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× Nomi Cortázar, Julio

Trovati 5 documenti.

I racconti
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Cortázar, Julio - Franco, Ernesto - Franco, Ernesto - Martinetto, Vittoria - Franco, Ernesto - Nicoletti Rossini, Flaviarosa - Fabri, Stefania - Greppi, Cesare - Rizzotti, Cecilia - Vian, Cesco

I racconti

EINAUDI, 13/02/2024

Abstract: "Chi non legge Cortázar è spacciato. Non leggerlo è una malattia molto seria e invisibile, che col tempo può avere conseguenze terribili". Pablo Neruda Che la letteratura argentina abbia dato nuovo spazio vitale a un glorioso genere narrativo quale il racconto fantastico, è cosa nota. Dopo Borges, Julio Cortázar ha avuto, in questo, un ruolo preminente. La caratteristica del suo modo di narrare è la precisione realistica in cui la trasfigurazione visionaria affonda le radici, dando vita a una galleria quasi metafisica di personaggi invisibili, dove il misterioso e l'irrazionale prendono corpo tra atmosfere popolari e ambienti altolocati, sullo sfondo di una Buenos Aires multiforme. A cent'anni dalla nascita del grande scrittore argentino, la raccolta piú completa dei suoi racconti: una perfetta introduzione all'opera di Cortázar, un "bestiario" di ossessioni, figure immaginarie, nate da una fantasia attica, eppure descritte con dolorosa determinazione.

Storie di cronopios e di famas
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Cortázar, Julio - Calvino, Italo - Nicoletti Rossini, Flaviarosa

Storie di cronopios e di famas

EINAUDI, 13/02/2024

Abstract: "Chiunque non legga Cortázar è condannato". Pablo Neruda "I cronopios e i famas, due geníe d'esseri che incarnano con movenze di balletto due opposte e complementari possibilità dell'essere, sono la creazione piú felice e assoluta di Cortázar. Dire che i cronopios sono l'intuizione, la poesia, il capovolgimento delle norme, e che i famas sono l'ordine, la razionalità, l'efficienza, sarebbe impoverire di molto, imprigionandole in definizioni teoriche, la ricchezza psicologica e l'autonomia morale del loro universo. Cronopios e famas possono essere definiti solo dall'insieme dei loro comportamenti. [...] Del resto, osservando bene, si vedrà che è una determinazione degna dei famas che i cronopios mettono nell'essere cronopios, e che nell'agire da famas i famas sono pervasi da una follia non meno stralunata di quella cronopiesca". Italo Calvino

Il persecutore
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Cortázar, Julio - Boccadoro, Carlo - Nicoletti Rossini, Flaviarosa

Il persecutore

EINAUDI, 13/02/2024

Abstract: "Questo lo sto suonando domani" Secondo lo stesso Cortázar, Il persecutore è stato il suo momento di svolta, il passaggio da moduli narrativi borgesiani in cui i personaggi sono solo figure del fantastico a un tipo di racconto in cui la narrazione si incarna nel personaggio, è il personaggio. Nel 1955 Cortázar stava cercando il protagonista di un racconto su un artista: lesse un lungo necrologio su Charlie Parker, il grande jazzista morto in quei giorni, e ne rimase fulminato. In un'intervista disse che si mise a scrivere il racconto il medesimo giorno. Dunque attraverso Johnny Carter (cioè Charlie Parker) e Bruno, intellettuale e critico musicale, si snoda il rapporto ambiguamente dialettico tra creatività e razionalità. Altro tema fondamentale è quello della ricerca di un tempo sospeso, in cui passato, presente e futuro convivono compressi. È il tempo che Cortázar sentiva quando andava in métro, ed è quello che Parker provava a riprodurre col suo innovativo e geniale modo di suonare il sax. Ingrediente fondamentale di questo racconto, e in generale dell'opera di Cortázar, è il tempo. Johnny dedica molti dei suoi monologhi allucinati a quest'argomento: "La musica mi tirava via dal tempo, anche se è solo un modo di dire. Se vuoi sapere quello che realmente sento, io credo che la musica mi spingeva dentro il tempo. Ma allora si deve credere che questo tempo non ha niente a che vedere con... be, con noi, per così dire". Il tempo è presenza reale, sebbene immateriale: Johnny ne parla come di qualcosa che esiste e sfugge allo sguardo, come i misteriosi personaggi inventati da Cortázar nel racconto Casa occupata (presente nella raccolta Bestiario) che costringono i due protagonisti ad abbandonare la loro abitazione, invasa non si sa bene da chi. Queste presenze esistenti e allo stesso tempo invisibili sono molto amate dallo scrittore, e nel Persecutore si incarnano nell'idea stessa di un tempo onnipresente e sfuggente, autentico protagonista che si esplicita musicalmente nell'accelerazione della pulsazione bebop rispetto a quella del precedente stile swing. dalla prefazione di Carlo Boccadoro

