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Sergio Marchionne. La storia del manager che ha salvato la Fiat e conquistato Chrysler
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Ponzi, Luca

Sergio Marchionne. La storia del manager che ha salvato la Fiat e conquistato Chrysler

Rubbettino Editore, 21/11/2018

Abstract: Chi era veramente Sergio Marchionne? Un manager visionario al pari dei più grandi, quali Steve Jobs, Bill Gates e Jeff Bezos, capace di affrontare il presente sognando il futuro oppure il duro che non esitava a scontrarsi con i sindacalisti della Fiom e a sbattere la porta e uscire da Confindustria. Marchionne il giocatore che riuscì a salvare la Fiat quando, sono parole sue, era "tecnicamente fallita", ma anche a giocare d'azzardo (o d'astuzia) con General Motors, passando in una notte di San Valentino da predatore a preda, fino alla conquista, per nessuno immaginabile, di Chrysler. Come per Valletta, il papà della 500, anche Marchionne ha segnato la storia della Fiat e del mondo automobilistico. Ma mentre il primo aveva spinto sulla motorizzazione di massa, facendo di Torino la capitale dell'auto, il manager italo-canadese ha scommesso sulla globalizzazione, convincendo a parlare inglese tutta l'azienda, nel frattempo divenuta FCA. Un manager duro, esigente, ma anche un uomo capace di slanci emotivi improvvisi, come raccontano i tanti episodi riportati in questo libro.

Uno non vale uno
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Panarari, Massimiliano

Uno non vale uno

Marsilio, 22/11/2018

Abstract: L'utopia di una società orizzontale, trasparente e senza gerarchie è tornata prepotentemente alla ribalta negli ultimi anni, complice l'impatto destabilizzante di Internet sul nostro modo di comunicare e di valutare l'operato della classe dirigente. Da dove ha origine l'opinione diffusa secondo la quale, se la gente comune potesse esercitare pienamente il potere, tutto andrebbe meglio? Sappiamo davvero di cosa parliamo quando parliamo di democrazia diretta?Oppure l'uso continuo e la popolarità di cui gode questo ideale all'apparenza cristallino nascondono uno dei più grandi abbagli degli ultimi anni? Attraverso cinque espressioni chiave che richiamano altrettanti "miti d'oggi" – Popolo, Autenticità, Tecnologia, Disintermediazione, Democrazia diretta –, in questa brillante disamina della politica contemporanea Massimiliano Panarari chiarisce le radici del presunto "primato della gente" che sta scuotendo le fondamenta della nostra democrazia, e offre un'utile chiave di lettura per capire l'evoluzione della galassia populista internazionale e, soprattutto, di quella italiana, dagli esordi con la Lega all'exploit con il berlusconismo, dalle varie fasi del "turbo-renzismo" al trionfo del Movimento 5 Stelle, fino alla sintesi alchemica del governo giallo-verde.

I contadini e l'arte dell'agricoltura. Un manifesto chayanoviano
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Van der Ploeg, Jan Douwe

I contadini e l'arte dell'agricoltura. Un manifesto chayanoviano

Rosenberg & Sellier, 21/11/2018

Abstract: I contadini e l'arte dell'agricoltura si concentra sulla struttura e le logiche di funzionamento delle aziende contadine, e sulle relazioni, storicamente variabili, che governano i processi lavorativi e produttivi delle stesse. Jan Douwe van der Ploeg sostiene che l'agricoltura contadina svolge un ruolo fondamentale a garanzia della produzione alimentare, attraverso sistemi sostenibili che risultano in equilibrio con la natura. Tuttavia, i contadini oggi, come in passato, sono materialmente abbandonati. Basato sul lavoro pionieristico dello studioso russo Aleksandr Vasil'evich Chayanov (1888-1937), questo libro affronta il tema di questo abbandono e mostra quanto siano invece importanti i contadini nelle lotte contemporanee per il cibo, la sostenibilità ecologica e la sovranità alimentare.

