Trovati 502 documenti.
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21. ed.
Segrate [MI] : Rizzoli, 2001
Bur Classici ; L3
5: L'airone / Giorgio Bassani ; introduzione di Marilyn Schneider
Milano : Mondadori, 1978
Gli Oscar ; 876
Fa parte di: Bassani, Giorgio. Il romanzo di Ferrara / Giorgio Bassani
Abstract: Lairone è il romanzo del dolore definitivo, di un malessere esistenziale onnicomprensivo che pervade ogni aspetto della realtà: lindividuo, i suoi affetti, le cose, la natura. Soltanto dopo essere scesi nellabisso più profondo sarà possibile risalire e progettare di nuovo. Bassani stesso dichiarerà di essersi sentito liberato dopo aver concluso questopera. Edgardo Limentani, il protagonista, è un avvocato di quarantacinque anni, ebreo, sposato con la Nives, la sua ex-mantenuta, e padre di una bambina. Vive a Ferrara con la famiglia e sua madre, apparentemente non gli manca nulla. Una mattina dinverno del 1948 si sveglia allalba risalendo non senza fatica dal pozzo dellincoscienza per recarsi a Volano sul Po per una partita di caccia in botte. Fin dallinizio è chiaro il suo senso di estraneità, si percepisce assurdo e meschino, avvilito, si osserva allo specchio e si trova antipatico, ogni oggetto che gli cadeva sottocchio, lo urtava, lo infastidiva.
Letteratura come sistema e come funzione / Guido Guglielmi
3. ed.
Torino : Einaudi, 1967
La ricerca letteraria. Serie critica ; 1
La Resistenza armata nella narrativa italiana / Giovanni Falaschi
2. ed.
Torino : Einaudi, 1976
Piccola biblioteca Einaudi ; 262 - Piccola biblioteca Einaudi ; 262
Abstract: Il primo, in ordine di tempo, è Uomini e no (1945) di Elio Vittorini che ha come protagonista non semplicemente il partigiano Enne 2, ma l'Uomo nel suo significato più ampio e profondo; poi Il sentiero dei nidi di ragno (1947) di Italo Calvino che racconta la storia di Pin, un bambino cresciuto troppo in fretta; quindi La casa in collina (1948) di Cesare Pavese, che descrive la disillusione e il disimpegno confuso, sofferto e forse vigliacco del professor Corrado. L'Agnese va a morire (1949) de Renata Viganò ha per oggetto l'impegno istintivo, irrazionale ma totale di una donna,una vecchia contadina, l'Agnese; La ragazza di Bube (1960) di Carlo Cassola propone un'altra figura femminile, Mara, una ragazzina che vive sulla propria pelle i problemi dei partigiani legati al difficile reinserimento in società alla fine della guerra; infine Il partigiano Johnny (1968) di Beppe Fenoglio, è un'opera incompiuta e pubblicata postuma, ma viva e vibrante nel particolare linguaggio del protagonista, un partigiano, Johnny. Sullo sfondo di ciascuno di questi romanzi c'è un ambiente diverso, il luogo dove ogni autore ha vissuto, a suo modo, la Resistenza: le vie di Milano per Vittorini, i carrugi liguri per Calvino, le valli comacchiesi per Viganò, le Langhe piemontesi per Pavese e per Fenoglio, il paesaggio toscano della Val d'Elsa per Cassola. accostando queste ambientazioni si compone un mosaico che rappresenta chiaramente la Resistenza quale fenomeno diffuso, pur con connotazioni diverse, lungo tutta la penisola. A fare da collante fra queste prove narrative c'è, oltre alla storia, un comune modo di sentire e di intendere la letteratura, che va sotto il nome di neorealismo. L'esempio da seguire è, dicevo, quello del neorealismo anzi del neo-espressionismo, non una scuola, ma un insieme di voci - spiega Calvino - in gran parte periferiche, una molteplice scoperta delle diverse Italie, anche - o specialmente - delle Italie fino allora più inedite per la letteratura. 1. Lingua e letteratura nella stampa partigiana. 2. La memorialistica. 3. Il racconto (e il romanzo). 4. "Uomini e no". 5. Italo Calvino. 6. Beppe Fenoglio. 7. Appendice: Sulla storia che Fenoglio ha dedicato a Johnny.
Teorie e realtà del romanzo / guida storica e critica a cura di Giuseppe Petronio
Roma ; Bari : Laterza, 1977
Universale Laterza ; 409
Napoli : Fratelli Conte, copyr. 1990
Riscontri ; 13
Abstract: "Bisogna che il valore della parola - creare - si illumini alle donne. Finora l'uomo ha creato, la donna no" : Sibilla Aleramo, coglie così, intuitivamente, grandi verità sul mondo femminile, privilegiandone la dimensione privata in sede letteraria.
