorno della civetta / Leonardo Sciascia

5. ed.

Torino : Einaudi, 1961, rist. 1974

Nuovi coralli ; 17

Abstract: Il capitano dei carabinieri Bellodi è incaricato di indagare sull'omicidio di uno dei soci di una cooperativa edilizia, ucciso perché si era rifiutato di avere la protezione della mafia. A Roma l'indagine viene osteggiata, perché si teme che vengano alla luce le complicità politiche su cui la mafia può contare. Vengono compiuti intanto altri omicidi che danno nuove tracce a Bellodi. Il capitano riesce a scoprire i nomi di mandanti e esecutori, ma durante una breve licenza a Parma, apprende dai giornali che tutta la sua costruzione è stata smantellata, che è stato costruito un alibi di ferro al maggior indiziato e che tutto il suo lavoro sembra vanificato. Bellodi però decide di ritornare in Sicilia a tutti i costi. EDITORIALE

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Libri Moderni

Sciascia, Leonardo

Il giorno della civetta / Leonardo Sciascia ; prefazione dell'autore ; note di Sebastiano Vassalli

Torino : Einaudi, copyr. 1961,copyr. 1972

Letture per la scuola media ; 21

Abstract: Di questo romanzo breve sulla mafia, apparso per la prima volta nel 1961, ha scritto Leonardo Sciascia: "... ho impiegato addirittura un anno, da un'estate all'altra, per far più corto questo racconto. Ma il risultato cui questo mio lavoro di 'cavare' voleva giungere era rivolto più che a dare misura, essenzialità e ritmo, al racconto, a parare le eventuali e possibili intolleranze di coloro che dalla mia rappresentazione potessero ritenersi, più o meno direttamente, colpiti. Perché in Italia, si sa, non si può scherzare né coi santi né coi fanti: e figuriamoci se, invece che scherzare, si vuole fare sul serio".

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Libri Moderni

Sciascia, Leonardo

Il contesto : Una parodia / Leonardo Sciascia

Torino : Einaudi, copyr. 1971

I coralli ; 275

Abstract: Se di Orwell non si può di certo dire che non riuscisse a vedere oltre l’attualità, ma che fosse in grado di preconizzare il futuro, la stessa cosa vale per Leonardo Sciascia, perché in fin dei conti la strategia della tensione, tutta arroccata in lotte di potere, che tanto ha insanguinato l’Italia e che ora in altra forma sembra avere messo radici assai profonde, in un certo senso era stata prevista dal grande scrittore siciliano. Forse sperava solo che fosse un’intuizione fantastica, tanto da pensare di scrivere un libro al riguardo, quel Contesto che poi si rivelerà drammaticamente anticipatore di un problema da cui ancora non riusciamo a venire a capo. Come precisa Sciascia nella nota finale, partendo da un fatto di cronaca gli venne l’idea di scrivergli attorno un romanzo, puramente di fantasia, ma si lasciò prendere la mano dalla vicenda di uno condannato ingiustamente che si mette ad ammazzare giudici e del poliziotto che gli dà la caccia e che a poco a poco diventa il suo alter ego; così, nonostante il paese dove accadono i fatti sia del tutto immaginario, un paese dove i principi, proclamati, vengono quotidianamente irrisi, dove le ideologie in politica servono solo a distinguere i contendenti che il potere si assegna, dove l’unica cosa che conta è il potere per il potere, questo paese piano piano assume una straordinaria rassomiglianza con l’italico stivale. E allora la mano comincia a correre per conto suo, trova una strada ben definita che nella vicenda di fantasia ha tutte le basi di una realtà oggettiva, così che, come dice Sciascia, questa storia che cominciò a scrivere per divertimento, la finì che non si divertiva più. Romanzo scritto in uno stile particolarmente colto, dove citazioni e rimandi a filosofi sono piuttosto frequenti, tuttavia in mezzo ai morti ammazzati, dove una volta tanto la mafia non corrisponde solo alla Sicilia, ma all’associazione di politici e di istituzioni che, sulla pelle dei cittadini, conducono la loro lotta di potere, quello che conta e che offre una dimensione di grande pregio al libro è il significato del contesto. E’ infatti questo la connivenza che lega gli uomini del potere, potere che diventa il vero protagonista del romanzo e che per effetto di legami e di interessi che si intrecciano fra la politica e le istituzioni, dove tutto si afferma e tutto si nega, in cui è labile il confine fra governanti e opposizione, diventa la mafia. Il romanzo è straordinario, di altissima qualità, e quindi è sicuramente meritevole di essere letto.

