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× Soggetto Letteratura Italiana sec. 20.

Trovati 516 documenti.

Candido ovvero l'ottimismo
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Libri Moderni

Voltaire, François-Marie Arouet de <1694-1778> - Bianconi, Piero - Calvino, Italo

Candido ovvero l'ottimismo / Voltaire, Francois ; introduzione di Italo Calvino ; traduzione di Piero Biancone ; illustrato da Paul Klee

21. ed.

Segrate [MI] : Rizzoli, 2001

Bur Classici ; L3

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Libri Moderni

Guglielmi, Guido

Letteratura come sistema e come funzione / Guido Guglielmi

3. ed.

Torino : Einaudi, 1967

La ricerca letteraria. Serie critica ; 1

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Libri Moderni

Tarchetti, Iginio Ugo

Fosca / Iginio Ugo Tarchetti ; prefazione di Folco Portinari

Torino : Einaudi, 1971

Classici Ricciardi ; 1

Abstract: Fosca è considerata la prova migliore di Tarchetti, uno dei principali esponenti della Scapigliatura milanese, che lavorò a questo romanzo fino alla morte per tifo, avvenuta il 25 marzo 1869. Non riuscì però a completarlo: stese i due capitoli conclusivi, ma la parte mancante, la notte d’amore di Giorgio e Fosca, venne scritta dall’amico Salvatore Farina per permettere la pubblicazione dell’opera, che uscì a puntate sul «Pungolo», quello stesso anno. La vicenda, nella finzione narrativa, trae origine da un manoscritto (espediente manzoniano) in cui Giorgio, un giovane ufficiale, racconta in prima persona le passioni amorose, risalenti a cinque anni prima, che hanno profondamente segnato la sua vita. Egli, ritiratosi dalla vita militare a causa di una malattia al cuore, si reca a Milano dove incontra Clara, una donna giovane e bella, sposata, con la quale vive una intensa relazione d’amore. Dopo appena due mesi di inebriante felicità, Giorgio, risanato nel corpo e nello spirito, viene richiamato in attività e destinato a una monotona cittadina di provincia circondata da una landa desolata. Qui avviene l’incontro con Fosca, la cugina del suo colonnello, donna di orribile magrezza, consunta da una non meglio identificata malattia psicofisica. Da questo momento, mentre l’immagine di Clara diviene via via più remota, Fosca entra sempre più prepotentemente nella vita e nella mente di Giorgio, fino a contagiarlo con il suo morbo. Il tema dell’amore è presente nel romanzo secondo due modelli contrapposti: da una parte quello romantico, con l’adulterio che assume il valore di conflitto con le regole sociali, dall’altra, il modello, tipico della Scapigliatura, dell’amore visto nei suoi risvolti morbosi, patologici, associato alla malattia e alla morte. È così, infatti, che Tarchetti-Giorgio descrive il rapporto con Fosca: «Più che l’analisi di un affetto, che il racconto di una passione d’amore, io faccio forse qui la diagnosi di una malattia. Quell’amore io non l’ho sentito, l’ho subito». Ed è di questo amore che il protagonista vuole scrivere, dell’altro non parlerà «che pel contrasto spaventoso che ha formato col primo»: le parti che fanno capo a Clara, infatti, sono soltanto brevemente evocate, come ricordi sereni ma statici, chiusi, di un tempo felice. Il contrasto fra le due donne, che attiene non solo al loro aspetto fisico, ma altresì alla realtà che le circonda, è messo in evidenza già nel modo in cui ci vengono presentate. Clara, giovane, serena, d’una bellezza florida e sana, sembra permeare di sé tutti gli elementi che interagiscono con lei. Il rapporto Giorgio-Clara è raffigurato sulla pagina come una sorta di cammeo, dove tutto è perfetto e in sé compiuto: il tempo è quello della primavera, gli spazi sono quelli aperti di prati in fiore attraversati da limpidi ruscelli, oppure quelli chiusi di una capanna disabitata, “il loro tabernacolo”, custode della loro intimità. Clara rappresenta la luce e la vita, è colei che con la sua forza e insieme la sua dolcezza risana e rigenera: emblematica è a questo proposito l’assimilazione tra la bellezza di lei e quella che doveva aver avuto la madre di Giorgio quand’egli nacque. L’entrata in scena di Fosca, invece, è preceduta da un alone di inquietante mistero che induce nel lettore una crescente suspense: ci viene presentata attraverso le parole del cugino, del medico, ma intanto è lì, in absentia, il suo posto a tavola, sempre accanto a quello di Giorgio, contrassegnato da un fiore. Prima ancora di “vederla”, poi, assistiamo improvvisamente alla parossistica manifestazione della sua terribile malattia: urla acute, strazianti e prolungate echeggiano nella sala e richiamano alla mente di Giorgio, per la prima volta, l’idea della morte. Infine Fosca appare, straordinariamente orribile e insieme intensamente attraente: la descrizione del volto, con gli zigomi e le ossa delle tempie spaventosamente sporgenti, rimanda all’immagine di un teschio; il pallore del volto contrasta con i capelli d’ebano, folti e lucentissimi, e con gli occhi grandi, nerissimi e vividi; la sua persona, alta e scheletrica, prodotto del dolore fisico e delle malattie, ha però una grazia e un’eleganza sorprendenti. Fosca incarna la malattia, che contagia l’altro e ne assorbe le forze vitali, dietro alla quale si cela la morte, evocata attraverso immagini di sapore espressionistico, violentemente contrapposte: l’orrore che quel corpo già incadaverito suscita nel protagonista mentre lo avvinghia come se volesse trascinarlo con sé nella tomba, e il fascino che, nelle scene notturne, promana da quel volto come trasfigurato. Ciò che rende Fosca attuale per il lettore moderno è, in ultima analisi, l’inquietudine che l’attraversa, il dubbio, le dicotomie fra le opposte realtà della vita e dell’io, espresse non solo nello sdoppiamento Clara-Fosca, ma anche nella duplicità che caratterizza Fosca in se stessa: l’oscillazione continua fra logica e desiderio, razionale e irrazionale, luce e ombra.