Mario Sironi. La grandezza dell'arte, le tragedie della storia
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Pontiggia, Elena

Mario Sironi. La grandezza dell'arte, le tragedie della storia

Johan & Levi, 03/12/2018

Abstract: "L'arte non ha bisogno di riuscire simpatica, ma esige grandezza" ha scritto Sironi. Sono parole che si attagliano anche a lui, pittore di periferie inospitali eppure imponenti come cattedrali moderne. Futurista a partire dal 1913, Mario Sironi (Sassari 1885 – Milano 1961) negli anni venti ha espresso l'aspetto più duro della città e della vita contemporanea, ma insieme ha dato ai suoi paesaggi urbani la forza delle architetture classiche e alle sue figure la solennità dei ritratti antichi. Di una classicità moderna, è stato infatti uno dei maggiori protagonisti tra le due guerre: prima con il movimento del Novecento Italiano, che si forma a Milano nel 1922; poi con il sogno visionario di una rinascita dell'affresco e del mosaico.Amico personale di Mussolini e fascista della prima ora, Sironi ha dato forma nella sua pittura murale degli anni trenta alla dottrina nazionalistica e sociale del regime – non alle leggi razziali che non ha mai condiviso – ma il suo desiderio di ritornare alla Grande Decorazione antica gli era nato già durante la giovinezza trascorsa a Roma, quando, come diceva, passavano davanti ai suoi occhi "gli splendidi fantasmi dell'arte classica". Del resto la sua arte, potente e dolorosa, non diventa mai un'arte di Stato.La vita non ha risparmiato Sironi: la perdita del padre a tredici anni, le crisi depressive, la guerra; poi la miseria, la contrastata vicenda familiare, le polemiche sulla sua pittura, i ritmi di lavoro massacranti che gli minano la salute; la caduta del fascismo, il crollo dei suoi ideali politici e un'esecuzione sommaria evitata in extremis (grazie all'intervento di Gianni Rodari, partigiano ma suo estimatore); infine la perdita della figlia Rossana, suicidatasi a diciotto anni nel 1948. Tuttavia la sua pittura oppone alle tragedie dell'esistenza e della storia un'ostinata volontà costruttiva. Almeno fino alla stagione ultima quando Sironi, svaniti sogni e illusioni, dipinge città frananti e visioni dell'Apocalisse.

Automitobiografia
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Baj, Enrico

Automitobiografia

Johan & Levi, 03/12/2018

Abstract: Marcel e Suzanne Duchamp, Octavio Paz e Edoardo Sanguineti, Breton e Man Ray, de Chirico e la duchessa di Beaufort sono solo alcuni dei personaggi che compongono la fauna di questo racconto erudito e sagace, a tratti esplosivo, lontano da qualsiasi convenzione autobiografica. Procedendo a ritroso dal 1983, anno in cui viene pubblicata, al 1924, anno di nascita dell'autore, Automitobiografia si configura come un viaggio iperbolico che risale la corrente degli eventi. Un viaggio che ci immerge fin dalle prime pagine nella coeva cultura visiva e che sembra rispondere, attraverso il suo percorso, alle tendenze allora in atto dell'arte "colta" e del citazionismo. Esperienze ben note a Baj, già abile artefice, fin dagli anni sessanta, di rifacimenti ludici delle opere dei grandi maestri, come il ciclo Chez Picasso o composizioni come La cravatta di Jackson Pollock e la Vendetta della Gioconda. Una vocazione che anche nei lavori successivi lo porterà a redimere ‒ insieme a un repertorio di icone, temi e stilemi del passato ‒ uno sgargiante armamentario di brocantes, medaglie, passamanerie, lustrini, scampoli damascati, coccarde e ogni genere di paccottiglia che affolla il suo studio. Questo metodo, volto al costante recupero e all'accumulo, si traduce sul piano della narrazione in un grande assemblage di ricordi, riflessioni e citazioni mutuate da artisti e intellettuali di ogni epoca e origine. A cominciare dal suo geniale mentore Alfred Jarry e dalla Patafisica, la vera "scienza", baluardo di quell'ironia che irrora l'intero universo culturale di Baj. Fanno capolino, accanto alle innumerevoli personalità, anche oggetti che popolano la vita quotidiana dell'artista, come la Macchina agricola, una moto Kawasaki o un semplice ascensore: splendidi congegni meccanici ed erotici capaci non solo di titillare la curiosità del lettore ma anche di puntellare le convinzioni sociali, scientifiche, filosofiche, sostenute da Baj. Il quale per anni si è battuto non solo per un rinnovamento dell'arte della pittura ma anche per un profetico ritorno alla natura contro le minacce di una tecnologia sempre più totalizzante.