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Libri Moderni

Sciascia, Leonardo

Il contesto : una parodia / Leonardo Sciascia

Torino : Einaudi, copyr. 1971,copyr. 1990

Einaudi tascabili ; 14

Abstract: Se di Orwell non si può di certo dire che non riuscisse a vedere oltre l’attualità, ma che fosse in grado di preconizzare il futuro, la stessa cosa vale per Leonardo Sciascia, perché in fin dei conti la strategia della tensione, tutta arroccata in lotte di potere, che tanto ha insanguinato l’Italia e che ora in altra forma sembra avere messo radici assai profonde, in un certo senso era stata prevista dal grande scrittore siciliano. Forse sperava solo che fosse un’intuizione fantastica, tanto da pensare di scrivere un libro al riguardo, quel Contesto che poi si rivelerà drammaticamente anticipatore di un problema da cui ancora non riusciamo a venire a capo. Come precisa Sciascia nella nota finale, partendo da un fatto di cronaca gli venne l’idea di scrivergli attorno un romanzo, puramente di fantasia, ma si lasciò prendere la mano dalla vicenda di uno condannato ingiustamente che si mette ad ammazzare giudici e del poliziotto che gli dà la caccia e che a poco a poco diventa il suo alter ego; così, nonostante il paese dove accadono i fatti sia del tutto immaginario, un paese dove i principi, proclamati, vengono quotidianamente irrisi, dove le ideologie in politica servono solo a distinguere i contendenti che il potere si assegna, dove l’unica cosa che conta è il potere per il potere, questo paese piano piano assume una straordinaria rassomiglianza con l’italico stivale. E allora la mano comincia a correre per conto suo, trova una strada ben definita che nella vicenda di fantasia ha tutte le basi di una realtà oggettiva, così che, come dice Sciascia, questa storia che cominciò a scrivere per divertimento, la finì che non si divertiva più. Romanzo scritto in uno stile particolarmente colto, dove citazioni e rimandi a filosofi sono piuttosto frequenti, tuttavia in mezzo ai morti ammazzati, dove una volta tanto la mafia non corrisponde solo alla Sicilia, ma all’associazione di politici e di istituzioni che, sulla pelle dei cittadini, conducono la loro lotta di potere, quello che conta e che offre una dimensione di grande pregio al libro è il significato del contesto. E’ infatti questo la connivenza che lega gli uomini del potere, potere che diventa il vero protagonista del romanzo e che per effetto di legami e di interessi che si intrecciano fra la politica e le istituzioni, dove tutto si afferma e tutto si nega, in cui è labile il confine fra governanti e opposizione, diventa la mafia. Il romanzo è straordinario, di altissima qualità, e quindi è sicuramente meritevole di essere letto. In un paese non nominato eppure a noi tutti familiare, una successione di assassinii e funerali ufficiali scandisce la vita pubblica. Con assoluta chiarezza, ma su un fondo tenebroso, si disegna in questa storia la fisionomia di un anonimo protagonista, quel potere che, nelle parole di Sciascia, "sempre più digrada nella impenetrabile forma di una concatenazione che approssimativamente possiamo dire mafiosa".

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Libri Moderni

Sciascia, Leonardo

Il giorno della civetta / Leonardo Sciascia

Milano : Adelphi, 2002

Gli Adelphi ; 203

Abstract: Di questo romanzo breve sulla mafia, apparso per la prima volta nel 1961, ha scritto Leonardo Sciascia: "... ho impiegato addirittura un anno, da un'estate all'altra, per far più corto questo racconto. Ma il risultato cui questo mio lavoro di 'cavare' voleva giungere era rivolto più che a dare misura, essenzialità e ritmo, al racconto, a parare le eventuali e possibili intolleranze di coloro che dalla mia rappresentazione potessero ritenersi, più o meno direttamente, colpiti. Perché in Italia, si sa, non si può scherzare né coi santi né coi fanti: e figuriamoci se, invece che scherzare, si vuole fare sul serio". EDITORIALE