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Libri Moderni

Teorie e realtà del romanzo / guida storica e critica a cura di Giuseppe Petronio

Roma ; Bari : Laterza, 1977

Universale Laterza ; 409

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Libri Moderni

Goldmann, Lucien

Per una sociologia del romanzo / Lucien Goldmann

Milano : Bompiani, copyr. 1967

I satelliti Bompiani ; 28

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Libri Moderni

Fogazzaro, Antonio

Malombra / Antonio Fogazzaro

Milano : Garzanti, 1973

I Garzanti. I grandi libri ; 23

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Libri Moderni

Fogazzaro, Antonio

Malombra / Antonio Fogazzaro ; con una cronologia della vita dell'Autore e dei suoi tempi, una introduzione, una antologia critica e una bibliografia a cura di Anna Maria Moroni

Milano : Mondadori, 1971

Gli Oscar ; 22

Abstract: .L'oggetto di Malombra è il male: l'attrazione che esso esercita, l'istinto di morte, il "cupio dissolvi", il gorgo, l'abisso in cui la coscienza si annulla, la fatalità, il destino inteso cattolicamente come negazione o insufficienza della grazia. È il problema del male; ma un problema che non ha soluzione: alla maniera stessa che "I Malavoglia" sono il problema del dolore." (dall'introduzione di Luigi Baldacci)

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Libri Moderni

Verga, Giovanni <1840-1922>

I Malavoglia / Giovanni Verga

Milano : Mondadori, 1965, rist. 1978

Gli Oscar ; 13

Abstract: Una barca, la più vecchia del paese, dal nome benaugurante, la Provvidenza, e una bella casa all’ombra di un nespolo: questi i poli intorno a cui ruota la vita della famiglia Toscano, detti i Malavoglia. Gente onesta, laboriosa, fedele ai valori antichi, tre generazioni strette attorno al patriarca Padron ‘Ntoni, destinate a perdersi in un susseguirsi di rovesci di fortuna. Attorno alle loro sventure, l’intera comunità di Aci Trezza, quasi un coro testimone e partecipe della tragedia dei protagonisti. Insieme con I promessi sposi, I Malavoglia (1881) rappresenta il maggiore contributo italiano alla grande stagione del romanzo europeo.

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Foscolo, Ugo

Ultime lettere di Jacopo Ortis : tratte dagli autografi / Ugo Foscolo ; introduzione e commento di Guido Davico Bonino

Milano : Mondadori, 1986, rist. 2010

Oscar Classici ; 90

Abstract: Fuggiasco da Venezia, dopo Campoformio, Jacopo si isola sui Colli Euganei. Qui conosce Teresa e se ne innamora, ma sa che questo è un amore impossibile, perché Teresa è promessa a Odoardo. Jacopo si mette in viaggio per l'Italia, senza una meta e ovunque vede la tragedia dell'oppressione straniera, né lo consolano le bellezze naturali o la saggezza del vecchio Parini, incontrato a Milano. La tragica conclusione è una denuncia al mondo di una doppia delusione. EDITORIALE

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Libri Moderni

Agnello Hornby, Simonetta

La zia marchesa / Simonetta Agnello Hornby

Milano : Feltrinelli, 2006

Universale Economica Feltrinelli ; 8144

Abstract: Sicilia fine Ottocento. Costanza Safamita è l'unica figlia femmina di una ricca famiglia di proprietari terrieri, tanto amata e protetta dal padre, il barone Domenico, quanto rigettata dalla madre. Con la sua chioma di capelli rossi e il suo aspetto fisico quasi "di un'altra razza", cresce fra le persone di servizio, fra l'orgoglio paterno del sangue e le prospettive alquanto ridotte della vita in provincia. Sarà lei, per volere del padre, a ereditare le sostanze e il prestigio della famiglia. Affronterà la mondanità palermitana e una vita coniugale in equilibrio tra l'amore per il marito e l'impossibilità di abbandonarglisi, saprà affrontare i capimafia e contenere lo sfascio della famiglia, in un mondo arcaico e barbarico, fotografato nel momento della fine.