Giorgio de Chirico. Immagini metafisiche
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Dottori, Riccardo

Giorgio de Chirico. Immagini metafisiche

La nave di Teseo, 29/11/2018

Abstract: Un alone di mistero incombe su tutti i quadri di Giorgio de Chirico. I suoi quadri sono enigmi, come vengono appunto chiamati dallo stesso pittore: città vuote, assenza umana, solo statue, ombre, manichini o maschere che abitano la scena, e sullo sfondo il vuoto dello spazio cosmico, illuminato da una luce irreale che finisce poi nel buio, l'immagine del nulla. Questa immagine del nulla cosmico sotteso alle altre immagini stende su tutto un velo inquietante di angosciosa malinconia, così che le immagini enigmatiche divengono immagini metafisiche. Un libro che getta finalmente luce sul mistero delle rappresentazioni enigmatiche della Metafisica di de Chirico sulla base di una minuziosa indagine semiotica dei quadri e di una approfondita ricostruzione storica delle fonti filosofiche del pittore, che sono prima Schopenhauer e poi fondamentalmente Nietzsche, di cui de Chirico legge Così parlò Zarathustra nell'estate del 1910, venendo colto da un autentico rapimento nella lettura, che è stato all'origine della sua grande arte.

Luna di miele
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Scerbanenco, Giorgio

Luna di miele

La nave di Teseo, 29/11/2018

Abstract: Un sacerdote con qualche peccato sulle spalle, don Paolo, assiste alla drammatica fine di un matrimonio. La giovane Lena si fa sposare con l'inganno da Alberto, un uomo energico ma debole di carattere, costringendolo a lasciare la donna di cui è innamorato, Eva. Scoperto l'imbroglio, il matrimonio si consuma in anni di frustrazione quotidiana finché Alberto, in un raptus violento, uccide Lena per scappare finalmente con Eva. Mentre la polizia indaga sull'omicidio, don Paolo sospetta subito di Alberto e segue gli amanti in fuga fino a una piccola pensione, la loro luna di miele, sperando di riuscire in qualche modo a salvarli. Ma i due, sempre più immersi in un rapporto morboso, sensuale e rovente, lotteranno fino all'ultimo per difendere il loro amoreproibito. Pubblicato nel 1945, all'alba del dopoguerra, e mai più ristampato, Luna di miele racconta il male che nasce in due anime buone, mosse dal desiderio di una felicità che continua a sfuggire loro di mano.Dal maestro del noir italiano, un romanzo mozzafiato che tiene incollati fino all'ultima pagina."Luna di miele è un romanzo sconvolgente, Scerbanenco è uno scrittore da riscoprire."Raoul Bruni, Alias - il manifesto

Capri-Revolution
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Martone, Mario - Di Majo, Ippolita