Per una sociologia del romanzo / Lucien Goldmann
Milano : Bompiani, copyr. 1967
I satelliti Bompiani ; 28
Milano : Mondadori, 1986, rist. 2010
Oscar Classici ; 90
Abstract: Fuggiasco da Venezia, dopo Campoformio, Jacopo si isola sui Colli Euganei. Qui conosce Teresa e se ne innamora, ma sa che questo è un amore impossibile, perché Teresa è promessa a Odoardo. Jacopo si mette in viaggio per l'Italia, senza una meta e ovunque vede la tragedia dell'oppressione straniera, né lo consolano le bellezze naturali o la saggezza del vecchio Parini, incontrato a Milano. La tragica conclusione è una denuncia al mondo di una doppia delusione. EDITORIALE
Torino : Einaudi, 1973
Einaudi Paperbacks ; 40
Estetica e romanzo / Michail Bachtin ; a cura di Clara Strada Janovic
Torino : Einaudi, 1979
Einaudi Paperbacks ; 107
Messina ; Firenze : D'Anna, 1974
Tangenti ; 38
Il romanzo del Novecento : quaderni inediti / Giacomo Debenedetti ; presentazione di Eugenio Montale
Milano : Garzanti, 1971, rist. 1981
Saggi
Milano : Mondadori, 1966, rist. 1973
Gli Oscar ; 59
Abstract: Trama "Mastro Don Gesualdo" è diviso in quattro parti ed ha come centro Vizzini nella Sicilia borbonica degli anni venti prima dell'unità d'Italia. Il racconto inizia all'alba del giorno di San Giovanni, santo patrono di Vizzini, quando le campane svegliano gli abitanti del paesello per accorrere al palazzo dei Trao, in fiamme. Tutto il Paese accorre per spegnere l'incendio e anche per spettegolare sui Trao, ma in quel trambusto don Diego scopre la sorella Bianca in camera con il cugino Ninì, se si venisse a sapere sarebbe uno scandalo, ma il fatto passa Inosservato tra i paesani intenti a spegnere il fuoco capitanati dall'operoso Gesualdo che fa quanto gli è possibile per evitare che succeda qualcosa alla sua roba. Il giorno successivo don Diego si reca dalla cugina Rubiera, madre di Ninì, chiedendo un matrimonio riparatore tra i due, ma la ricca e operosa cugina va su tutte le furie, suo figlio dovrà mettere la testa e sposare una donna ricca e d'alto rango, in quanto a Bianca non sarà difficile trovarle un11 gennaio 2000 marito adeguato. E così grazie all'aiuto del canonico Lupi, gia compagno d'affari meno santi con la baronessa si decide di maritare Ninì con Fifì Margarone e Bianca con don Gesualdo. Il primo matrimonio non andrà in porto, mentre il secondo si, anche se Bianca accetta di sposare Gesualdo solo per riparare al danno commesso con Ninì. Ma Gesualdo è un brav'uomo, sempre pronto con i suoi soldi ad aiutare perenti ed amici, e pensa che Bianca, anche senza dote è pur sempre una nobile: lei metterà il nome e lui la ricchezza. Infatti quando nascerà una figlia prematura (frutto infatti degli amori prematrimoniali di Bianca), verrà chiamata Trao Motta Isabella. Il padre vuole che lei sia una vera signora, e la manda in collegio, ma lei lo delude innamorandosi con un cugino poeta e spiantato: Corrado La Gurna. La relazione è duramente ostacolata da Gesualdo che così facendo si fa odiare anche dalla figlia che però poi finisce per cedere, accondiscendendo al padre e accettando di sposare, con l'aiuto del marchese Limolì un attempato nobile, Alvaro Filippo Maria Gargantas de Leyra, andando a vivere nella sua casa. Con la partenza di Isabella iniziano i guai di don Gesualdo: infatti il genero non fa altro che attingere alle sue casse, parenti, amici e vicini si accaniscono contro di lui infangando il suo nome e le sue ricchezze e Bianca muore consumata dalla tisi e dal dolore della lontananza della figlia. Gesualdo rimane solo, tormentato dai dolori allo stomaco causatigli dal cancro e anche i più quotati medici non sanno che fare per lui. A questo il genero che lo detesta con tutto il cuore decide di trascinarlo nella sua casa di Palermo per guadagnarne l'eredità e promettendogli le cure dei migliori medici. Non c'è però nessuna speranza per il vecchio leone che morirà roso dal cancro in una casa non sua Trascorrendo le ultime ore della vita in compagnia solo di un servo che lo sbeffeggerà. Nemmeno dopo la sua morte qualcuno avrà delle belle parole da destinargli
5: Lezioni / a cura di Franco Moretti, Pier Vincenzo Mengaldo, Ernesto Franco
Torino : G. Einaudi, [2003]
Opinioni di un clown / Boll Heinrich ; trad. di Pandolfi A.
Milano : Mondadori, 1974
Biliardo alle nove e mezzo / Boll Heinrich ; trad. di Marianelli M.
Milano : Mondadori, 1972
Foto di gruppo con signora / Boll Heinrich ; trad. di Chiusano I.
Torino : Einaudi, 1977
Casa senza custode / Boll Heinrich ; trad. di Chiusano I.
Milano : Mondadori, 1981
E non disse nemmeno una parola / Boll Heinrich ; trad. di Chiusano I.
Milano : Mondadori, 1983