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Libri Moderni

Agnello Hornby, Simonetta

Boccamurata / Simonetta Agnello Hornby

Milano : Feltrinelli, 2009

Universale Economica Feltrinelli ; 2079

Abstract: Chi è stata la madre di Tito? Una poco di buono, come dicono certe voci cattive? O una signora di buona famiglia costretta a "sparire", come ha sempre detto il padre Gaspare? Tito è alla guida di un pastificio, fonte non solo di ricchezza ma anche di conflitti, tensioni e invidie in seno a una famiglia allo sbando. È soltanto la sua autorità a tenerla insieme, a volerla unita, con il sostegno forte della mite presenza di una vecchia zia: zia Rachele ha vegliato su Tito e poi sui figli di lui e non ha perso la capacità di intuire anche quello che le si vorrebbe tener nascosto, ma nel suo sguardo cominciano ad affiorare a poco a poco ricordi confusi e brandelli di segreti custoditi tenacemente per più di mezzo secolo. A smuovere ulteriormente le acque torbide, insieme alla bellissima Irina, spregiudicata e intraprendente, arriva all'improvviso Dante, figlio di una ex compagna di collegio della zia. E c'è chi sospetta oscuri moventi. Quanto più la storia si apre a inattesi sviluppi nel presente, tanto più il passato viene folgorato da una nuova luce e il mistero che nascondeva si dischiude lentamente con la forza di una grande storia d'amore. EDITORIALE

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Libri Moderni

Verga, Giovanni <1840-1922> - Verga, Giovanni

I Malavoglia / Giovanni Verga ; riduzione e commento a cura di Gorizio Viti

Firenze : Le Monnier, 1986

Salani narrativa. I classici per la gioventù

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Libri Moderni

Benjamin, Walter

Avanguardia e rivoluzione : saggi sulla letteratura / Walter Benjamin ; nota introduttiva di Cesare Cases ; traduzione di Anna Marietti

Torino : Einaudi, 1973

Einaudi Paperbacks ; 40

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Libri Moderni

Verga, Giovanni <1840-1922>

I Malavoglia / Giovanni Verga ; con la cronologia della vita di Verga e dei suoi tempi, un'introduzione all'opera, una bibliografia e un'antologia critica a cura di Corrado Simioni

Milano : Mondadori, 1965, rist. 1978

Gli Oscar ; 13

Abstract: Il romanzo narra le vicende della famiglia Toscano, detta i Malavoglia, che abita il piccolo paese di Acitrezza da diverse generazioni. Il nucleo familiare di tipo patriarcale è composto, prima dal nonno, Padron ‘Ntoni, poi dal figlio Bastianazzo e dalla moglie Maruzza, detta la Longa ed infine dai nipoti: ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia. Le uniche ricchezze della famiglia sono, la “casa del nespolo” , da loro abitata, e la barca chiamata “Provvidenza”, unica fonte di reddito ....

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Libri Moderni

Bachtin, Michail

Estetica e romanzo / Michail Bachtin ; a cura di Clara Strada Janovic

Torino : Einaudi, 1979

Einaudi Paperbacks ; 107

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Libri Moderni

Ferrini, Franco

La "Musa stupefatta", o, Della fantascienza / di Franco Ferrini ; un saggio introduttivo con i confronti antologici da C. S. Lewis... [et al.]

Messina ; Firenze : D'Anna, 1974

Tangenti ; 38

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Libri Moderni

Debenedetti, Giacomo

Il romanzo del Novecento : quaderni inediti / Giacomo Debenedetti ; presentazione di Eugenio Montale

Milano : Garzanti, 1971, rist. 1981

Saggi

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Libri Moderni

Verga, Giovanni <1840-1922>

Mastro-Don Gesualdo / Giovanni Verga ; con la cronologia della vita di Verga e dei suoi tempi, un'introduzione all'opera, una bibliografia e un'antologia critica a cura di Corrado Simioni