Capri-Revolution

La nave di Teseo, 29/11/2018

Abstract: Siamo nel 1914, l'Italia sta per entrare in guerra. L'isola di Capri è in pieno fermento: arriva per la prima volta l'elettricità, gli esuli russi si riuniscono per prepararsi alla rivoluzione, e, scandalosamente, una comune di giovani nordeuropei fa dell'isola il suo luogo d'elezione per la propria ricerca nella vita e nell'arte, una ricerca tesa al pacifismo, all'uguaglianza, al rispetto degli animali e delle ragioni della natura. Ma l'isola ha una sua forte e radicata identità, incarnata da Lucia: giovane e bellissima capraia, irrequieta e curiosa, in bilico fra la rigidità ancestrale del suo mondo e l'attrazione per una vita nuova, di cui Seybu, il maestro e ispiratore della comune, e il nuovo medico arrivato in paese, rappresentano i poli opposti e complementari.Capri-Revolution, ultimo capitolo della trilogia che Mario Martone ha dedicato ai ribelli, è ambientato su un'isola unica al mondo, la montagna dolomitica precipitata nelle acque del Mediterraneo che all'inizio del Novecento ha attratto come un magnete chiunque sentisse la spinta dell'utopia e coltivasse ideali di libertà, e narra del potere espressivo che solo la scoperta irriducibile della propria identità può consegnarci.Con una conversazione tra Antonio Gnoli e Mario Martone e le fotografie dal set di Mario Spada.

L'Albergo dei Poveri
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Ben Jelloun, Tahar

L'Albergo dei Poveri

La nave di Teseo, 29/11/2018

Abstract: È possibile dare una svolta alla propria vita? Uno scrittore marocchino, sposato a una donna che non ama, spera di averne l'occasione andando a Napoli, dove è stato invitato per scrivere un libro sulla città. E gli basta arrivarci, a Napoli, per capire che tutto è possibile. Gli basta approdareall'Albergo dei Poveri, spettrale ex ricovero per gli indigenti, e incontrare un'anziana signora che vive sottoterra, insieme ai ratti e a una piccola corte dei miracoli. Ascoltandola, lo scrittore apprende mille storie della città e dei suoi abitanti, e finisce per raccontare la propria: è alla ricerca della donna che ama, sebbene non l'abbia mai vista… Questa donna esiste davvero o è una creatura fantastica? E le storie della signora sono accadute sul serio?

Il libro del buio
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Ben Jelloun, Tahar

Il libro del buio

La nave di Teseo, 29/11/2018

Abstract: "La notte ci vestiva. In un altro mondo, si sarebbe detto che era piena di attenzioni per noi. Nessunissima luce. Mai il benché minimo filo di luce. Ma i nostri occhi, pur avendo perso lo sguardo, si erano adattati. Vedevamo nelle tenebre, o credevamo di vedere."Il 10 luglio 1971 un commando militare irrompe nella residenza estiva del re a Skhirate, in Marocco. Ma il colpo di stato fallisce. I soldati che hanno preso parte alla missione vengono rinchiusi in una prigione sotterranea, sepolti nelle tenebre per diciott'anni. Parte così, da una delle pagine più tragiche della storia del Marocco, Il libro del buio. Da un atto di denuncia, da una testimonianza politica e civile. Ma, pagina dopo pagina, la scrittura diviene specchio e scandaglio dell'esistenza umana, fino a scoprire, dopo la discesa negli inferi della disperazione, il germe della purezza assoluta.

Il sepolto vivo
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Highsmith, Patricia

Il sepolto vivo

La nave di Teseo, 29/11/2018

Abstract: Sullo sfondo di una colossale truffa ambientata nel mondo del collezionismo d'arte, si fronteggiano due uomini: Tom, irriverente viveur, sempre pronto a ideare nuove strategie per arricchirsi, e Bernard, pittore votato alla coscienza tragica della propria debolezza, il quale accetta la parte di esecutore della truffa e dipinge alcuni falsi quadri d'autore. La scoperta casuale dell'inganno dà il via non soltanto agli ineluttabili scenari del crimine, ma anche al confronto sul filo del rasoio (o meglio, dell'abisso) di due caratteri e atteggiamenti opposti: l'amoralità machiavellica di Tom e gli scrupoli ritardatari di Bernard, la determinazione naturale dell'unoe la paura dell'altro. Nel secondo romanzo del ciclo di Tom Ripley, Patricia Highsmith costruisce una storia ipnotica eavvolgente, nella quale il protagonista non si fermerà davanti a nulla per difendere la sua trama di bugie." L'omicida psicopatico Tom Ripley va annoverato tra i maggiori contributi alla letteratura mondiale. Da applauso."Camilla Läckberg" Un solo personaggio che abbia dentro di sé infinite personalità, per fargli vivere storie che hanno dentro infinite possibilità. Lo sogniamo tutti, ma solo una di noi c'è riuscita: Patricia Highsmith."Maurizio de Giovanni

