Progetto e passione
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Mari, Enzo

Progetto e passione

Abstract: Contro la ridondanza del banale nel design e nella vita."Perché queste note sul progetto? La vera questione era e rimane "che fare" della mia vita o, meglio, della nostra vita. La qualità della vita, almeno per gli aspetti che possiamo determinare, è basata prevalentemente sulla qualità del lavoro svolto da ognuno di noi. Possiamo immaginare un grado di qualità tanto più alto quanto maggiore risulta la progettualità del lavoro. Non sto alludendo a libertà progettuali élitarie o fortunate; intendo – con grado di progettualità – l'essere padroni di compiere scelte, sia pur minime, nel realizzare il proprio lavoro (e la propria vita). Con ciò si arriva a una ovvietà esistenziale: lavoro come alienazione o come trasformazione. Proprio tale ovvietà rende difficile delineare una qualche teoria, non riduttiva, del progetto (...). La parola "progetto" coinvolge molteplici pratiche di lavoro. Possiamo anche dire che le coinvolge tutte nel momento in cui ogni specifica pratica ricerca soluzioni "altre" o, più frequentemente, cerca di ottimizzare le proprie norme o i propri fini. Come, ad esempio, il "progetto di una città oppure quello di un cucchiaio" (Ernesto N. Rogers); ma anche il progetto di un codice legislativo oppure quello di un codice linguistico" (Enzo Mari).


Titolo e contributi: Progetto e passione

Pubblicazione: Bollati Boringhieri, 29/07/2021

EAN: 9788833912981

Data:29-07-2021

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe

Nomi:

Dati generali (100)
  • Tipo di data: data di dettaglio
  • Data di pubblicazione: 29-07-2021

Contro la ridondanza del banale nel design e nella vita."Perché queste note sul progetto? La vera questione era e rimane "che fare" della mia vita o, meglio, della nostra vita. La qualità della vita, almeno per gli aspetti che possiamo determinare, è basata prevalentemente sulla qualità del lavoro svolto da ognuno di noi. Possiamo immaginare un grado di qualità tanto più alto quanto maggiore risulta la progettualità del lavoro. Non sto alludendo a libertà progettuali élitarie o fortunate; intendo – con grado di progettualità – l'essere padroni di compiere scelte, sia pur minime, nel realizzare il proprio lavoro (e la propria vita). Con ciò si arriva a una ovvietà esistenziale: lavoro come alienazione o come trasformazione. Proprio tale ovvietà rende difficile delineare una qualche teoria, non riduttiva, del progetto (...). La parola "progetto" coinvolge molteplici pratiche di lavoro. Possiamo anche dire che le coinvolge tutte nel momento in cui ogni specifica pratica ricerca soluzioni "altre" o, più frequentemente, cerca di ottimizzare le proprie norme o i propri fini. Come, ad esempio, il "progetto di una città oppure quello di un cucchiaio" (Ernesto N. Rogers); ma anche il progetto di un codice legislativo oppure quello di un codice linguistico" (Enzo Mari).

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