Milano : Mondadori, 1966, rist. 1973

Gli Oscar ; 59

Abstract: Trama "Mastro Don Gesualdo" è diviso in quattro parti ed ha come centro Vizzini nella Sicilia borbonica degli anni venti prima dell'unità d'Italia. Il racconto inizia all'alba del giorno di San Giovanni, santo patrono di Vizzini, quando le campane svegliano gli abitanti del paesello per accorrere al palazzo dei Trao, in fiamme. Tutto il Paese accorre per spegnere l'incendio e anche per spettegolare sui Trao, ma in quel trambusto don Diego scopre la sorella Bianca in camera con il cugino Ninì, se si venisse a sapere sarebbe uno scandalo, ma il fatto passa Inosservato tra i paesani intenti a spegnere il fuoco capitanati dall'operoso Gesualdo che fa quanto gli è possibile per evitare che succeda qualcosa alla sua roba. Il giorno successivo don Diego si reca dalla cugina Rubiera, madre di Ninì, chiedendo un matrimonio riparatore tra i due, ma la ricca e operosa cugina va su tutte le furie, suo figlio dovrà mettere la testa e sposare una donna ricca e d'alto rango, in quanto a Bianca non sarà difficile trovarle un11 gennaio 2000 marito adeguato. E così grazie all'aiuto del canonico Lupi, gia compagno d'affari meno santi con la baronessa si decide di maritare Ninì con Fifì Margarone e Bianca con don Gesualdo. Il primo matrimonio non andrà in porto, mentre il secondo si, anche se Bianca accetta di sposare Gesualdo solo per riparare al danno commesso con Ninì. Ma Gesualdo è un brav'uomo, sempre pronto con i suoi soldi ad aiutare perenti ed amici, e pensa che Bianca, anche senza dote è pur sempre una nobile: lei metterà il nome e lui la ricchezza. Infatti quando nascerà una figlia prematura (frutto infatti degli amori prematrimoniali di Bianca), verrà chiamata Trao Motta Isabella. Il padre vuole che lei sia una vera signora, e la manda in collegio, ma lei lo delude innamorandosi con un cugino poeta e spiantato: Corrado La Gurna. La relazione è duramente ostacolata da Gesualdo che così facendo si fa odiare anche dalla figlia che però poi finisce per cedere, accondiscendendo al padre e accettando di sposare, con l'aiuto del marchese Limolì un attempato nobile, Alvaro Filippo Maria Gargantas de Leyra, andando a vivere nella sua casa. Con la partenza di Isabella iniziano i guai di don Gesualdo: infatti il genero non fa altro che attingere alle sue casse, parenti, amici e vicini si accaniscono contro di lui infangando il suo nome e le sue ricchezze e Bianca muore consumata dalla tisi e dal dolore della lontananza della figlia. Gesualdo rimane solo, tormentato dai dolori allo stomaco causatigli dal cancro e anche i più quotati medici non sanno che fare per lui. A questo il genero che lo detesta con tutto il cuore decide di trascinarlo nella sua casa di Palermo per guadagnarne l'eredità e promettendogli le cure dei migliori medici. Non c'è però nessuna speranza per il vecchio leone che morirà roso dal cancro in una casa non sua Trascorrendo le ultime ore della vita in compagnia solo di un servo che lo sbeffeggerà. Nemmeno dopo la sua morte qualcuno avrà delle belle parole da destinargli

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Libri Moderni

Agnello Hornby, Simonetta

La mennulara / Simonetta Agnello Hornby

Milano : Feltrinelli, 2004

Universale Economica Feltrinelli ; 8193

Abstract: Roccacolomba. Sicilia. 25 Settembre 1963. E morta la Mennulara, al secolo Maria Rosalia Inzerillo, domestica della famiglia Alfallipe, del cui patrimonio e stata da sempre - e senza mai venir meno al ruolo subalterno - oculata amministratrice. Tutti ne parlano perche si favoleggia sulla ricchezza che avrebbe accumulato, forse favorita dalle relazioni con la mafia locale. Tutti ne parlano perche sanno e non sanno, perche c'e chi la odia e la maledice e chi la ricorda con gratitudine. Senza di lei Orazio Alfallipe, uomo sensuale e colto, avrebbe dissipato proprieta e rendite. Senza di lei Adriana Alfallipe, una volta morto il marito, sarebbe rimasta sola in un palazzo immenso. Senza di lei i figli di Orazio e Adriana, Lilla, Carmela e Gianni sarebbero cresciuti senza un futuro. Eppure i tre fratelli, tornati nel deserto del palazzo di famiglia, credono di avere tutti dei buoni motivi per sentirsi illusi e beffati dalla donna, apparentemente rozza e ignorante, che ora ha lasciato loro uno strano testamento. Voci, testimonianze e memorie lasciano emergere un affresco che e insieme uno straordinario ritratto di donna e un ebbro teatro mediterraneo di misteri e passioni, di deliri sensuali e colori dell'aria, di personaggi e di visioni memorabili. Un grande romanzo. Una grande storia siciliana. [dalla 4° copertina]

3: Storia e geografia
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Libri Moderni

3: Storia e geografia

Torino : G. Einaudi, \2002!