L'amico americano
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Highsmith, Patricia

L'amico americano

La nave di Teseo, 29/11/2018

Abstract: Nel terzo romanzo del ciclo di Tom Ripley – da cui Wim Wenders ha tratto l'omonimo film con Dennis Hopper e John Malkovich – ritroviamo il personaggio più amato di Patricia Highsmith al suo meglio. Spietato e ironico, Tom Ripley detesta gli omicidi. A meno che non siano assolutamente necessari. "L'omicida psicopatico Tom Ripley va annoverato tra i maggiori contributi alla letteratura mondiale. Da applauso." Camilla Läckberg "Un solo personaggio che abbia dentro di sé infinite personalità, per fargli vivere storie che hanno dentro infinite possibilità. Lo sogniamo tutti, ma solo una di noi c'è riuscita: Patricia Highsmith." Maurizio de Giovanni Jonathan Trevanny è un uomo comune con una moglie, un figlio e un lavoro che ama ma economicamente poco soddisfacente. Quando scopre di essere affetto da una terribile malattia, cerca di continuare la sua esistenza nella normalità più assoluta, senza rivelare il segreto di cui solo la moglie è informata. Ma un giorno viene avvicinato da uno sconosciuto che, venuto a conoscenza della grave malattia da cui è stato colpito, gli offre un'ingente somma di denaro per uccidere due uomini. Jonathan rifiuta sdegnato, ma quella proposta lo turba profondamente. Comincia a pensare che quei soldi servirebbero ad assicurare alla sua famiglia una tranquillità economica dopo il suo trapasso. Dopo una tormentata riflessione, accetta l'offerta, entrando cosi a contatto con un mondo inquietante che lo fa sentire di nuovo padrone della sua vita. Da quel momento, piccoli mutamenti, prima impercettibili, poi sempre più evidenti, avvengono nella coscienza esaltata di Trevanny, fino a trasformare un uomo comune in un killer spietato.

Apriamo gli occhi. Perché i nostri risparmi sono in pericolo
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Napoletano, Roberto

Apriamo gli occhi. Perché i nostri risparmi sono in pericolo

La nave di Teseo +, 15/11/2018

Abstract: Dall'autore di Il Cigno nero e il Cavaliere bianco – il long seller che ha anticipato l'attualità – un pamphlet che denuncia i rischi che corrono i nostri risparmi dopo la nascita di un governo in cui convivono il populismo dei grillini e il sovranismo della Lega, da sempre ritenuto dai mercati il massimo rischio possibile.Roberto Napoletano suona l'allarme, dopo lo scampato pericolo della grande crisi del 2011, perché l'Italia non corra il rischio di un secondo, fatale, Cigno nero. In questi mesi sono già usciti dal paese decine di miliardi di capitali esteri, mentre i risparmi dei veneti emigrano in Austria, i soldi dei milanesi prendono la strada della Svizzera e le aziende e i lavoratori guardano con timore alle conseguenze del decreto dignità. Spiegando con chiarezza dati ufficiali e rivelazioni inedite, Napoletano scrive una lettera aperta agli italiani perché prendano coraggio e facciano proprie le regole della fatica e del merito, isolando farabutti e corruttele varie, contro tutte le caste: politica, burocratica, capitalistica, finanziaria, giornalistica, sindacale, corporativa, assistenziale. Questa volta l'imbroglio è in casa, lo stiamo confezionando con le nostre mani. Se vogliamo salvare il nostro futuro, e i nostri soldi, dobbiamo fare presto, un'altra volta. Siamo ancora in tempo."Ho scritto di getto questa lettera agli italiani, donne e uomini, madri e padri, ma soprattutto giovani, perché ritengo che continuare a stare zitti non sia più consentito."