Rayuela. Il gioco del mondo
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Cortázar, Julio - Prego, Omar - Nicoletti Rossini, Flaviarosa - Riera Rehren, Jaime - Buonafalce, Irene - Zavagna, Giulia

Rayuela. Il gioco del mondo

EINAUDI, 13/02/2024

Abstract: "Contro-romanzo", "cronaca di una follia", "il buco nero di un enorme imbuto", "un grido di allerta", "una specie di bomba atomica", "un appello al disordine necessario": con queste e altre espressioni venne salutato al suo apparire, nel 1963, Rayuela, uno dei capolavori del Novecento che ha cambiato la storia del romanzo e la vita delle persone che lo hanno letto. In una Parigi popolata da affittacamere xenofobe, intellettuali male in arnese, pianiste patetiche, scrittori distratti, facili vittime di incidenti stradali, l'eterno studente argentino Horacio Oliveira si muove attraverso la città e l'esistenza come attraverso le caselle del "gioco del mondo". Un percorso dalla terra al cielo, da Parigi a una Buenos Aires grottesca alla ricerca del Centro, della vera vita e soprattutto di Lucía, "la Maga", inconsapevole depositaria di ogni mistero e pienezza, l'unica che non dimentica che, in fondo, "per arrivare al Cielo servono solo un sassolino e la punta di una scarpa". A oltre cinquant'anni dalla prima pubblicazione Rayuela. Il gioco del mondo è accompagnato da un'appendice in cui Cortázar stesso racconta la storia del libro.

L'inseguitore
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Cortázar, Julio - Muñoz, José - Carmignani, Ilide

L'inseguitore

SUR, 21/08/2023

Abstract: L'inseguitore è il più famoso racconto di Julio Cortázar. Pubblicato per la prima volta nel 1959 e riproposto qui nella traduzione di Ilide Carmignani, è un appassionato omaggio a un grande del jazz: l'intramontabile sassofonista e compositore Charlie Parker.La storia racconta gli ultimi giorni del suo alter ego letterario Johnny Carter – virtuoso musicista dall'animo tormentato alla continua ricerca di qualcosa che non riesce mai ad afferrare – e il rapporto d'amicizia che stringe col cinico Bruno, giornalista e critico musicale in procinto di pubblicare un libro dedicato a lui.Alternando con maestria dialoghi brillanti e monologhi onirici, Julio Cortázar mette in luce le inquietudini e il talento di un jazzman geniale, la cui vita scorre in bilico tra lucidità creativa e autodistruzione, ma anche i dilemmi morali dello scrittore moderno, che insegue la gloria letteraria senza poter fare a meno di riflettere sul significato della propria opera.Ad arricchire questa edizione, le tavole di José Muñoz, che ha saputo interpretare la profondità di una nouvelle in cui il jazz, le notti insonni e la Parigi degli anni Cinquanta fanno da cornice a una storia indimenticabile.