Sopra i fiumi che vanno
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Antunes, António Lobo - Martinetto, Vittoria

Sopra i fiumi che vanno

Abstract: In Sopra i fiumi che vanno, l'argomento predominante è l'universo dell'infanzia malgrado il personaggio principale, e voce narrante in flusso di coscienza, sia un uomo anziano internato in ospedale. Il romanzo è strutturato in forma di diario fittizio e comprende lo spazio cronologico di quindici giorni fra i mesi di marzo e di aprile del 2007. È facile associare l'opera alla biografia dello scrittore portoghese, in quanto lo stesso António Lobo Antunes ha affrontato un'operazione di cancro proprio nel periodo indicato dal romanzo. Nelle lunghe ore della degenza ospedaliera il narratore, diluendo le frontiere fra passato e presente – il dolore fisico, le allucinazioni farmacologiche, la presenza degli infermieri, l'odore dell'ospedale, da un lato, e una galleria di personaggi che popolavano la sua infanzia, dall'altro – fra scene reali e poetiche rielaborazioni del suo immaginario – com'è consuetudine nella narrativa dell'autore – convoca memorie ricorrenti di se stesso bambino in cui confluiscono, senza soluzione di continuità e in modo ondivago, immagini e oggetti che, come reliquie, sono in se stessi testimoni fossili di affetti, traumi, assenze. Dinanzi all'inerzia imposta dal corpo malato, il pensiero girovaga nei luoghi e nel tempo in cui c'era vita e vi si afferra, ponendosi domande cruciali sull'identità, sull'esistenza e, come sempre nella narrativa dell'autore, sulla morte, tema che in ogni pagina del libro appare direttamente o indirettamente discusso.


Titolo e contributi: Sopra i fiumi che vanno

Pubblicazione: Feltrinelli Editore, 07/10/2021

EAN: 9788807034657

Data:07-10-2021

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe

Nomi:

Dati generali (100)
  • Tipo di data: data di dettaglio
  • Data di pubblicazione: 07-10-2021

In Sopra i fiumi che vanno, l'argomento predominante è l'universo dell'infanzia malgrado il personaggio principale, e voce narrante in flusso di coscienza, sia un uomo anziano internato in ospedale. Il romanzo è strutturato in forma di diario fittizio e comprende lo spazio cronologico di quindici giorni fra i mesi di marzo e di aprile del 2007. È facile associare l'opera alla biografia dello scrittore portoghese, in quanto lo stesso António Lobo Antunes ha affrontato un'operazione di cancro proprio nel periodo indicato dal romanzo. Nelle lunghe ore della degenza ospedaliera il narratore, diluendo le frontiere fra passato e presente – il dolore fisico, le allucinazioni farmacologiche, la presenza degli infermieri, l'odore dell'ospedale, da un lato, e una galleria di personaggi che popolavano la sua infanzia, dall'altro – fra scene reali e poetiche rielaborazioni del suo immaginario – com'è consuetudine nella narrativa dell'autore – convoca memorie ricorrenti di se stesso bambino in cui confluiscono, senza soluzione di continuità e in modo ondivago, immagini e oggetti che, come reliquie, sono in se stessi testimoni fossili di affetti, traumi, assenze. Dinanzi all'inerzia imposta dal corpo malato, il pensiero girovaga nei luoghi e nel tempo in cui c'era vita e vi si afferra, ponendosi domande cruciali sull'identità, sull'esistenza e, come sempre nella narrativa dell'autore, sulla morte, tema che in ogni pagina del libro appare direttamente o indirettamente discusso.

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