Partenariato pubblico e privato. 1. Forme profili finanziari e internazionali
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Cabiddu, Maria Agostina - Colombo, Maria Cristina

Partenariato pubblico e privato. 1. Forme profili finanziari e internazionali

IlSole24Ore, 09/12/2020

Abstract: Il volume si occupa del partenariato pubblico privato, esaminando le diverse forme regolate dal Codice dei contratti pubblici e dando conto delle fonti sovranazionali da cui hanno tratto origine. Partendo dall'analisi del rapporto peculiare tra applicazione dell'istituto della concessione e forme di partenariato ai settori speciali, si procede entrando nel complesso e centrale mondo degli aspetti economico-finanziari, nell'ambito del quale vengono trattati i risvolti principali, le modalità di mappatura e di valutazione. A seguire, l'esame dell'allocazione dei rischi, con accenni al rilievo che potrebbe avere in futuro la tecnica di progettazione Bim, per concludere con lo sviluppo dei temi più attuali dibattuti in giurisprudenza e oggetto di indicazioni dell'Authority, seguendo l'ipotetico sviluppo di un'operazione di partenariato a iniziativa privata.

Frammenti di un insegnamento sconosciuto
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Uspenskij, P. D.

Frammenti di un insegnamento sconosciuto

Casa editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, 22/11/2018

Abstract: Nel corso dei suoi viaggi in Europa, in Egitto e in Oriente, alla ricerca di un insegnamento che risolvesse il problema delle relazioni dell'uomo con l'universo, Ouspensky conobbe George Ivanovitch Gurdjieff di cui divenne discepolo. Questo libro, scritto con diretta semplicità, è un resoconto degli otto anni in cui Ouspensky fu discepolo di Gurdjieff divenendo per lui quello che Platone fu per Socrate. Queste pagine non contengono teorie filosofiche o psicologiche bensì un approfondimento totale dei problemi della vita e delle più dirette istruzioni per il miglioramento dell'esistenza dell'uomo.

C'era una volta il cinema. I miei film, la mia vita
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Leone, Sergio - Simsolo, Noël

C'era una volta il cinema. I miei film, la mia vita

Il Saggiatore, 22/11/2018

Abstract: Due occhi di ghiaccio, un poncho sulle spalle, il mozzicone di un sigaro stretto nel ghigno da pistolero. uel sigaro appartiene a un uomo troppo svelto a sparare, un uomo senza nome la cui mira non conosce perdono. Ad annunciarlo, mentre si avvicina al galoppo al villaggio di San Miguel, è un fischio malinconico che sembra provenire dalla gola del tempo, dai decenni sepolti nella polvere rossastra del West.Quell'uomo spietato è l'eroe di una nuova epica, fatta di sangue e piombo, di carne, cavalli e dinamite. È la Trilogia del dollaro, canto per fucile e macchina da presa, odissea di cacciatori di taglie che ha riscritto il genere western con la lingua di Kurosawa e Céline: film costruiti con gesti ieratici, con tempi dilatati pronti a esplodere in parossismi di violenza, con un ordito di sguardi interminabili, spari improvvisi, dialoghi scarnifi cati le cui battute si dischiudono in formidabili aforismi. Il regista si chiama Sergio Leone.C'era una volta il cinema – frutto di quindici anni di dialogo ininterrotto con Noël Simsolo tra Parigi, Cannes e Roma – è il testo cui Leone ha affi dato il racconto della propria vita e di tutti i film che ha girato. I fotogrammi dei suoi ricordi portano impressi il cappello di Clint Eastwood e la barba mal rasata di Gian Maria Volonté, le melodie di Ennio Morricone, lo sguardo di Claudia Cardinale e il sorriso offuscato di Robert De Niro, gli incontri con Pier Paolo Pasolini, Klaus Kinski e Orson Welles.Leggere questo memoir-intervista, finora inedito in Italia, è come ritrovare in una vecchia cassetta una voce che si credeva smarrita. Una voce acuta, divertita, ferocemente anticonvenzionale, che fra un aneddoto di vita sul set e una riflessione sul cinema finisce per rivelare i segreti di un regista che ha saputo trasformare gli anni del proibizionismo nel romanzo struggente delle amicizie tradite, delle vendette e degli amori perduti. E che, nell'oblio di una fumeria d'oppio come sulle carrozze di un treno a vapore, ha dipinto l'immagine del tempo mentre fugge via.

Francesco d'Assisi. Il Natale
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Paolazzi, Carlo

Francesco d'Assisi. Il Natale

Interlinea, 23/11/2018

Abstract: "Arriva Francesco, vede che tutto è predisposto secondo il suo desiderio, ed è raggiante di letizia. Ora si accomoda la greppia, vi si pone il fieno e si introducono il bue e l'asinello. In quella scena commovente risplende la semplicità evangelica, si loda la povertà, si raccomanda l'umiltà. Greccio è divenuto come una nuova Betlemme". Intorno al noto episodio dell'invenzione del presepio da parte di Francesco d'Assisi a Greccio, nel 1223, sono raccolte le pagine più suggestive della tradizione. A cura di Carlo Paolazzi con le immagini degli affreschi di Giotto nella basilica di Assisi.

Il robot di Natale e altri racconti
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Vassalli, Sebastiano

Il robot di Natale e altri racconti

Interlinea, 23/11/2018

Abstract: Cinque testi d'autore ambientati a Natale e firmati da uno dei più importanti scrittori italiani contemporanei. Un inedito su una storica abbuffata natalizia in età napoleonica fa da contrappunto a storie di Natale disincantate e totalmente immerse nella contemporaneità, come quella dell'uomo morto davanti alla tv il giorno di Natale e scoperto cinque anni dopo o come l'epopea del primo robot inviato su Marte. Vassalli riflette anche sulla necessità di un ipotetico nemico dallo spazio per rendere unita e solidale la razza umana sulla terra e rilegge anche la storia di Maria di Nazareth e della nascita di Gesù.

Il romanzo incompiuto di Sofia Stern
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Wrobel, Ronaldo

Il romanzo incompiuto di Sofia Stern

Giuntina, 05/12/2018

Abstract: A chi appartengono i gioielli ritrovati nella vecchia banca di Amburgo? Cosa nasconde l'enigmatico libro di memorie di Sofia Stern, ebrea tedesca emigrata in Brasile settant'anni prima? Quanti dei protagonisti di questa storia sono ancora vivi per raccontare la verità?Con una trama che ha tutte le componenti di un noir, descrivendo in modo incisivo il clima di oppressione nella Germania nazista degli anni '30, Ronaldo Wrobel costruisce un racconto intessuto di una serie di misteri, che svelati potrebbero portare al possesso di una fortuna dimenticata e a ricomporre il mosaico di una vicenda di amori e tradimenti sopita dai tempi della guerra e improvvisamente riaperta.

La straziante resurrezione di Victor Frankenstein
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Ligotti, Thomas

La straziante resurrezione di Victor Frankenstein

Il Saggiatore, 23/11/2018

Abstract: Frankenstein, Dracula, il dottor Jekyll e Mr Hyde, l'uomo lupo, il fantasma dell'Opera, ma anche il William Wilson di Poe e H.P. Lovecraft in persona: sono tutti protagonisti di questi brevi, folgoranti racconti dell'orrore, o per meglio dire dell'orrore supremo, quello capace di lasciarci abbacinati, sospesi e attoniti, con una cantilena in testa o un vuoto che presto diventa voragine.Con La straziante resurrezione di Victor Frankenstein, Thomas Ligotti obbliga le celebrità delle tenebre a calcare le scene per l'ennesima volta, rincorrendosi senza sosta per brughiere, castelli e scantinati in un sadico carosello della variante che riscrive la tradizione, per convogliare ogni nuova storia "verso la sua unica e perversa apoteosi di dolore".Il punto di arrivo è oltre l'umano confine, oltre i personaggi, oltre il terrore: Ligotti non sfida solo se stesso ma anche il linguaggio, che si fa gelidamente metafisico. Con queste atroci rinascite Ligotti dimostra ancora una volta di essere la divinità profana dell'orrore.